Siccità, è già allarme: laghi e fiumi ai livelli dell’estate scorsa

Siccità, è già allarme: laghi e fiumi ai livelli dell’estate scorsa

La scorsa estate fecero clamore le immagini del Po in secca complice la siccità che sta attanagliando la Pianura Padana e l’Italia in generale. La situazione non è certo migliorata, anzi, la siccità di questo inverno sta portando fiumi e laghi italiani già ai livelli della scorsa estate.

Ciò significa che le stagioni notoriamente più piovose, come quella autunnale ed invernale, sono state insufficienti. Per non parlare della neve, quasi assente, mandando in tilt il turismo invernale. Già provato dalle note vicende sanitarie degli ultimi anni.

Siccità: fiumi e laghi già in emergenza

Come riporta Wired, che cita il CNR, il 40% del territorio italiano è esposto alla siccità estrema. Stessa percentuale riguarda la pioggia in meno al Nord caduta durante il 2022, alla quale occorre aggiungere l’assenza di precipitazioni significative durante questo inizio 2023.

Il fiume Po è a secco e nella zona di Pavia si trova a meno 3,2 metri rispetto allo zero idrometrico, con le rive ridotte a spiagge di sabbia. Stessa situazione drammatica anche per il fiume Adige, praticamente in secca nella zona tra Ala e Rovereto.

Emergenza che si riflette su tutti gli altri corsi d’acqua del settentrione, con i grandi laghi ridotti al minimo da percentuali di riempimento al 38% per quello di Maggiore, al 35% per quello di Garda e solo al 20% per quello di Como.

Coldiretti ha già lanciato l’allarme, giacché ci troviamo in una situazione anche peggiore rispetto all’anno scorso per il settore agricolo. Il quale ha subito un danno da 6 miliardi di euro per i mancati raccolti.

Siccità: quali sono i prodotti più a rischio

Ovviamente, tutto ciò ricade sulle nostre abitudini alimentari e sulle nostre tasche, visto che troveremo con più difficoltà molti prodotti ed essi costeranno pure parecchio.

La raccolta di acqua piovana è ferma appena all’11% e a rischio si trova un terzo della produzione agricola nazionale, concentrata nella zona della pianura Padana. Tra i settori più colpiti si troverà quello del riso, dove non potranno essere coltivati quasi 8 mila ettari di terreno a causa della mancanza di acqua.

I rischi della siccità in generale

In generale, sono tanti i danni provocati dalla siccità. Come già spiegato qui, le centrali idroelettriche potrebbero subire danni per la mancanza d’acqua e la difficoltà di raffreddamento causata dalle alte temperature.

Ed ancora, l’acqua salina del mare risale il tetto del fiume non trovando una spinta contraria dovuta appunto dal corso del fiume. Ciò significa quindi danni per l’erogazione dell’acqua potabile.

Inutile poi citare il rischio estinzione di tanti essere animali e vegetali che popolano questi territori, costretti ad emigrare altrove, riscontrando difficoltà riproduttive e minacciati da specie aliene.

Infine, ne va della nostra salute in generale, visto che l’assenza di piogge provoca un ristagno di sostanze tossiche nell’aria che respiriamo. E quindi uno smog particolarmente velenoso.

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Pubblicato da Vito Andolini

Appassionato di geopolitica e politica nazionale.

Una risposta a “Siccità, è già allarme: laghi e fiumi ai livelli dell’estate scorsa”

  1. Parlare di effetti ed evitare di parlare delle vere cause della situazione è del tutto inutile. Mai sentito parlare di intenzionale manipolazione climatica? Mi sembra strano.

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