Lavorare in Svizzera: come fare, quanto si guadagna, se conviene

Lavorare in Svizzera: come fare, quanto si guadagna, se conviene

Di seguito cerchiamo le risposte alle domande più comuni per chi decide di andare a lavorare in Svizzera o decidesse di avviare un’attività lì

Sono tanti gli italiani che scelgono di lavorare in Svizzera. Un paese economicamente stabile, indifferente alle dinamiche geopolitiche internazionali, scelto da molti investitori per i noti vantaggi offerti dalle banche, con stipendi molto alti ai quali fa da contraltare un caro vita importante, organizzazione dei servizi impeccabile.

Oltre al fatto che offra paesaggi incantevoli e un clima non particolarmente ostile. Ultimo motivo, non certo trascurabile, la vicinanza. Con molti che fanno perfino i pendolari soprattutto se abitano in Lombardia, approfittando anche per fare il pieno di benzina, dato che gli idrocarburi costano molto meno.

Prima di fare questa scelta, bisogna però porsi delle domande: se lavorare in Svizzera conviene davvero, quanto si guadagna, quali documenti servono, quali sono i profili più richiesti.

Svizzera: storia, quali lingue si parlano, città più importanti

Come spiega Wikipedia, la Svizzera è uno Stato federale dell’Europa centrale, composto da 26 cantoni autonomi (di cui 6 sono semicantoni, che dispongono di 1 solo voto in parlamento, rispetto agli altri che ne hanno 2). È un paese alpino senza sbocco sul mare. Confina a nord con la Germania, a est con l’Austria e il Liechtenstein, a sud con l’Italia e a ovest con la Francia.

A oggi gli abitanti sono 8,9 milioni, di cui 2/3 si concentrano sull’Altipiano, dove si trovano le maggiori città: Zurigo, Ginevra, Basilea, Losanna, Berna, Winterthur, Lucerna e San Gallo. Le prime due sono piazze finanziarie internazionali e vengono anche spesso considerate come le città aventi la qualità di vita più elevata al mondo. Mentre Berna, capitale de facto, è il centro burocratico e politico della nazione, dove hanno sede il Parlamento e il Governo svizzero. Mentre Basilea è il centro dell’industria farmaceutica svizzera e complessivamente il secondo centro economico del paese dopo Zurigo.

La Svizzera è suddivisa in tre grandi regioni linguistiche e culturali: tedesca, francese e italiana, in base ai confini rispettivi coi vari paesi. A cui vanno aggiunte le valli del Canton Grigioni in cui si parla il romancio. Che è quasi la lingua ufficiale. Non mancano poi dialetti interni a ogni zona.

La Svizzera è ufficialmente nata nel 1291, quando le tre regioni principali rinnovarono il Patto eterno confederale. Aspetto che lascia presagire una esistenza precedente.

Quali documenti servono per lavorare in Svizzera

Passiamo ora agli aspetti burocratici. Come spiega Ch.ch, grazie alla libera circolazione con l’UE/AELS, potete entrare, vivere e lavorare in Svizzera senza bisogno di un permesso di soggiorno se siete assunti da un datore di lavoro per una durata massima di tre mesi (si pensi ai lavori stagionali o alle opere da realizzare in breve durata). O se fornite una prestazione di servizio per un massimo di 90 giorni per anno civile.

Sarà invece premura del datore di lavoro notificare l’assunzione tramite procedura di notifica elettronica entro il giorno precedente l’inizio dell’attività lavorativa.

Se il lavoro supera i tre mesi, occorre invece richiedere un permesso di soggiorno presso il Comune svizzero presso cui domiciliate, prima però che l’attività lavorativa inizi. Servono i seguenti documenti:

  1. una carta d’identità o un passaporto valido;
  2. una dichiarazione di assunzione del datore di lavoro o un attestato di lavoro (come il classico contratto di lavoro).

Il permesso di soggiorno è valido su tutto il territorio svizzero e autorizza a cambiare liberamente lavoro e datore di lavoro. La sua validità dipende dalla durata dell’impiego.

E’ possibile cercare lavoro per un periodo non superiore a sei mesi. Per i primi tre mesi non avete bisogno di un’autorizzazione, in seguito, potete ricevere un permesso di soggiorno di breve durata UE/ALES della validità di tre mesi per anno civile.

