Governo Meloni ha le ore contate? Il Golpe finanziario sembra già alle porte

Un editoriale sull’importante settimanale economico The Economist suona come una campana a morto per il Governo Meloni.

Un nuovo Golpe finanziario, come quello che abbatté il Governo Berlusconi nel 2011 a colpi di Spread, sembra di nuovo alle porte. Ancora una volta per un governo di centro-destra, quello Meloni. Caso vuole che gli ossequianti e acquiescenti governi guidati dal Partito democratico e dai partitini di centro-sinistra che vi orbitano intorno, non corrano mai questo rischio. Del resto, Il Pd ha governato per 10 anni consecutivi senza mai vincere le elezioni.

A suonare le campane a morto per Giorgia e co. è l’autorevole giornale britannico Economist, in un editoriale sul nostro Paese pubblicato sull’edizione del settimanale in edicola da ieri. La ragione principale sembra essere il solito debito italiano, considerato un fardello pesantissimo, il cui ulteriore aumento rischia di destabilizzare l’intera Eurozona.

Governo Meloni rischia Golpe finanziario: l’editoriale dell’Economist

Nella Nadef presentata la scorsa settimana, ricorda il settimanale britannico, il governo ha previsto un deficit pubblico del 5,3% quest’anno, e del 4,3% nel 2024. Numeri che sarebbero “impresentabili” nel quadro del vecchio Patto di Stabilità, ma potenzialmente pure in quello nuovo, la cui approvazione è appesa al filo di delicati negoziati europei. E ciò nonostante, punzecchia l’Economist, il Paese stia per ricevere qualcosa come 70 miliardi di euro dal Recovery Fund istituito dall’Ue dopo la pandemia, pari a circa il 2% del Pil italiano.

Ecco perché per il settimanale pare evidente che

il governo non ha ancora realizzato come i suoi piani di spesa siano insostenibili

Indicatori di ciò sarebbero i Btp a 10 anni, che hanno ormai sfondato quota 5% (e quelli dei Bund tedeschi quota 3%), mentre lo spread tra i due titoli di riferimento è tornato oggi sopra quota 200.

Riporta ancora Economist:

La spesa italiana è un problema per via della combinazione tra la sua scarsa crescita – sotto l’1% quest’anno – ed il pesante fardello del suo debito – al 144% del Pil

Infine, l’avvertimento:

Se fa deficit eccessivo, o se deve far fronte a tassi d’interesse troppo elevati, il suo debito pubblico diventerà ingestibile. Ora è in pericolo su entrambi i fronti

Tra i proprietari di Economist anche i Rothschild

Economist è uno dei giornali più letti dagli investitori di tutto il mondo, quindi molto influente. Ricordiamo che i proprietari dell’Economist sono:

  • Exor, la holding della famiglia Agnelli, primo azionista del settimanale economico inglese passando dal 4,7% al 43,4% dal 12 agosto 2015;
  • tra gli azionisti di minoranza troviamo la famiglia Rothschild (21%).

Qui abbiamo parlato di un altro avvertimento al governo Meloni: quello della Cina.

Qui potete leggere l’editoriale completo dell’Economist.

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