Introduzione
Nonostante il caro vita stia raggiungendo livelli inquietanti, tra aumenti vari ed eventuali giustificati dalla guerra in Ucraina, il Governo Draghi non sospende la multa destinata ai no vax over 50. Una batosta di 100 euro che va ad aggiungersi a tutti gli altri guai economici che è inutile elencare.
Per ora, come spiega Gazzetta del sud, arriveranno solo delle lettere di avviso, o, se preferite, di minaccia. I destinatari avranno 10 giorni di tempo per giustificarsi presso la propria ASL di riferimento. Dopodiché pioverà la sonora mazzata entro 180 giorni, quindi sei mesi.
Multe ai non vaccinati frutto di un tecnocrate come Premier e una maggioranza vile
Del resto, l’attuale Premier è un tecnocrate, che ha a cuore solo i numeri. Piazzato a Palazzo Chigi per completare l’opera di smembramento del nostro asset economico-finanziario. Come già preannunciava egli stesso nell’ormai famoso discorso sul Britannia del ’92. Anno di grandi stravolgimenti istituzionali per il nostro Paese, oltre che di una forte recessione fomentata dalla speculazione di Soros.
Ma Draghi governa perché c’è una maggioranza dietro, non dimentichiamolo. Maggioranza costituita da partiti che erano stati messi da parte dalla tornata elettorale del 2018 (Pd e Forza), che hanno numeri irrisori e non andrebbero da nessuna parte (Leu e Italia viva) o che i numeri allora registrati oggi se li scordano (Movimento cinque stelle).
L’unico che può andarci a perdere dalle politiche di Draghi è la Lega, che aveva raggiunto il 32% nel 2019 e gode ancora di un buon seguito. Ma a gestirlo davvero sono Zaia e Giorgetti, mentre Salvini serve solo a drenare voti. Ma ormai ha perso ogni credibilità.