Vengono chiamati sovranisti, nazionalisti, perfino dittatori. Ma forse, difendono solo gli interessi dello Stato che rappresentano dalla speculazione finanziaria internazionale. Certo, il fine ultimo di questi leader è anche quello di perseguire i propri interessi personali. Come la conservazione del potere e l’arricchimento. Ma se di riflesso la popolazione ne beneficia, di quanto è più sbagliata di una ipocrita democrazia?
Tra questi rientra senza dubbio Aleksander Lukashenko, Presidente della Bielorussia dal 1994. Già pronto al rinnovo del proprio incarico. Rimasto fedele alla Russia, e soprattutto all’amico Vladimir Putin, dopo la dissoluzione dell’Unione sovietica di cui anche il suo paese faceva parte.
Riguardo al Coronavirus, già Lukashenko aveva manifestato tutta la sua perplessità. Non volendo mai cedere al Lockdown, tanto che ad inizio aprile (quindi in piena emergenza) affermò che per sconfiggere il Covid-19 sarebbero bastati vodka, sauna e tanto lavoro e sport.
Del resto, la Bielorussia ha dalla sua il fatto di essere tra i pochi paesi del Mondo a non avere sbocchi sul mare. I casi totali di Covid-19 ufficiali, sono stati al momento della scrittura 67mila, con 530 decessi. Rispettivamente lo 0,7% e lo 0,005%.
Malgrado numeri così esigui, però, la Bielorussia ha avuto una proposta scandalosa da parte del Fondo Monetario Internazionale. Denunciata dallo stesso Lukashenko. Ecco di cosa si tratta.
Il caso Bielorussia e FMI riguardo il Lockdown
Come riporta Oltre tv, nella parte finale di una conferenza stampa, Lukashenko ha parlatodella possibilità di fornire alla Bielorussia 940 milioni di dollari in cosiddetti finanziamenti rapidi da parte del Fondo Monetario Internazionale. Ha però sottolineato il problema dietro a questa proposta: le condizioni imposte.
Il presidente le ha reputate inaccettabili perché non riguardavano la parte finanziaria ma un’imposizione sulla gestione coronavirus del Paese. La Bielorussia avrebbe dovuto applicare le regole del lockdown come in Italia.
Non voglio che in Bielorussia si ripeta la situazione che c’è stata in Italia, Dio non voglia. Io non lo voglio. Noi abbiamo il nostro Paese e la nostra situazione e vogliamo gestire il coronavirus come stiamo già facendo
A fine maggio la Banca Mondiale aveva già stanziato un finanziamento di 90 milioni di euro per aiutare la Bielorussia a rafforzare il sistema sanitario nazionale nella lotta al coronavirus.
Il Fondo Monetario Internazionale era pronto a offrire fino a 10 volte di più ma alle loro particolari condizioni. Il presidente ha affermato:
Ho chiesto anche il parere al Ministero della Salute. Ma il FMI continua a chiederci di attuare la quarantena, l’isolamento e il coprifuoco. Che assurdità!
A tal proposito, Roberto Quaglia, ospite settimanale fisso a Contro Tv, ha avanzato l’ipotesi che la stessa proposta sia stata fatta alla Thailandia. Paese che ha avuto un numero molto basso di casi (circa 3300 casi e circa 60 vittime al momento della scrittura), eppure ha imposto il Lockdown. A quanti altri è successo?
Lukashenko chi è
Come detto, Aleksander Lukashenko è Presidente della Bielorussia dal 1994. Venendo sempre largamente confermato ad ogni tornata elettorale.
Come riporta Wikipedia, i sostenitori di Lukašėnka (nome in bielorusso di Lukashenko) affermano che la sua politica ha salvato la Bielorussia dai peggiori effetti delle riforme economiche post-URSS: la conseguenza di tale politica nel periodo dal 1996 al 2005 è rappresentata dalla crescita media annua del 6,9% del Prodotto Interno Lordo, con un picco del 10% nel 2008.
Tuttavia nello stesso periodo la crescita del PIL si è combinata ad un fortissimo tasso di inflazione, con un picco del 13% nel 2009. Picco che ha notevolmente ridotto il potere d’acquisto delle classi sociali più deboli.
Le sue relazioni con i Paesi occidentali, specialmente con gli Stati Uniti d’America, sono state e continuano ad essere molto tese. Lukašėnka viene definito dal governo statunitense come “l’ultimo dittatore e tiranno in Europa“. Anche perché nel 1995 l’aeronautica bielorussa sparò ad alcune mongolfiere, che in gara, avevano violato i confini. Morirono due cittadini americani e gli altri furono arrestati.
Bielorussia numeri
Sempre Wikipedia riporta che alla Bielorussia è stato proibito di partecipare al Consiglio d’Europa, per i modi definiti dittatoriali del suo Presidente. Gli Osservatori alla Sicurezza (OSCE) hanno considerato che le elezioni in cui egli è stato eletto presidente non sono state svolte in maniera libera e corretta.
Nel 2018, la Bielorussia si è classificata al 53º posto su 189 Paesi dell’Indice di sviluppo umano dell’ONU ed è nel gruppo di Stati con “sviluppo molto elevato“. Con un sistema sanitario efficiente, ha un tasso di mortalità infantile molto basso di 2,9 (rispetto a 6,6 in Russia o 3,7 nel Regno Unito).
Il tasso di medici pro capite è di 40,7 per 10.000 abitanti (26,7 in Romania, 32 in Finlandia, 41,9 in Svezia) e il tasso di alfabetizzazione è stimato al 99%. Secondo il Programma di sviluppo delle Nazioni Unite, il coefficiente di Gini è uno dei più bassi in Europa (tuttavia meno basso di quello italiano). Questo coefficiente va da 0 a 1 e misura la redistribuzione delle ricchezze di uno Stato. Più si avvicina allo zero, più vuol dire che è ben distribuita.