Smart city, cosa sono le città carceri dove ci costringeranno a vivere

Smart city, cosa sono le città carceri dove ci costringeranno a vivere

Scopriamo meglio cosa sono e come funzionano le smart city, ma anche i vantaggi e i rischi connessi a questo modello di città.

Cos’è una smart city? Come funziona una smart city? Si parla tanto di questo modello di città che dovrebbe essere la regola entro il 2030, anche se, è un po’ difficile che ciò avvenga entro quella data, ma non è da escludere.

In teoria, si tratta di città basate fortemente sulla digitalizzazione e la tecnologia, dove tutto è a portata di mano, votata all’ambiente e al virtuale. Città con zero inquinamento, trasporti elettrici non inquinanti, servizi veloci ed efficienti, con la criminalità quasi azzerata, senza degrado urbano e con un riciclo dei rifiuti impeccabili.

Ma è davvero così? In realtà non manca la tesi che vorrebbe la smart city una sorta di mega alveare dove le persone hanno a disposizione spostamenti limitati, sono controllati nei loro usi e consumi, svolgono una via praticamente automatizzata, senza più libertà.

🌆Cos’è e come funziona una smart city?

Vediamo ufficialmente cos’è e come funziona una smart city. In estrema sintesi, secondo la definizione che ha dato l’Unione europea, si tratta di

uno spazio territoriale che sa stare al passo con le innovazioni e con la rivoluzione digitale, ma anche sostenibile e attrattiva.

Nelle smart city è presente un elevato livello di connettività e i numerosi sensori di cui è costellata sono in grado di raccogliere ingenti masse di dati, ecco perché si spinge molto a portare la connessione 5 G ovunque.

Le strade sono percorse da auto elettriche e a guida autonoma, gli incroci sono regolati da semafori intelligenti, gli oggetti si scambiano informazioni tra di loro grazie all’Internet of Things. Tanto spazio al verde e alle piste ciclabile, oltre che al car sharing.

Le amministrazioni che governano le città hanno a disposizione dati aggiornati in tempo reale, così da offrire servizi sempre più efficiente.

🏙 Quali sono i vantaggi di una smart city?

Varie ricerche dimostrano che le smart city offrano una serie di benefici fra i quali

  • aumento dei livelli di salute per le prestazioni sanitarie più mirate e veloci;
  • drastica riduzione dell’inquinamento;
  • maggiori possibilità di lavoro;
  • un ritorno in termini di guadagno finanziario per le aziende che offrono servizi digitali e infrastrutturali.

🏦Quali sono le smart city in Italia

Secondo l’”Indagine sulla maturità digitale dei Comuni capoluogo”, realizzata da FPA, società del gruppo Digital360, per Deda Next, in Italia sono 41 le città che nel 2022 hanno raggiunto un livello “buono” di maturità digitale, ben 25 in più rispetto alle 16 dell’anno precedente. Si stanno anche affievolendo le differenze tra Nord, Centro e Sud e tra le amministrazioni più grandi e quelle più piccole. Ovviamente non parliamo di città futuristiche come vorrebbe la teoria.

A livello mondiale, un esempio illuminante di smart city ci viene dato da Singapore, Seoul, New York, Shanghai, Shenzhen, Melbourne. In Europa si avvicinano molto a questo modello Helsinki, Amsterdam e Stoccolma. Quindi, manco a dirlo, le città intelligenti si trovano nel Nord Europa. Sono sulla buona strada San Francisco, Barcellona, Vienna, Boston.

Le città italiane più smart sono:

  • Firenze
  • Milano
  • Bergamo
  • Bologna
  • Cremona
  • Modena
  • Roma
  • Trento

😨Rischi di vivere in una smart city

Tuttavia, secondo la tesi complottista, le smart city sono degli enormi agglomerati dove gli abitanti sono di fatti rinchiusi e controllati. Una sorta di cittadella come quella vista nel film cult anni ’90 The Truman show o nel più recente Don’t worry darling.

A Doha è in corso di realizzazione una smart city che a tutti gli effetti riprende il modello che i complottisti temono. Eretta in pieno deserto, una sorta di grande condominio dove hai tutto senza bisogno di uscire fuori. Una città-prigione che ti fa sentire al sicuro, con tutto a disposizione, ma di fatto sei imprigionato e controllato.

La realizzazione del Grande Fratello ipotizzato da George Orwell nel famoso romanzo di fantascienza “1984“, ideato nel lontano 1949. Ispirato ai totalitarismi che funestavano il mondo in quel periodo.

Molto interessante è l’intervista di Massimo Mazzucco a Franco Fracassai, giornalista, reporter esperto di geopolitica e di comunicazione, inviato di guerra. Viene spiegato cosa si cela davvero dietro le smart city.

Qui abbiamo parlato dei rischi connessi ai contatori intelligenti di luce e gas.

Fonte: Economy up

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