Italia sfrattata pure da Emirati Arabi: rimossa base aeronautica, quali conseguenze

Come dico sempre, ce lo abbiamo scritto nell’inno nazionale, che ci ricordiamo solo quando ci sono le partite della Nazionale di calcio: “siamo da secoli calpesti e derisi“. Ed ora, anche dagli Emirati Arabi Uniti.

Come non bastassero i continui scippi di Francia al Nord e Turchia al Sud, ora anche sul fronte Mediorientale ci danno il beneplacito. In quelle stesse zone dove abbiamo seguito le folli guerre di Bush in nome dell’esportazione della democrazia nella prima metà degli anni 2000.

Guerre che tra l’altro non ci hanno mai portato particolari benefici. Ma anzi, pesanti perdite in termini di uomini (come riportato qui).

L’ultimo schiaffo ha proprio il sapor mediorientale: gli Emirati Arabi Uniti ci hanno sfrattato. La base dell’Aeronautica militare italiana, collocata all’aeroporto di al-Minhad, è stata chiusa.

Vediamo quali conseguenze porterà tutto ciò.

Chiusa base aeronautica degli Emirati Arabi Uniti

emirati arabi uniti foto
Foto di Mario Vogelsteller da Pixabay

Come riporta Il Primato Nazionale, la base aeronautica italiana negli Emirati Arabi Uniti, non era un avamposto qualunque, bensì un perno strategico per le nostre operazioni in Medio Oriente. Era da lì infatti che si procedeva al supporto logistico delle missioni italiane in Iraq. Ma non solo, perché pure quelle nel Corno d’Africa contavano sulla base di al-Minhad.

A sottolineare l’importanza logistica della base ci pensa la senatrice di Fratelli d’Italia, Isabella Rauti, figlia di Pino, co-fondatore del fu Movimento sociale italiano:

Opera ininterrottamente negli Emirati Arabi Uniti dal 2002. Grazie alla sua posizione strategica nello scacchiere mediorientale, la Base ha sempre garantito il trasporto di personale, mezzi e materiali dei nostri contingenti impegnati nelle missioni internazionali.

E’ di tutta evidenza la grave ricaduta sugli aspetti operativi, logistici, tattici e strategici di tale esclusione delle Forze italiane da un’area geopolitica di fondamentale importanza, essendo la base emiratina l’unica in grado di supportare le missioni italiane nella regione, mentre appare inadeguato il ricollocamento di parte del nostro contingente e di alcuni materiali nella base in Kuwait, che non ha le caratteristiche logistiche adeguate

La Rauti ricorda anche come questa decisione degli Emirati Arabi Uniti è una severa risposta alla decisione del governo Conte II di revocare commesse e forniture militari agli Emirati Arabi. Il che conferma in fondo anche la scelta dei governi guidati dal Pd di essere più sbilanciati sul fronte atlantista e israeliano. E Con Draghi ciò non poteva che essere ancora più evidente.

La Rauti critica anche il silenzio del Ministro degli Esteri Luigi Di Maio. Nonché quella fornita al question time dal Ministro della difesa Guerini.

Conseguenze per Italia chiusura base Emirati Arabi Uniti

di maio whirlpool mercatone uno

Ora all’Italia resta solo la base di Ali al Salem, in Kuwait. Un altro perno strategico, senza dubbio, considerando che ospita droni Reaper, i cacciabombardieri Tornado e tanker KC-767A italiani. Ma è una magra consolazione. Ormai in quelle zone contiamo sempre meno. Così come in altre.

Basterebbe già solo leggere i nomi dei Ministri succitati, custodi di due dicasteri chiave per le questioni internazionali, per capire che piega abbiamo ormai preso da anni.

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Una risposta a “Italia sfrattata pure da Emirati Arabi: rimossa base aeronautica, quali conseguenze”

  1. Credo che il peggiore sia quello attuale. Non sa neanche parlare la sua lingua, figuriamoci quanto può contare all’estero. In conclusione: incompetente.
    Saluti

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