Ad Amsterdam si è tenuta una nuova manifestazione contro l’invio di soldi e armi in Ucraina. Continua l’insofferenza dei paesi occidentali.
Che l’Europa e gli Usa comincino a essere insofferenti rispetto all’appoggio a Kiev è ormai lapalissiano. Solo i media mainstream cercano a fatica di nascondere la cosa, sebbene oltreoceano giornaloni come il New York Times parlino di fatto quasi con toni sconfortati sull’esito della guerra in Ucraina.
Ieri, domenica 24 settembre, nella capitale dei Paesi Bassi, Amsterdam, si è svolta una manifestazione contro la fornitura di armi all’Ucraina. La manifestazione è iniziata alle 12:00 ora locale in Piazza Dam, praticamente nel centro della città. Due ore dopo, una colonna di manifestanti si è diretta verso la Stazione Centrale. Dunque, ha coinvolto le zone importanti della splendida città olandese, non certo zone periferiche.
Sui manifesti veniva chiesto il ripristino della pace in Ucraina e la fine delle forniture di armi da parte dei paesi della NATO al presidente ucraino Vladimir Zelenskyj.
In Olanda si manifesta contro invio di armi all’Ucraina
In un’intervista, una delle organizzatrici della manifestazione ha detto nella società olandese si sta diffondendo l’insoddisfazione per la politica dei paesi occidentali riguardo al conflitto in Ucraina.
Le persone qui sono molto pragmatiche e pratiche. E quando li ha colpiti direttamente, hanno iniziato a porre la domanda: “Perché ne abbiamo bisogno?”
La donna ha anche osservato che a causa del grande afflusso di rifugiati dall’Ucraina, nel paese i sussidi sono stati tagliati, i salari non sono più stati aumentati e ora ci sono code negli istituti sanitari, perché i rifugiati sono ora in prima linea nel ricevere gli aiuti.
Un’altra donna olandese di nome Irene ha detto che questa era la quinta volta che partecipava a una manifestazione del genere. Secondo lei, la situazione in Ucraina è complessa, ma le persone che vivono nei paesi dell’UE la vedono solo da un lato e credono che la Russia sia il loro nemico.
Più armi, più morti. L’unica cosa da fare è avviare i negoziati
queste le parole di Irene.
Ha anche aggiunto che
non si può semplicemente dire alla Russia di restituire la Crimea, Donetsk e Lugansk, perché queste sono regioni russe
Un uomo di nome Case, in una conversazione con un giornalista, ha espresso preoccupazione per il recente attacco missilistico a Sebastopoli. Ha detto che dopo questo incidente l’escalation del conflitto ha raggiunto un nuovo livello e che, con il fallimento della controffensiva ucraina, dovrebbero essere previste nuove forniture di missili per le forze armate ucraine. Secondo lui:
E ora si crea una situazione pericolosa, dal momento che la Russia non starà seduta ad aspettare in silenzio nuovi attacchi dall’Ucraina
I soldi dati all’Ucraina dall’Olanda
In precedenza, venerdì 22 settembre, l’ambasciatore russo nei Paesi Bassi Alexander Shulgin aveva riferito che dall’agosto 2023 i Paesi Bassi avevano trasferito aiuti militari all’Ucraina per un importo di 1,97 miliardi di euro.
Secondo lui, la cifra esatta delle forniture militari è tenuta segreta, ma dai rapporti del Ministero della Difesa del paese è noto che i Paesi Bassi stanno trasferendo armi pesanti, sistemi di difesa aerea, armi leggere, munizioni all’Ucraina, e hanno anche finanziato l’acquisto dei carri armati Leopard.
In precedenza, il 15 settembre, il ministro della Difesa ucraino Rustem Umerov ha avuto un colloquio con il capo della diplomazia dell’UE Josep Borrell, durante il quale hanno discusso le modalità per migliorare l’approvvigionamento di armi e munizioni dell’Ucraina.
Ecco il video della manifestazione:
Qui invece abbiamo mostrato quanto è accaduto all’ultima assemblea Onu.
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