Dedicato a noi: un sereno Ligabue ci parla d’amore

Ecco una recensione di Dedicato a noi, 14mo album di Ligabue in studio. Spiccano brani come Così come sei e Chissà se Dio si sente solo.

Uscita di venerdì, a settembre, anticipato da due singoli, con il pezzo d’apertura che subito sbarra gli orecchi con un sound coinvolgente, voce inconfondibile e arrangiamenti immediatamente riconoscibili. Bisogna partire dalle certezze per presentare Dedicato a noi, quattordicesimo album in studio dell’infaticabile rocker (sebbene ormai da un ventennio più tendente al Pop) di Correggio Luciano Ligabue.

Infaticabile, perché tra dischi in studio o raccolte, romanzi, poesie, biografie, concerti e film, non passa anno senza un suo prodotto immesso nel mercato. Per quello che è diventato, da una ventina di anni a questa parte, un franchise di successo.

Dedicato a noi qualcosa di diverso però ce l’ha. Negli 11 brani si ascolta un “Liga” o “Capitano” come lo chiamano i fan più recenti, più sereno. Che ci parla prevalentemente di un rapporto di coppia che funziona e va avanti nonostante le immancabili problemi endogeni ed esogeni che una relazione si trova ad affrontare. Specie in tempi complicati come quelli in cui viviamo.

Recensione di Dedicato a noi di Ligabue

Spiccano su tutti brani come Così come sei, che apre il disco. Praticamente il sequel di “Salviamoci la pelle“, che ci dice come stanno quei due scalmanati che oltre trent’anni fa fuggirono da “un destino scritto da altri altre vite fa“. Lasciando “due lire sul comodino che tuo padre berrà“. Un tuffo al cuore per i fan della prima ora.

Una canzone senza tempo è invece una dedica a Roma, con tanto di citazione di Francesco Totti, che l’ex capitano della Roma ha pure apprezzato, ringraziandolo (“gli avrei dedicato un gol se avessi giocato ancora” ha detto il Pupone sui Social, con una grammatica insolitamente impeccabile). Chissà come l’hanno presa i fan laziali.

Toccante Chissà se Dio si sente solo, che rievoca Hai un momento, dio? ma anche Chissà se in cielo passano i Who.

Non manca poi uno sguardo alla realtà, con Niente piano B, che tocca il tema del lavoro. Chiude il disco Riderai, brano che fa un bilancio della propria vita e che è stato il primo singolo estratto.

Insomma, qualcosa di diverso in Dedicato a noi c’è. Una ventata di ottimismo e serenità, in un’epoca che ci porta verso tutt’altra direzione.

Qui abbiamo invece recensito il precedente START.

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