La caparbietà di Ilaria Cucchi in tutti questi anni di lotta, che hanno logorato gli ormai anziani genitori, ha ottenuto una prima vittoria. Tra mercoledì e giovedì, infatti, sono giunte due importanti sentenze che hanno riconosciuto sia il pestaggio mortale ai danni di Stefano Cucchi, sia il successivo e non meno vergognoso depistaggio.
Certo, siamo alle sentenze di primo grado. Quindi la strada è ancora lunga e non si escludono eventuali annacquamenti delle prime sentenze. Spesso, per esempio, la Corte di appello finisce per ribaltare o smantellare la sentenza di primo grado. Poi c’è una terza sentenza ed ancora la Cassazione.
Quindi, per Ilaria e la sua famiglia si preannunciano altri anni di lotta. Ma questa prima vittoria è un importante dose di energia per andare avanti, per affrontare i prossimi anni che saranno ugualmente duri. Che continueranno a mettere il dito in una piaga che non si emarginerà mai.
Tuttavia, Ilaria Cucchi ha già dimostrato di avere le spalle larghe, illuminata dal ricordo di un fratello ucciso dallo Stato. Come tanti altri che però purtroppo non hanno mai ottenuto giustizia.