Inviare un bonifico senza Conto corrente: 3 alternative semplici

Inviare un bonifico senza Conto corrente: 3 alternative semplici

Vediamo come inviare un bonifico bancario senza avere un conto corrente. Indicando per ogni soluzione i tempi e i costi.

Come inviare un bonifico quando non si possiede un Conto corrente? Sebbene le alternative offerte dal mercato siano tante, non manca chi, per motivi diversi, non possiede un conto corrente bancario. Eppure, può trovarsi dinanzi l’esigenza di dover inviare un bonifico.

Del resto, quando si possiede un conto corrente bancario, inviare bonifici oggi come oggi è molto semplice. Grazie ad app e home banking, in pochi tap o click. Da smartphone, tablet o Pc.

Ma come inviare bonifici quando non si ha un conto corrente? Lo scopriamo di seguito, proponendo 3 alternative semplici e accessibili a tutti.

Come versare un bonifico quando non si ha un Conto corrente

Le alternative, come anticipato nell’incipit, sono tre. E neppure complicate, ovvero:

  1. Bonifico per cassa
  2. Carta prepagata con IBAN
  3. Bonifico in tabaccheria

Nei prossimi paragrafi, spiegheremo come funziona ciascuno, indicando anche costi e tempi di ognuno. Nell’ultimo paragrafo, invece, daremo un consiglio finale su casi specifici.

Come funziona il Bonifico per cassa

Come spiega Il Giornale, con un Bonifico per cassa, ci si reca presso una qualsiasi Banca o un ufficio postale, anche non avendo lì un conto corrente. Si compila un modulo con i vari dati dell’emittente e del destinatario, dopodiché l’operatore vi rilascerà una ricevuta con un CRO. Un codice che identifica il bonifico inviato e funge da prova nel caso in cui il bonifico non fosse ancora arrivato o il destinatario sostiene di non averlo ancora ricevuto (non manca chi ci prova sempre, specie per gli acquisti online con sconosciuti).

Tempi e costi: il bonifico non è immediato e passeranno in genere 1-2 giorni lavorativi (dipende anche dall’istituto presso cui ci si è rivolti, spesso il sabato è considerato festivo). Quanto ai costi, occorrerà pagare 5 euro.

Questa però è la condizione se il destinatario del bonifico si trova in Italia. All’estero ci vuole qualche giorno in più e occorrerà versare una commissione ben più salata: tra i 20 e i 50 euro. Dipenderà ovviamente dal paese in cui si trova il destinatario: qual è la valuta del bonifico, il continente, le politiche che applica sui bonifici esteri, ecc. Ovviamente, se si tratta di un paese dell’Unione europea che adopera l’Euro si va incontro a costi minori.

Attenzione poi ai limiti: questa modalità è adottabile per importi fino ai 4,999 euro. Dai 5mila euro in poi occorre inviare bonifici tramite uno strumento tracciabile, il tutto in ottemperanza delle normative fiscali e anti-riciclaggio vigenti.

Come funziona la carta prepagata con Iban

Veniamo alla seconda soluzione, che può ovviare il limite del bonifico per Cassa: le cosiddette carte Conto, ovvero, carte prepagate aventi un Iban.

Questa soluzione si sta diffondendo sempre più, complice il crescente fenomeno della Fintech, che ha digitalizzato di molto la finanza. E che risponde alle esigenze dei giovani che svolgono dei lavoretti o degli adulti che hanno un lavoro precario.

D’altronde, parliamo di una carta che ha le stesse funzioni operative di una banca pur non essendo un cliente con conto corrente. Permette infatti di svolgere operazioni come

  • l’accredito dello stipendio o della pensione;
  • l’esecuzione di bonifici;
  • la domiciliazione delle principali utenze;
  • acquisti online;
  • pagamenti quando ci si trova all’estero.

Una volta ricevuta la carta prepagata, per posta se si è fatto tutto online o tramite operatore se ci si è recati presso un ufficio fisico, si dovrà completare la registrazione online e quindi inviare bonifici ovunque ci si trovi.

I costi dipendono da quanto previsto dalla società che li emette, meglio quindi leggere sempre bene le condizioni. Mentre sarà possibile anche inviare bonifici istantanei, sebbene potrebbe essere richiesto un costo. Anche qui sui tempi e costi può incidere il paese in cui si trova il destinatario, sebbene sono drasticamente ridotti rispetto alla soluzione prima presentata.

Come funziona il T-bonifico in Tabaccheria

Infine, è possibile recarsi presso una tabaccheria, un bar o un punto vendita in generale che aderisca al circuito Mooney (ex Sisal), dove si potrà inviare il cosiddetto T-Bonifico.

Con il T-Bonifico si possono eseguire bonifici ordinari o istantanei verso qualsiasi IBAN italiano pagando sia in contanti sia con carta di debito e credito. Il bonifico sarà istantaneo solo se la banca beneficiaria aderisce allo schema SCT INST (SEPA Credit Transfer Instant). Altrimenti occorrerà attendere i soliti 1-2 giorni.

Quanto alle commissioni, al momento della scrittura è pari a 4 euro, almeno che la banca del destinatario non sia Intesa Sanpaolo, e allora sarà uguale a zero. Se si opta per un bonifico istantaneo, allora occorrerà versare una commissione di 5,50 euro.

Anche qui però si va incontro a una limitazione riguardo le somme massime inviabili e ancora più stringente rispetto a un Bonifico per cassa. Infatti, si parla di un limite giornaliero di 999,99 euro, mentre quello mensile è di 2.999,99 euro, compresi i costi commissionali. Sempre per la questione Fisco e anti-riciclaggio.

Quale metodo è il migliore?

Ciò ovviamente dipende dalle singole esigenze. Se l’invio di bonifici è un fatto raro e riguarda piccole somme, allora può andare bene il T-bonifico presso una Tabaccheria. Se invece riguardano somme più consistenti, ma sempre inviate in modo sporadico, allora va bene anche recarsi in Posta o presso una Banca,

Se invece l’invio di un bonifico senza conto corrente è un fatto ripetuto più volte al mese e per cifre superiori ai 5mila euro, allora meglio dotarsi di una Carta prepagata con Iban.

Infine, per quanti preferiscono aprire un conto corrente, qui abbiamo parlato di alcune alternative interessanti.

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