Alberto Castagna: la storia del dottor ‘Stranamore’ della Tv

Alberto Castagna: la storia del dottor ‘Stranamore’ della Tv

Vediamo la storia di Alberto Castagna, come è morto e la storia di Stranamore, il suo programma più popolare.

Alberto Castagna è stato un volto popolare della televisione italiana soprattutto negli anni ’90, quando condusse la trasmissione Stranamore su Canale 5, che ebbe un successo incredibile. Consolidando una popolarità già acquisita con il programma su Raidue, I fatti vostri, poi lungamente condotto da Giancarlo Magalli.

I problemi di salute, però, lo hanno portato via troppo presto all’affetto del suo numeroso pubblicando, morendo a soli 60 anni dopo vari ricoveri.

Di seguito riportiamo la sua storia e la sua carriera.

La storia di Alberto Castagna

Come riporta Wikipedia, Alberto Castagna nacque a Castiglion Fiorentino, il 23 dicembre 1945, da genitori napoletani. Esordì come giornalista, prima a Il Piccolo di Trieste e poi al Settimanale. Nel 1982 entrò in Rai, al TG2, prima come cronista e poi come inviato speciale. Dopo tre anni cambia registro, dando più leggerezza alla sua professione, diventando inviato speciale del varietà di Raffaella Carrà Buonasera Raffaella.

Nel 1989, invece, collaborò con Pippo Baudo alla realizzazione di Serata d’onore, per poi condurre Mattina 2. Preludio de I fatti vostri, visto che a ideare entrambi i programmi è stato Michele Guardì. Grazie all’apprezzatissima conduzione di quest’ultimo programma, nel 1993 riceve il Telegatto come personaggio maschile dell’anno.

Entrato nelle mire di Mediaset, allora Fininvest, come già avvenuto per altri conduttori di successo, passa al Biscione nell’autunno successivo, esordendo su Canale 5 con il quiz del pomeriggio Sarà vero?. In quel periodo non manca un’incursione cinematografica, grazie a un cameo nei panni di se stesso in un episodio del film di Enrico Oldoini: Anni 90 – Parte II.

La storia del programma Stranamore

Nel 1994 lanciò in prima serata su Canale 5 la sua trasmissione più rappresentativa, Stranamore, che condusse per tre anni consecutivi dal 1994 al 1998, registrando numeri di ascolto imponenti. Sebbene non fossero mai mancate critiche e insinuazioni sulla sua autenticità.

In realtà, il programma è una trasposizione italiana di un format olandese del 1992 intitolato All You Need Is Love, proprio come il titolo di una delle più conosciute canzoni dei The Beatles, che funge peraltro da sigla ufficiale per entrambe le versioni.

Il programma si basava su storie di coppie in crisi che tentano la riconciliazione tramite il mezzo televisivo e accorati appelli videoregistrati. Diventa caratteristico l’uso di un camper che gira l’Italia per raggiungere i vari protagonista, con l’inconfondibile scritta laterale “Stranamore“.

Inizialmente, avrebbe dovuto andare in onda nel pomeriggio su Rete 4, poiché non convinceva particolarmente Silvio Berlusconi. Poi, essendosi defilato dagli impegni televisivi complice l’ascesa in politica, la redazione (in particolare l’autrice televisiva Fatma Ruffini) decise di puntarci mandandola in onda in prima serata di domenica sulla rete ammiraglia del gruppo: Canale 5. La scelta fu azzeccatissima.

Perfino la stessa canzone dei Beatles per anni finì per essere assimilata come sigla del programma, non mancavano poi simulazioni tra gli adolescenti di allora e il desiderio in molti adulti di ritrovare l’amore perduto.

Tuttavia, a causa delle precarie condizioni di salute di Alberto Castagna, il programma fu sospeso e poi ripreso nel 2001. Tuttavia, complice il minore successo, fu retrocesso a Rete 4, fattore che ne peggiorò ulteriormente gli ascolti. Dopo la morte di Castagna, la conduzione passò alla procace Emanuela Folliero, ma le cose peggiorarono ulteriormente fino alla definitiva rimozione dai palinsesti dal 2009. Erede del programma sarà C’è posta per te di Maria De Filippi, ancora oggi in onda.

Oltre a Stranamore, in quel periodo Alberto Castagna condusse con successo altri programmi, come Bellissima, concorso di bellezza organizzato da Canale 5. Una sorta di risposta allo storico Miss Italia della Rai. Ad affiancarlo, Luana Colussi (1994) e Francesca Rettondini (1995), che fu anche la sua compagna di vita. E ancora, Complotto di famiglia (1994-1995), Cuori e denari (1995) e Casa Castagna (1995-1996, con la regia di Gianni Boncompagni).

Nel 1996 tornò davanti a una macchina da presa, recitano ne La villa dei misteri di Beppe Cino, fiction andata in onda su Rete 4.

Alberto Castagna come è morto

Proprio all’apice del successo, Alberto Castagna iniziò ad accusare problemi di salute che non lo molleranno più. Nel 1998 ebbe un intervento chirurgico che aveva rimandato da tempo, nel corso del quale però fu vittima della rottura di un doppio aneurisma all’aorta toracica, che lo costrinse a subire due interventi chirurgici nell’arco di pochi giorni e una lunga degenza in ospedale durata otto mesi, subendo vari altri interventi, tra cui uno per emorragia e necrosi intestinale, anche nei mesi successivi al ricovero.

La sua battaglia contro la morte fu raccontata nel libro autobiografico La mano sul cuore, edito nel 1999 da Arnoldo Mondadori Editore.

Purtroppo anche dopo le dimissioni dell’ospedale, avvenute nel marzo dell’anno seguente, ebbe altri problemi. L’infezione e la setticemia gli causeranno l’insufficienza renale cronica, costringendolo a sottoporsi a dialisi e a rimanere in attesa per un trapianto di rene. Il ritorno alla conduzione di Stranamore, dove apparirà sempre più visibilmente provato, sarà però segnato da un graduale calo degli ascolti, tanto che, come detto, il programma fu declassato a Rete 4.

In quegli anni difficili, ebbe però anche una parentesi politica: nel 2003 fu nominato assessore per i grandi eventi del comune di San Felice Circeo, carica dalla quale si dimise l’anno dopo.

I suoi ultimi periodi di vita si caratterizzano anche per alcune esternazioni contro alcuni colleghi e sulla televisione in generale.

Il conduttore morì la sera del 1º marzo 2005 a Roma, all’età di 59 anni, per un’emorragia interna. La sua morte fu annunciata da Paolo Bonolis e Antonella Clerici al Festival di Sanremo di quell’anno. Riposa nel cimitero di Passo Corese una frazione di Fara in Sabina. La tv sembra averlo dimenticato.

Qui invece abbiamo parlato di un altro amatissimo conduttore: Gigi Sabani.

5,0 / 5
Grazie per aver votato!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.