Il dato è calcolato sulla base di 10 parametri di vivacità economica, socio culturale e imprenditoriale. Il “marchio” Pompei supera così la Basilica di San Marco di Venezia, il cui valore si aggira intorno ai 16 miliardi di euro, e gli Uffizi di Firenze, il cui valore è invece stimato intorno ai 12 miliardi di euro. Pertanto, a superare gli Scavi vi riesce solo il Colosseo di Roma, il cui valore supera i 91 miliardi di euro, ed è pertanto inarrivabile.
Dunque, una bella notizia per la Campania, che dimostra come, quando si ha cura dei siti archeologici e dei monumenti, migliorando altresì i servizi ad essi legati e quindi creando un indotto attorno ad essi, i risultati si ottengono. Nella mia Regione troppi sono i monumenti abbandonati a sé stessi che potrebbero invece fruttare; penso ad esempio agli scavi archeologici dell’area flegrea, o alle tante chiesette risalenti all’anno Mille se non prima, abbandonate nel centro storico di Napoli o sparse per la Campania.
Per le risorse naturali di cui gode (mare, laghi, fiumi, montagne, colline), capaci di soddisfare ogni esigenza dei turisti, e i tanti reperti archeologici, questa Regione potrebbe vivere quasi di solo Turismo e cultura. Ma i soldi stanziati e ad essi destinati, finiscono nelle tasche dei responsabili su vari livelli o sprecati per opere discutibili (vedi i soldi inghiottiti dal Museo Madre che oggi piange pure miseria per i tagli).
(Fonte: Caffenews.it)