Vediamo qual è il posto più sicuro in aereo dove sedersi per avere maggiori possibilità di sopravvivenza in caso di incidente.
Qual è il posto più sicuro dove sedersi in un aereo? E’ la domanda che si pongono in tanti, soprattutto chi prende questo mezzo – considerato peraltro il più sicuro al mondo – per la prima volta ed è preso da una giustificabile ansia.
Del resto, sapere di essere sospesi tra le nuvole, lontani dalla terraferma, è una sensazione che, solo a pensarci, crea comunque inquietudine. Tuttavia, le statistiche sugli incidenti aerei fanno più che sorridere, visto che parliamo di zero virgola e tanti altri zeri successivi. Secondo le statistiche sugli incidenti, la mortalità in alta quota si è abbassata del 97% rispetto a sessant’anni fa.
Anche perché gli aerei in volo quotidianamente sono moltissimi e in paesi grandi quanto continenti come gli Stati Uniti d’America, sono praticamente usati come dei treni.
Tuttavia, ogni qualvolta si viene a sapere di qualche aereo precipitato in un posto anche sperduto del mondo, la paura sovviene e con essa la domanda di partenza: qual è il posto in aereo più sicuro dove sedersi?
A quanto pare, le statistiche decretano un vincitore. Certo, ci sono vari fattori da prendere in considerazione e parliamo di percentuali di probabilità.
Lo studio
Una stima la dà il Corriere della sera, che ha effettuato una ricerca sfogliando i database dell’ente americano dell’aviazione (Faa): sono stati studiati tutti gli incidenti negli Usa e nel resto del mondo che hanno avuto morti e feriti (escludendo quindi quelli con nessun sopravvissuto), di cui è disponibile la configurazione interna dei sedili con l’indicazione delle conseguenze fisiche su chi c’era seduto:
- se è morto (e in che modo: impatto dell’aereo col suolo, annegamento se l’aereo è finito in mare, per le ustioni in caso di fiamme, per asfissia);
- se è sopravvissuto (in questo caso in quali condizioni, se ferito o miracolosamente indenne).
Il campione è costituito da 50 schianti, che vanno in questo lasso di tempo, dal 1969 (il caso di un Dc-8 a Santa Monica) al 2013 (il caso di un Boeing 777 di Asiana a San Francisco). Nel prossimo paragrafo vediamo i risultati.
Qual è il posto più sicuro dove sedersi in aereo in caso di indicente
A quanto pare, più ci si siede in fondo, più aumentano le probabilità di salvarsi.
Si passa dal 40% di chance della classe First o Business (a seconda della configurazione) al 57% del settore successivo dell’aereo fino alle ali.
Le probabilità aumentano sensibilmente, del 62%, nel blocco della fusoliera subito dopo le ali (e i motori). Si arriva poi al 70% se il posto rientra nelle ultime dieci file, praticamente prima dei bagni posteriori e della coda. Infine, si arriva al 74% tra i sedili sul retro lungo il lato corridoio (in un Airbus A320 o Boeing 737) o tra i 2 corridoi (negli Airbus A330/A350 o Boeing 777/787).
I posti dietro sono i più sicuri in un aereo?
Ad avvalorare questa tesi ci pensa l’incidente del volo Embraer E190 di Azerbaijan Airlines precipitato in Kazakistan. Infatti, pare che tutti i sopravvissuti si trovassero seduti nella parte posteriore dell’aereo. Mentre, di contro, quasi tutti i deceduti — compresi i piloti e un’assistente di volo — erano nella parte anteriore al momento dell’impatto.
Inoltre, gli esperti hanno individuato un punto preciso dell’aereo più sicuro: si trova a metà tra le ali e la coda, a metà tra i due corridoi (se si tratta di un aereo per i voli intercontinentali) o affaccia su un corridoio (se si tratta di un jet per i viaggi brevi e medi, proprio come l’Embraer E190 caduto). Le percentuali di sopravvivenza arrivano al 74%.
Posto più sicuro in aereo: quali fattori incidono
Naturalmente, gli esperti ci tengono a precisare che i fattori che incidono sulla sopravvivenza o meno dei passeggeri, a prescindere del posto in cui siedono, sono diversi. Si pensi a velocità, impatto, contesto geografico in cui avviene l’incidente e alle manovre provate dal pilota. Ora con lucida freddezza ora preso dalla disperazione.
A incidere inoltre è anche la capacità dei passeggeri di mettersi in salvo, dunque, di abbandonare il velivolo. A dirlo è un docente dell’Università di Greenwich, Ed Galea. Diventato un autentico luminare sull’argomento. Il quale racchiude il tempo limite per farlo nei 90 secondi immediatamente successivi all’incidente.
Un libro sull’argomento diventato celebre “Il club dei sopravvissuti — Un viaggio alla scoperta della faccia nascosta della vita (e della morte)“, l’autore Ben Sherwood ricorda che
l’80% degli incidenti aerei si verifica nei 3 minuti successivi al decollo o negli 8 minuti che precedono l’atterraggio
Cos’è la regola delle 5 file per sopravvivere a un incidente aereo
Il succitato Galea sostiene poi la «regola delle 5 file». In cosa consiste? Egli giunge a questa conclusione dopo aver studiato ben 105 incidenti aerei e dopo aver parlato con oltre 2 mila sopravvissuti. Ritiene che, solitamente, i passeggeri seduti nelle cinque file più vicine a un’uscita di emergenza, hanno maggiori probabilità di salvarsi.
Se viaggi spesso, forse può interessarti come risparmiare sui voli. Magari dopo questa lettura, ti senti anche più sicuro nel prenotare.