Ecco un elenco di tutte le vie di somministrazione dei farmaci e la rispettiva efficacia e le patologie che sono chiamate a curare.
Notoriamente le vie di somministrazione dei farmaci le conosciamo tutti per esperienza empirica. Ciò invece di cui difetta la conoscenza è il perché di queste vie e la loro validità di azione terapeutica che non affatto la stessa.
A seconda della patologia infatti e della sua rapidità di azione sintomatica e dei segni che mette in campo, occorre una specificità di azione farmacologica atta a contrastarli, la cui azione ha una sua cronicità abbastanza costante a seconda del metodo di immissione del farmaco all’interno dell’organismo.
Farmaci somministrati per via orale
La via di somministrazione più conosciuta è quella orale, sia tramite il passaggio per le vie gastroenteriche che quella sublinguale. Esse hanno però una differente tempistica di azione essendo quelle sublinguali, ad esempio la trinitrina, un’azione molto rapida in quanto i vasi alla base della lingua riescono ad assorbire rapidamente alcuni composti specie se sono solubili nei grassi o prontamente disponibili, e quindi nei tessuti.
La via gastroenterica invece è più lenta e prevede dopo l’assorbimento il passaggio dei farmaci attraverso le vie epatiche poiché sia lo stomaco che l’intestino afferiscono (quindi dirigono) il sangue verso quest’organo che ha il compito poi di metabolizzare, sia attivando che il contrario, i composti immessi in circolo.
Questa via inoltre risente molto della capacità intrinseca degli organi ad assorbire una determinata molecola, cosa che non è sempre totale, anzi se va tutto bene lo fa al massimo all’80% ma solitamente è meno.
Farmaci somministrati per via endovenosa
Altra importante via di somministrazione è quella endovenosa, quando si intende ottenere un’azione terapeutica molto rapida e diretta non essendo i farmaci in alcun modo influenzati nella loro formulazione chimica dal passaggio nel fegato o nel rene, altro organo che li elimina.
Farmaci somministrati per via intramuscolare o ipodermica
Poi c’è la via intramuscolare o ipodermica, quando vi sono molecole usate per terapie in cui l’azione è mediamente veloce e le medicine possono essere assorbite nel muscolo in quanto sono molecole fragili chimicamente e non resisterebbero all’azione degli acidi gastrici e degli enzimi digestivi intestinali, ma che comunque non richiedono una azione urgente come nel caso dei farmaci endovenosi.
Farmaci somministrati per via cutanea
Altra via di somministrazione è quella cutanea usata per terapie in patologie che richiedono un lento o lentissimo assorbimento tramite la cute, come nel caso degli oppiacei, di alcuni farmaci cardiaci e così via, e va usata solo per quelle malattie non per altre.
La pelle lo ricordo, non è un organo deputato all’assorbimento anzi, per cui questa via non è preferenziale per l’accesso di composti chimici, in quanto la pelle funge da isolante biologico, per cui le terapie hanno sempre una efficacia modesta nell’immediato ma buona nel lungo termine.
Farmaci somministrati per via transrettale
Vi sono anche le terapie transrettali, che si usano nel bambino fino a 5 anni, dopo di che il retto, che svolge una attività evacuativa non assorbe più nulla per cui è meglio evitarle nell’adulto.
Farmaci somministrati per via topica
Ultime le terapie topiche quando il farmaco va collocato nella sede della patologia direttamente, come i colliri nell’occhio, o le creme-unguenti e pomate per le malattie della pelle e dei suoi annessi etc etc.