Il terremoto in Marocco ha mietuto 3mila morti, ma sta evidenziando anche l’atteggiamento del Re Muhammad VI, assente sui media.
La conta dei morti causati dal devastante terremoto che ha colpito il Marocco nella notte di venerdì e sabato scorso, prosegue ancora tragicamente. Si viaggia verso le 3mila unità, con 2500 feriti. Gli italiani presenti nel paese stanno bene.
Nelle zone del disastro, soprattutto nella provincia di Al Haouz, si continua a scavare anche a mani nude alla ricerca di superstiti. In particolare, sono in totale i 165 i villaggi e i piccoli agglomerati coinvolti, che necessitano di aiuti. Per fortuna, sono state riaperte 18 strade tra nazionali, provinciali e regionali, il che è fondamentale affinché l’assistenza e i soccorsi siano garantiti con maggiore continuità.
Tuttavia, a creare molte polemiche è l’atteggiamento del Re Muhammad VI, il quale, oltre all’assenza mediatica, ha accettato l’aiuto di pochi paesi. Il tutto, nonostante il fatto che il suo paese abbia mezzi rudimentali, come spesso accade laddove ci sono ricche monarchie che lasciano il popolo allo stato brado.
Terremoto in Marocco e polemiche per il Re Muhammad VI
Come riporta Oggi, il Marocco a oggi ha accettato gli aiuti solo da Spagna, Gran Bretagna, Emirati arabi uniti e Qatar. Pesa il diniego degli aiuti francesi, nonostante il fatto che il Re, secondo i più critici, passi più tempo a Parigi che a Rabat. A pesare, a quanto pare, è il cosiddetto caso Pegasus, relativo alle presunte intercettazioni ai danni di Emmanuel Macron da parte del paese nordafricano.
Il governo marocchino, per bocca del ministero degli interni, tira in ballo la questione del coordinamento:
una mancanza di coordinamento in tali situazioni potrebbe essere controproducente (…) Ma con l’avanzamento delle operazioni di intervento, la valutazione dei possibili bisogni potrebbe evolversi, il che consentirebbe di sfruttare le offerte presentate da altri Paesi amici
Ma c’è, come detto, un altro problema, quello dell’assenza mediatica da parte del Re Muhammad VI, che non ha lasciato alcuna dichiarazione, a parte concedere 3 giorni di lutto nazionale e invitare alla preghiera. Ha comunque partecipato insieme al figlio ventenne ad una riunione di crisi del governo.
Il sistema politico in Marocco
Ricordiamo che in Marocco vice una Monarchia costituzionale, con un re che ricopre il ruolo di capo dello Stato e un primo ministro come capo del governo in un ambito multipartitico il quale detiene il potere esecutivo. In occasione della Primavera araba, furono varate alcune riforme per cercare di attenuare le proteste ed evitare che il vento del cambiamento arrivasse fino a lì. Tuttavia, i malumori che l’atteggiamento di Muhammad VI, potrebbe dare vita a un nuovo vento di proteste. Ma ora bisogna salvare quante più vite possibili.