Cosa occorre per fare l’imprenditore in Svizzera

Se invece vogliamo svolgere un’attività imprenditoriale o da libero professionista, occorre dichiarare il vostro proprio arrivo entro 14 giorni e richiedere un permesso di soggiorno presso il Comune svizzero in cui domiciliate. I documenti che occorrono sono:

  1. una carta d’identità o un passaporto valido;
  2. i documenti che provano che esercitate o eserciterete un’attività lucrativa indipendente (come i libri contabili, ecc.).

Quali sono le professioni più richieste in Svizzera oggi

Come riporta Moneymag, secondo l’ultima indagine promossa da Handelszeitung e realizzata in collaborazione con Jobs.ch, questi sono attualmente i lavori più richiesti nel paese elvetico:

  1. Elaborazione e traduzione linguistica: ricopre tanti ruolo, dal marketing, alle vendite, alla contabilità, alle risorse umane. Lo stipendio medio annuo è di 80.900 franchi;
  2. Segreteria e accoglienza: il classico receptionist. Lo stipendio medio di 76.600 franchi all’anno;
  3. Ufficio vendite/back office: stipendio medio annuo di 83.100 franchi;
  4. Specialista in Risorse umane: con uno stipendio medio di 115mila franchi l’anno;
  5. Vendita al dettaglio: lo stipendio varia molto dal tipo di prodotto o servizio venduto e dall’importanza del datore di lavoro;
  6. Produzione, fabbricazione e assemblaggio: in questi settori si cercano molto ingegneri e tecnici. Gli stipendi possono arrivare a una media di 121.300 franchi l’anno;
  7. Pubblica amministrazione: stipendio medio 108.800 franchi l’anno;
  8. Contabilità finanziaria: lo stipendio medio annuo è di 124.400 franchi.
  9. Logistica e catena di fornitura, soprattutto specialisti che gestiscano la cosiddetta supply chain. Lo stipendio medio è di 104.700 franchi all’anno.
  10. Elettronica e ingegneria elettrica. Stipendio medio è di 105.200 franchi l’anno.

I lavori più richiesti in Svizzera

Se nel paragrafo precedente abbiamo visto le professioni più ricercate negli ultimi periodi, di seguito vediamo i lavori che vanno per la maggiore sempre secondo Apa solutions:

  • Lavori manovali: causa l’alta scolarizzazione dei giovani svizzeri, c’è penuria di manovali. E’ facile quindi trovare lavoro come muratori, falegnami e in alcune zone montuose anche pastori;
  • Infermieri;
  • Operai, da quelli generici a quelli specializzati;
  • Ingegneri, anche neolaureati, che potranno poi formarsi tramite le aziende che assumono;
  • Operatori bancari, per l’alta specializzazione del paese elvetico in questo settore;
  • Ricercatori farmaceutici, visto che la Svizzera è molto specializzata anche in questo settore, vantando varie aziende di livello internazionale, in primis Novartis.

Come cercare lavoro in Svizzera

Ovviamente, il web resta il canale migliore per cercare lavoro in Svizzera, così da farsi un’idea comodamente da casa della situazione lì e capire quali opportunità concrete abbiamo.

Secondo Similarweb, i migliori siti per cercare lavoro in Svizzera sono i seguenti:

  1. tutti.ch
  2. homegate.ch
  3. anibis.ch
  4. petitesannonces.ch
  5. leboncoin.fr

Naturalmente non sono gli unici, ma al momento della scrittura sono, in ordine, i siti di annunci svizzeri più visitati.

Conviene andare a lavorare in Svizzera?

Ovviamente, non esiste una risposta secca Si o No, ma la poco amata Dipende. Da cosa? Dalle proprie ambizioni; dal proprio titolo di studio o dalla propria specializzazione professionale; dalla voglia di mettersi in gioco in un paese che, per quanto vicino e confinante, è pur sempre un paese straniero.

Avere già un gruzzolo per i primi tempi è sicuramente importante, poi dipende se si entra in Svizzera senza alcuna certezza di iniziare a lavorare o se si ha già un datore di lavoro che ci aspetta.

