Del Vecchio, l’imprenditore che sovvertì la sudditanza agli americani

Addio a Leonardo Del Vecchio

Ieri 27 giugno è morto Leonardo Del Vecchio, fondatore di Luxottica e attuale presidente di EssilorLuxottica. Aveva 87 anni. Tra i passaggi principale, la fusione di Luxottica con la francese Essilor, dando vita a EssiloLuxottica. Un colosso mondiale degli occhiali che oggi vanta oltre 180mila dipendenti.

Come riporta Ansa, Del Vecchio era anche azionista di Mediobanca, Generali e Covivio. Con un patrimonio quantificato da Forbes in circa 25 miliardi di euro, diventando uno dei più ricchi d’Italia con la sua holding di famiglia Delfin.

Nato a Milano, ultimo di quattro fratelli, orfano del padre Leonardo che non riuscirà a conoscere. La madre deciderà di dargli il suo nome. Viene affidato al collegio dei ‘Martinitt‘, dove resta fino alla fine della scuola media, per poi lavorare come garzone in una fabbrica produttrice di medaglie e coppe. Dopo corsi serali all’Accademia di Brera, a 22 anni si trasferisce in un paese del Trentino dove lavora come operaio.

Nel 1958 si trasferisce ad Agordo, in provincia di Belluno, dove apre una bottega che appena 3 anni dopo diventerà Luxottica, con 14 dipendenti. E’ l’inizio di una grande storia, tutta italiana, che, come vedremo, sovvertirà anche la solita dinamica che vede i marchi italiani soccombere a quelli americani.

Del Vecchio e l’acquisizione di Ray-Ban

Il passaggio che vorrei sottolineare più di tutti è l’operazione che ha portato Luxottica, da poco quotata in Borsa, nel 2001 ad acquisire il colosso degli occhiali americano Ray-Ban. Marchio che amo e che ha lasciato una impronta indissolubile nel Cinema. Ecco alcune delle scene più emblematiche dove le Ray-Ban appaiono:

  • Audrey Hepburn ne indossava un paio in Colazione da Tiffany
  • il modello Aviator accompagna le corse in moto di Peter Fonda in Easy Rider
  • John Belushi e Dan Aykroyd in The Blues Brothers non si toglievano mai di dosso i loro Wayfarer
  • Tom Cruise porta per la prima volta un paio di Wayfarer nel film Risky Business. Lo farà anche in Top Gun e Jerry Maguire
  • Per proteggersi dalla luce della luna Joker, interpretato da Jack Nicholson nel Batman del 1989, sceglie i Ray-Ban
  • nel Festival di Cannes proprio di quell’anno, Veronica Webb sfoggiò un paio di Ray-Ban tempestati di diamanti

Come riportò all’epoca LaRepubblica, Luxottica rilevò i marchi dell’americana Bausch & Lomb per 640 milioni di dollari (circa 1150 miliardi di lire di allora). L’intesa raggiunta tra le due società comprendeva, oltre ai Ray-Ban, anche Revo, Arnette e Killer Loup.

In realtà, Luxottica si contendeva l’affare con un’altra italiana, la Safilo, e la Polaroid. Il marchio Ray-Ban si andava ad aggiungere ad altri marchi prestigiosi come Giorgio Armani, Emporio Armani, Ferragamo, Vogue, Yves Saint Laurent, Genny, Byblos, Sergio Tacchini, Moschino, Bulgari, ecc.

L’accordo con Meta di Facebook

Del Vecchio di recente aveva anche sottoscritto un importante accordo con Meta, la società di Mark Zuckerberg, co-fondatore di Facebook. Per la realizzazione di occhiali per il Metaverso per la realtà aumentata. D’altronde, Del Vecchio era un uomo che sapeva vedere lontano. Occhiali a parte.

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