Luna: flop Artemis alimenta altri dubbi sul 1969

Luna: flop Artemis alimenta altri dubbi sul 1969

DATA ULTIMO AGGIORNAMENTO: 7 Marzo 2023

Ci dicono spesso che gli anni ’60 erano meglio di quelli attuali. E forse anche in termini di tecnologia aerospaziale. Visto che all’epoca sulla Luna ci sono andati. O, quanto meno, così ci hanno fatto credere. Mentre i tentativi di questi anni sono andati tutti in fumo. Una serie di flop imbarazzanti, che non fanno che aumentare i già troppi dubbi su quell’allunaggio. Ultimo quello della Missione Artemis.

Ripercorriamo tutti i flop di questi anni.

Tutte le missioni sulla Luna fallite

Per esempio, come invita a riflettere il sempre arguto Massimo Mazzucco, nel 2004, l’allora presidente americano George Bush – ritenuto da molti il peggiore della storia, sebbene Biden è sulla buona strada per togliergli questo triste primato – annunciò tra una guerra e l’altra ordita in Medioriente (e che ancora oggi lascia Iraq e Afghanistan nel caos totale), che l’uomo sarebbe “tornato sulla luna”.

Peccato però che poi il programma lunare (chiamato Constellation) entrò in una spirale di costi e di problemi che portò alla sua cancellazione.

Sei anni dopo ci provò Barack Obama. Il quale mantenne vivo il programma di sviluppo della capsula Orion, ponendo il 2015 come data di consegna del nuovo progetto di vettore spaziale Super Heavy Launch Vehicle. Sperando di essere finalmente l’inquilino della Casa Bianca a riportare gli americani sulla Luna.

Il lancio della prima missione, chiamata Artemis, era stato previsto per il 2016, ma il neoeletto presidente Donald Trump lo spostò al 2017. Altri problemi e altri costi rallentarono nuovamente il progetto. E neanche il discusso Tycoon riuscì a coronare questo sogno. Il quale confidava perfino di portare i primi esseri umani su Marte.

Ora tocca a Joe Biden, sebbene il lancio del razzo Artemis sia stato già rimandato forse a venerdì prossimo. Inoltre, non avrà a bordo umani, ma manichini per ragioni di sicurezza. Si chiamano Helga e Zohar e già stanno aspettando, tutti emozionati, da tre anni questo evento. Un altro rinvio ci fu l’anno scorso, perché le tute non erano pronte (ne ho parlato qui).

Ma come?! Nel 1969 sulla Luna ci sono andati in tre (sebbene due camminarono sul suolo) e adesso, a distanza di 53 anni, c’è tutta questa accortezza?

Missione Artemis fa flop: crescono dubbi su primo uomo sulla Luna

Dal sito della ESA, l’agenzia spaziale europea, si legge:

Questi due manichini occuperanno il posto dei passeggeri durante la prima missione di Orion intorno alla luna, andando più lontano di quanto un essere umano abbia mai viaggiato fino ad oggi. Dotata di 5600 sensori, la coppia di manichini misurerà le quantità di radiazioni a cui gli astronauti potrebbero essere esposti nelle missioni future, con una precisione senza precedenti

Qui Mazzucco si pone una domanda: “le misurazioni “fatte durante le missioni Apollo” sulla luna che fine hanno fatto? Non servono più a nulla?“.

Perchè mai la NASA, prosegue Mazzucco, parlando delle missioni Apollo, dichiarò negli anni ’70:

I dosaggi ricevuti dagli astronauti dell’Apollo erano insignificanti in termini di conseguenze mediche o biologiche

?

Oltretutto, Attivissimo, che fa parte del Cicap (tra i cui co-fondatori c’era anche Piero Angela), per confutare eventuali fake news in ambito scientifico, nel suo libro ha scritto

una missione lunare di pochi giorni come quelle Apollo comporta radiazioni complessivamente equivalenti a una radiografia o a tre anni di vita sulla Terra

Se si tratta di radiazioni paragonabili ad una radiografia, perché poi ci mandano dei manichini?

Ed ancora, nell’articolo dell’ESA, non si fa il minimo riferimento alle missioni Apollo degli anni 60. E’ come se non fossero mai esistite.

Tutto ciò non fa che alimentare appunto il sospetto che sulla Luna nel 1969 non ci siamo mai andati. Se fu fattibile allora, perché tanti problemi nei 53 anni successivi? E ancora, perché quell’evento non viene minimamente considerato come precedente di cui fare tesoro? Addirittura mandiamo dei manichini, proprio come se fosse la prima volta in assoluto. Allo scopo, appunto, di capire la pericolosità della missione.

Anche in questo articolo suggerisco la visione di questo documentario realizzato dallo stesso Mazzucco, dove smonta le varie teorie sull’allunaggio.

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Una risposta a “Luna: flop Artemis alimenta altri dubbi sul 1969”

  1. Ciao Luca 🙂 il tema è interessante perché ad esempio 100 anni fa non curavamo ad esempio la tubercolosi perché non si avevano i mezzi per fermare il micobatterio responsabile, ma solo nel dopoguerra si trovarono espedienti sempre più sofisticati per sconfiggere questa patologia. Voglio dire che non c’è mai stato un percorso inverso della conoscenza, dal più complesso al meno complesso, ma anzi è avvenuto quasi sempre il contrario salvo per grandi catastrofi che hanno portato alla perdita della cultura (l’arte del saper fare), e della susseguente civiltà. Ora dire che nel 1969 si disponeva dei mezzi per portare sulla luna ben 6 equipaggi con i mezzi dell’epoca, decisamente inferiori per qualità e potenza a quelli odierni in relazione al calcolo e alle tecnologie agli odierni, che viene logico supporre che qualcosa non quadra.
    C’è una evidente inversione di tendenza senza che nel frattempo ci sia stata qualcosa che abbia interferito con lo sviluppo, insomma una qualche catastrofe tecnologica e scientifica che abbia fatto perdere le conoscenze degli anni sessanta.
    La missione Artemis priva di equipaggio (mancano astronauti?) , tentata per mettere in orbita nell’esosfera per conoscere cose che in teoria si dovrebbero già sapere (la telemetria degli uomini che sono stati sulla Luna dovrebbero esserci, no?), risulta quindi illogica e immotivata salvo nel caso che sulla Luna non ci siamo mai andati.

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