E’ polemica per la proposta del governo di prevedere anche test psico-attitudinali per i magistrati. Un tema a destra ricorrente.
Ogni qualvolta la destra torna al governo, ecco che riaffiora lo scontro con i Magistrati, rei, secondo i suoi rappresentanti, di voler mettere i bastoni tra le ruote con “inchieste a orologeria” e altri metodi. E tornano puntuali vari temi, tabù per la sinistra e cavalli di battaglia per la destra, come la divisione delle carriera e i test psico-attitudinali per i magistrati.
Quanto a questi ultimi, sono diversi i paesi europei che già li prevedono, tra cui quelli economicamente più importanti come Germania e Francia.
Vediamo quali e come funziona altrove.
Come funzionano i testi psico-attitudinali negli altri paesi
Come spiega Il dubbio, in Francia, ad esempio, sono andati oltre la semplice somministrazioni di test psico-attitudinali e di colloqui con lo psicologo. Le prove d’esame per l’aspirante magistrato – che in Italia si limitano a delle verifiche scritte ed orali – prevedono lo svolgimento di un caso pratico in cui è prevista la partecipazione dello psicologo. Quest’ultimo analizza le reazioni da parte del candidato, valutando in particolar modo come reagisce alle situazioni di stress a cui viene sottoposto dagli esaminatori. Altre simulazioni vengono poi organizzate dalla Scuola superiore della magistratura.
Anche i Paesi bassi hanno sistemi di selezioni simili ai transalpini. In Germania, addirittura, le valutazioni psicologiche sono periodiche ed entrano nella progressione di carriera dei magistrati.
Dunque, nessuno scandalo.