Strage di Gorla: quando gli americani uccisero 184 bambini

Introduzione

Corsi e ricorsi storici. Crimini di guerra che si ripetono. Perché se i conflitti sono decisi dall’alto, a patirne le conseguenze è il basso. Ossia il popolo, i civili. Fatti di bambini, donne, anziani, diversamente abili, uomini. Tra questi c’è la Strage di Gorla, ricordata dal cantante Enrico Ruggeri.

Una strage che si consumò in Italia, vicino Milano, nel corso della terribile Seconda guerra mondiale. Causata dagli americani che bombardarono una scuola elementare, causando la morte di 184 bambini. Archiviata come una svista, uno di quei tanti “danni collaterali” che durante un conflitto possono accadere.

Strage di Gorla: il ricordo di Enrico Ruggeri

Enrico Ruggeri – praticamente il primo a fare punk in Italia per poi a regalarci diversi brani Pop entrati nella storia della Musica leggera italiana – ha ricordato sul proprio profilo Twitter la strage di Gorla:

20 ottobre 1944. Gli americani bombardano la scuola elementare di Gorla, vicino a Milano. Muoiono 184 bambini. Nessuno ricorda o parla più di queste cose. E intanto c’è chi parla ancora di incrementare gli armamenti

Ecco il tweet originale:

Strage di Gorla cos’è

Come ricostruisce Il Primato Nazionale, la mattina del 20 ottobre del 1944, alle ore 11,29, orario in cui gli alunni si trovano a scuola, una bomba di 500 libbre viene sganciata sopra la scuola «Francesco Crispi» di Gorla. Quartiere della periferia a nord di Milano. Nell’istituto sono presenti circa 200 alunni, le maestre e il personale ausiliario.

Si sente suonare l’allarme antiaereo, dato in estremo ritardo e cioè quando gli aerei alleati sono già su Milano. Alle 11,27 dai vani bomba dei B-24 piovono le bombe. In due minuti i primi ordigni giungono al suolo.

La scuola Crispi è uno tra i primi edifici colpiti. Una bomba da 226 kg si infilò nel vano scale, mentre gli alunni e le maestre stanno ancora scendendo nel rifugio, senza possibilità di scampo. Perdono la vita 184 bambini, 15 maestre e il personale. Per un totale di circa 200 vittime. I superstiti saranno solo cinque. Per quel crimine nessun ufficiale alleato ha mai pagato.

Conclusioni

Di stragi simili da parte degli americani se ne consumeranno tante negli anni a venire. Vietnam, Cambogia, Iraq, Afghanistan, ex Jugoslavia, più i vari appoggi a questo o quel dittatore per ordinare colpi di Stato.

Ma loro sono la parte buona della storia. Perché, come cita un altro grande della musica italiana, Edorardo Bennato:

C’è scritto che i saggi e gli onesti
Son quelli che fanno la storia
Fanno la guerra, la guerra è una cosa seria
Buffoni e burattini, non la faranno mai

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