Vitali Klitschko, ex pugile e attuale sindaco di Kiev, critica la gestione della guerra ma anche della democrazia da parte di Zelensky.
Il presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelensky, è sempre più solo. E non solo dal punto di vista internazionale, ma anche all’interno. A incrementare la preoccupazione interna è anche il fatto che abbia spostato le elezioni presidenziali programmate per il prossimo anno, il che gli ha fatto incassare l’accusa di “autoritarismo” da parte del sindaco della capitale Kiev, Vitali Klitschko, ex campione del mondo di pugilato.
Ma anche dell’ex presidente Petro Poroshenko, in carica dal 2014 al 2019, fermato al confine perché doveva incontrare il presidente ungherese Viktor Orban, molto critico nei confronti dell’Ue per la posizione assunta contro Putin.
Zelensky criticato dal sindaco di Kiev
Come riporta Il fatto quotidiano, Vitali Klitschko, in un’intervista al Der Spiegel lo scorso primo dicembre ha detto:
Ad un certo punto non saremo più diversi dalla Russia, dove tutto dipende dal capriccio di un uomo
Come riporta il The Kiev Independent Klitschko ha lasciato intendere che l’Ucraina si sta muovendo verso l’autoritarismo. I due, in realtà, non sono mai andati d’accordo e la gestione della guerra ha aumentato le distanze. Ha anche aggiunto che Zelensky
considera i sindaci semplicemente come un ostacolo atavico alla centralizzazione del potere
Dopo le dichiarazioni al giornale tedesco, Klitschko ha lanciato un nuovo attacco al presidente in un’intervista al notiziario svizzero 20 Minuten trasmesso sia in Russia che in Ucraina:
La gente si chiede perché non fossimo meglio preparati per questa guerra. Perché Zelensky ha negato fino alla fine che si sarebbe arrivati a questo (…) C’erano troppe informazioni che non corrispondevano alla realtà
ha detto il 52enne ex campione mondiale di boxe, accusando il presidente di “errori” e chiedendo onestà riguardo alla reale situazione dell’Ucraina dopo l’invasione russa.
Zelensky sta pagando per gli errori che ha commesso
ha affermato Klitschko.
Naturalmente possiamo mentire al nostro popolo e ai nostri partner, ma non si può farlo per sempre
Infine, il sindaco di Kiev appoggia anche il capo di stato maggiore ucraino, il generale Valery Zaluzhny, che un mese fa era stato criticato per aver detto che la guerra era arrivata ad una situazione di stallo:
Ha detto la verità. A volte le persone non vogliono sentire la verità. Ha spiegato e giustificato qual è la situazione attuale