Il Wi-Fi riesce a leggere attraverso i muri

Il Wi-Fi riesce a leggere attraverso i muri

DATA ULTIMO AGGIORNAMENTO: 24 Novembre 2023

Un esperimento dimostra come si possano usare dei semplici trasmettitori e un ricevitore Wi-Fi per rilevare lettere e oggetti dietro i muri

Se siete vissuti negli anni ‘80 del secolo scorso (fa un po’ strano puntualizzarlo, ma tant’è…), probabilmente ricorderete le pubblicità sui giornali di presunti “occhiali a raggi x”, che promettevano visioni proibite ai loro possessori.

Quarant’anni (e tante delusioni) dopo, un gruppo di ricercatori di stanza presso l’Università della California, Santa Barbara (UCSB) ci fa tornare in mente quei tempi più ingenui, grazie a un interessante esperimento con le (molto più sicure) onde radio.

Il sistema Wi-Fi in azione

La professoressa Yasamin Mostofi, col supporto dei suoi studenti Anurag Pallaprolu e Belal Korany, ha infatti usato dei semplici segnali Wi-Fi per “vedere” attraverso i muri, con un livello di dettaglio che consente non solo di riconoscere oggetti, ma persino di leggere lettere.

Il sistema usa tre trasmettitori Wi-Fi, di un tipo facilmente reperibile nei negozi, oltre a un ricevitore sempre Wi-Fi, montato su un robot in grado di muoversi su ruote; come bersaglio, invece, si può usare un qualsiasi oggetto inanimato, piazzato al di là di una parete.

I trasmettitori inviano onde radio alla frequenza di circa 5 gigahertz, tipica dei Wi-Fi casalinghi, mentre il robot col ricevitore si muove avanti e indietro, per rilevare dove e in che modo le onde “rimbalzano” dopo aver colpito l’oggetto del test.

Come spiega la stessa Mostofi su Tech Briefs, l’idea di base è focalizzarsi sui bordi degli oggetti, usando la Teoria Geometrica della Diffrazione (GTD): quando un’onda (in questo caso radio) va a incidere su un punto del bordo, si genera un cono di raggi verso l’esterno, noto come cono di Keller.

Poiché la forma e l’orientamento di tale cono cambiano a seconda dell’orientamento del bordo, esso lascerà “impronte” diverse, dette sezioni coniche, sul ricevitore Wi-Fi; grazie a una nuova struttura matematica sviluppata dai ricercatori, tali impronte vengono quindi convertite in una mappa dei bordi dell’oggetto.

Come leggere attraverso le pareti

La cosa più intrigante è che, come accennato sopra, con tale sistema è possibile addirittura leggere un testo presente dietro una parete. Ma non temete: la vostra privacy è al sicuro, almeno per il momento.

Il sistema è infatti in grado di distinguere solo lettere molto grandi, come quelle ritagliate che si usano per le feste.

Il laboratorio diretto da Mostofi (Mostofi Lab) è all’avanguardia nelle applicazioni Wi-Fi (come quelle per analizzare folle, identificare persone o di medicina intelligente) dal 2009, ma rilevare oggetti inanimati si era finora sempre dimostrato difficile, proprio a causa dell’assenza di movimento rivelatore.

Sebbene non consenta di vedere sotto i vestiti, come promesso da vecchie pubblicità truffaldine, il sistema sviluppato dal Mostofi Lab è sicuramente utile per comprendere a grandi linee ambienti e contesti altrimenti inaccessibili e potrà trovare applicazione, tra le altre, anche nella domotica, in operazioni di ricerca e soccorso e nel campo della sorveglianza.

(Originariamente pubblicato su Storie Semplici)

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Pubblicato da Girolamo Castaldo

I miei interessi principali sono scacchi, sci, anime, manga, videogiochi, musica e (astro)fisica. Storie Semplici: http://storiesemplici.substack.com

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