La Germania ci chiede indietro Discobolo, la statua amata da Hitler

La Germania ci chiede indietro Discobolo, la statua amata da Hitler

Adolf Hitler si innamorò a prima vista del Discobolo quando fu in visita a Roma nel mese di maggio del 1938.

La Germania vuole indietro il Discobolo Lancellotti, dopo avercelo restituito negli anni ’50. A fare questa richiesta è il direttore della “Staatliche Antikensammlungen und Glyptothek” di Monaco di Baviera. Avanzata al Museo nazionale romano di Palazzo Massimo dove la statua è conservata attualmente.

Il Ministro della cultura Gennaro Sangiuliano, oltre a rispondere con un secco “devono passare sul mio corpo” ha pure aggiunto che la Germania dovrebbe pure restituirci la base settecentesca che si trova in un altro museo tedesco.

Tutto è partito da una lettera inviata a sua volta dal direttore del Museo Nazionale Romano Stéphan Verger a quello della Gliptoteca di Monaco di Baviera Florian Knauß, per ottenere la restituzione della base settecentesca del Discobolo Lancellotti, che appunto si trova ancora in Germania.

La storia di Discobolo Lancellotti

Come riporta Il Giornale, si tratta di una copia marmorea di età romana (II secolo d.C.) meglio conservata al mondo dell’originale Discobolo realizzato in bronzo con la tecnica della fusione a cera persa dal celebre scultore greco Mirone di Elètuere intorno al 455 a.C.

Adolf Hitler si innamorò a prima vista dell’opera quando fu in visita a Roma nel mese di maggio del 1938, anche per il fatto che l’uomo idealizzato riprodotto sul marmo incarnava alla perfezione l’ideale nazista della razza ariana. Decise così di acquistarla per 5 milioni di lire, ma la donò alla Gliptoteca di Monaco di Baviera, dove vi rimase per dieci anni.

La statua, in origine, era di proprietà del principe romano Lancellotti, il quale però fu costretto a cederla contro la sua volontà. Il Ministro dell’Educazione nazionale Giuseppe Bottai fu fortemente contrario alla cessione, ma non poté che ubbidire alla volontà di Mussolini che non poté dire no al suo alleato.

A guerra conclusa, lo storico dell’arte Rodolfo Siviero convinse il Governo Militare Alleato che il Discobolo Lancellotti, così come altri capolavori dell’arte italiana, era stato acquisito illegalmente dai nazisti grazie all’alleanza tra i due regimi. Ecco così che il 16 novembre 1948 l’opera fece ritorno in Italia.

La Germania ci fa questa richiesta, ma ha rubato un vasto patrimonio culturale in giro per l’Europa, in primis alla Grecia, che oggi infatti recrimina varie statue.

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Pubblicato da Valeria Marano

Appassionata di Gossip e curiosità.

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