L’aspetto economico resta ovviamente il principale da prendere in considerazione. Secondo recenti stime sul raffronto internazionale dei prezzi, stabilito un indice di 100 punti per l’Ue a 27 (escludendo il Regno Unito come noto uscito con la Brexit), la Confederazione elvetica si rivela la nazione più cara del continente, con 155 punti. Davanti a Islanda (153) e Norvegia (148). Agli ultimi posti della classifica si trovano Albania (50), Macedonia del Nord (46) e Turchia (44).

Di contro, gli stipendi sono molto alti. Come riporta Tv Svizzera, un direttore o quadro sfiora i 10mila franchi al mese di stipendio, mentre le professioni non qualificate vantano una media di 5mila franchi al mese. Dunque, ciò che incide veramente è il Potere d’acquisto, che mette in rapporto Caro vita con stipendio.

Mettiamo caso che Enrico, un ingegnere di 42 anni single nel campo edilizio, abbia ricevuto una proposta di lavoro in Svizzera. Attualmente in Italia percepisce 2.200 euro, mentre lo stipendio lordo offertogli è di 7.200 franchi (circa 7.400 euro col cambio attuale prossimo a 1), sebbene vadano poi dedotte altre spese come le assicurazioni sociali, le imposte e l’assicurazione malattia. Da spendere gli resterebbero 4-600 franchi.

Dunque, se quanto percepisce in Italia equivale a 2.380 franchi, verrebbe subito da pensare che guadagnerebbe ben 2.220 franchi in più trasferendosi nel paese della cioccolata e degli orologi. Quindi quasi il doppio della retribuzione attuale. Tuttavia, è qui che bisogna prendere in considerazione il livello dei prezzi lì.

L’Ufficio federala di statistica propone questo calcolo:

Salario in franchi diviso l’indice del livello dei prezzi in Italia. Il tutto moltiplicato con l’indice del livello dei prezzi in Svizzera

che secondo l’esempio di prima corrisponde a:

2’380 : 99.5 (indice livello prezzi italiano) x 155.2 (indice livello prezzi svizzero) = 3.710 franchi

Dunque, Enrico, accettando la proposta di lavoro svizzera guadagnerebbe quasi 900 franchi in più al mese. Tutto sommato ci andrebbe a guadagnare, seppur smussando di molto gli entusiasmi iniziali. L’esempio è molto semplificato ovviamente.

Va infine detto che i prezzi in Svizzera cambiano di molto da zona a zona. La parte tedesca, più a Nord, è quella più cara e per noi italiana più lontana e diversa climaticamente (il clima è più rigido e nordico), soprattutto per chi viene dal Sud. La parte italiana è quella più vantaggiosa, sia per la lingua, che per il clima e i prezzi relativamente meno cari. La parte francese si pone in una posizione intermedia.

Conviene fare i transfrontalieri pendolari in Svizzera?

Molti decidono di fare i pendolari transfrontalieri da e per la Svizzera. Un’opzione che conviene ovviamente in maniera inversamente proporzionale alla distanza dal luogo di partenza a quello di arrivo, per quanto riguarda i costi.

Se ci si sposta con l’auto, occorre valutare il costo degli idrocarburi che purtroppo tendono a essere sempre molto alti da un po’. Oltre all’acquisto della Vignetta Svizzera, che è un bollo che serve per viaggiare lungo le strade elvetiche. Al momento della scrittura costa 40 franchi svizzeri, che al cambio attuale significa 40,58 euro e vale per un anno intero. Dal 2024 sarà anche in versione virtuale, e basterà inserire solo la targa.

Se ci si sposta coi mezzi pubblici occorre sapere che in Svizzera costano più che in Italia.

Si può anche optare di prendere una casa in affitto ai confini, ma ciò significa anche accollarsi un ulteriore costo. Insomma, occorre farsi un po’ di conti.

  • Qui abbiamo parlato di come diventare Guardia giurata.
  • In quest’altro articolo abbiamo suggerito come avviare una Start up.
  • Infine, qui abbiamo parlato di come aprire un Caf.
5,0 / 5
Grazie per aver votato!

Una risposta a “Lavorare in Svizzera: come fare, quanto si guadagna, se conviene”

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.