Mentre qualcuno, anche per propri vantaggi personali, cerca di costruire una Destra moderata e democratica dopo anni in cui essa si è collocata politicamente ai margini della Costituzione, altri fanno nascere nuovi movimenti che si rifanno al Fascismo, ma che al contempo, non possono essere definiti neofascisti. Già perché essi tentano di superare i vecchi stereotipi del passato inseguiti ancora da partitini o movimenti quali Forza Nuova, Fiamma tricolore, Fronte nazionale, come la difesa ad oltranza del cattolicesimo e degli aspetti anche più macabri del periodo fascista (come le leggi razziali), la ricerca dello scontro fisico con gli avversari, il saluto romano; si, perché loro sono laici (sostengono anche le unioni tra gay ma non l’adozione da parte di bambini da parte di questi), adorano il primo Mussolini (per intenderci, quello antecedente l’alleanza con Hitler), sono molto attivi dal punto di vista culturale e sportivo, si salutano con “il saluto del legionario” (la reciproca stretta dell’avambraccio destro), detestano Di Pietro reo di essere un’opportunista, e infine non disdegnano Berlusconi, per la sua capacità di leadership carismatica e “trascina-popolo”.
NASCITA – L’Associazione Casapound nasce ufficialmente il 26 dicembre 2003, in occasione dell’occupazione di uno stabile a via Napoleone III in Roma da parte di un gruppo di giovani dell’estrema destra romana facente riferimento all’area ONC/OSA (Occupazioni Non Conforme e Occupazioni a Scopo Abitativo) provenienti dall’esperienza di “CasaMontag”, un’occupazione alle porte di Roma che fungerà da banco di prova per le successive occupazioni neofasciste romane. L’occupazione prende il nome dal poeta americano Ezra Pound, ispiratore del programma dell’Associazione.
IL LEADER – Leader di Casapound è Gianluca Iannone, nato l’11 Agosto 1973, sposato da 5 anni, 2 figli; Nel 1995 è tra i fondatori della Rupe Tarpea Produzioni, casa discografica indipendente. Grazie ad essa molti gruppi musicali, che altrimenti non avrebbero avuto spazi adeguati per affacciarsi nel panorama musicale italiano, sono oggi diventati punto di riferimento per la musica alternativa e non conforme della nostra nazione. Giornalista-pubblicista, dopo aver collaborato con varie riviste, dal 2004 è direttore responsabile del mensile “Occidentale”, periodico di critica radicale con 38 anni di vita; proviene dal Fronte della gioventù, lo stesso che ha forgiato anche Giorgia Meloni, oggi Ministro della gioventù (manco a dirlo). E’ massiccio, pelato, barbuto, un accento fieramente romano, e qualche reatuccio alle spalle; come d’altronde altri militanti dell’Associazione.
LA CONCORRENZA CON LA SINISTRA – In realtà a quest’ultima, non stanno sottraendo solo il controllo delle istituzioni preposte all’istruzione, ma anche altri cliché classici della sinistra, tra cui Che Guevara, guerrigliero secondo loro scippato dalla sinistra (in fondo, vedere i pacifisti di sinistra scendere in strada contro le guerre con le bandiere e le magliette di un grande guerrigliero, non è proprio una cosa coerente), ma anche Rino Gaetano e De Andrè, cantori degli emarginati della società; non sopportano le Banche, Maria De Filippi e il Grande Fratello, proprio come i benpensanti di sinistra. Anche se io non mi meraviglio più di tanto di tutto ciò, visto che ho sempre ritenuto uguali i due estremismi politici, differenziati forse solo dalla maggiore tolleranza verso lo straniero da parte della sinistra, e il maggiore orgoglio nazionalista della destra. Entrambi gli estremismi vogliono difendere i diritti degli ultimi della società, sono contro i poteri forti dell’alta finanza, sono a favore della nazionalizzazione dei processi produttivi e dei servizi essenziali…
LA DIFFUSIONE IN ITALIA – Casapound ormai è una realtà nazionale, con sedi in tutta Italia; anche qui a Napoli, dove hanno piazzato la loro bandiera il 12 settembre di quest’anno, proprio la data di quando 90 anni fa il poeta “Vate” Gabriele D’Annunzio invadeva Istria con un manipolo di ferventi nazionalisti, in quella che divenne una prova tecnica del Regime fascista, durata più di un anno (400 giorni tra il 1919 e il 1920).
Da lì sono stati poi sgomberati, trovando nuova casa a via Foria, non lontano da lì, in una sede dell’Msi negli anni ’70. Ma dopo alcuni arresti per ritrovamento di armi e materiale esplosivo, la sede è stata posta sotto sequestro.
LE DIFFERENZE COL NEOFASCISMO – Casapound si muove diversamente dal neofascismo propostosi fin qui dagli anni ’60; ha una sua realtà “culturale”, idee moderne e contemporanee. Oltre alle caratteristiche prima menzionate, aggiungo anche altri loro obiettivi specifici, come il “diritto alla proprietà della casa con il Mutuo Sociale” (vero loro cavallo di battaglia) e il diritto delle donne di essere madri ma al contempo lavoratrici (altro punto che li distingue dal neofascismo, il quale vedeva la donna solo come angelo del focolare e “sforna figli”).
Tutte caratteristiche che devono lasciar riflettere. Soprattutto quella sinistra sempre più sbiadita, che da anni pare dare tante cose per scontate, come se fossero proprie senza più la necessità di difenderle (vedi i movimenti studenteschi, i locali abbandonati, l’appoggio dei disoccupati…). E se arrivano a perdere perfino il faccione di “Che Guevara”, come detto prima a mio avviso impropriamente utilizzato da loro per anni, malgrado si professino pacifisti, allora la sconfitta sarà definitiva e occorrerà ripartire da zero. Ancora una volta.