Trump non avrebbe denaro liquido per risarcire le condanne incassate. Non è riuscito a trovare fideiussioni per 454 milioni di dollari.
Dopo i giudici, ora a mettersi di traverso tra Donald Trump e la sua rielezione alle prossime presidenziali potrebbero essere le banche.
Il Tycoon non avrebbe denaro liquido per risarcire quanto gli viene richiesto dalle condanne. E così, non sarebbe riuscito a trovare fideiussioni per coprire i 454 milioni di dollari che è stato condannato a pagare per i reati finanziari e fiscali commessi dalla sua Trump Organization.
Deve versarli entro fine mese come cauzione in attesa dell’esito del ricorso in Appello già presentato.
Nessuna banca fa prestiti a Trump
Come rivela Affaritaliani, Trump ha già dovuto versare 91 milioni per la condanna per diffamazione nei confronti di Jean Carroll, una donna che l’aveva accusato di abusi sessuali avvenuti molti anni fa.
I suoi legali hanno mobilitato quattro broker finanziari che a loro volta hanno contattato 30 diverse compagnie specializzate nell’emissione di fideiussioni. Tuttavia, nessuna di esse si espone per oltre 100 milioni di dollari e tutte chiedono cash e non immobili come garanzia collaterale.
Trump, che come noto ha un patrimonio immobiliare imponente, sarebbe a corto di liquidità, avendo anche ingaggiato un esercito di avvocati che lo difendono nei numerosi procedimenti penali e civili che deve fronteggiare.