Battaglie delle arance di Ivrea: è giusto parlare di spreco?

Battaglie delle arance di Ivrea: è giusto parlare di spreco?

La battaglia delle arance di Ivrea si tiene nei due giorni precedenti il Carnevale per poi chiudersi il giorno di Carnevale.

La battaglia delle arance di Ivrea si tiene nei due giorni precedenti il Carnevale per poi chiudersi il giorno di Carnevale stesso. Quindi, un totale di 3 giorni, dalla domenica al martedì. Sebbene si tratti dell’evento che chiude una kermesse che inizia il 6 gennaio, giorno dell’Epifania, con una serie di eventi.

Si tratta in realtà di una rievocazione storica, come tanti in Italia risalenti al Medioevo.

Ogni anno però si rinnova anche la polemica relativa al presunto spreco di arance che si consumerebbe. Vediamo se l’accusa sia davvero giusta.

Cosa rappresenta la battaglia delle arance

Come spiega Expedia, si tratta di una rievocazione storica: un barone tiranno che governava Ivrea durante il Medioevo finì per esasperare la città per il suo atteggiamento dispotico, fatto di violenze e soprusi.

A innescare la rivolta fu una donna: la figlia del mugnaio, Violetta, la quale non volle piegarsi ai suoi voleri, riuscendo a scatenare una vera e propria rivolta popolare.

Come detto, la battaglia delle arance è il culmine di una serie di eventi. Il 6 gennaio si tiene la Marcia dei Pifferi e Tamburi, l’investitura del Generale in Piazza di Città e la cerimonia di apertura al Duomo.

Il sabato successivo si dà il benvenuto agli Abbà, ovvero 10 bambini adornati da ricchi abiti rinascimentali, che rappresentano i priori delle 5 parrocchie di Ivrea.

La penultima domenica di Carnevale è dedicata alla distribuzione di fagioli grassi, piatto che rappresenta la lunga tradizione gastronomica legata alla città. Ricordiamo che Ivrea si trova in provincia di Torino, che dal primo luglio 2018 è entrata a far parte del patrimonio mondiale dell’UNESCO.

Quali arance sono utilizzate per la battaglia di Ivrea

Veniamo ora al nocciolo della questione. Da anni ormai, soprattutto con l’aumento della giusta consapevolezza green del rispetto dell’ambiente e contro lo spreco di cibo, monta una polemica riguardo questo evento: ovvero lo spreco di quintali di arance.

In realtà, i 600 quintali di arance utilizzati giungono ogni anno dalla Sicilia e dalla Calabria, ma sono quelle destinate al macero e non commestibili. Infatti, sono appositamente realizzate da aziende agricole che collaborano con la manifestazione.

A ciò occorre poi aggiungere che dal 2015 le arance di Ivrea sono tracciate, proprio per garantire che abbiano la giusta provenienza. Oltre alla questione etica, ciò serve anche per evitare che si alimentino illegalità intorno all’evento.

Ecco un servizio del 2018:

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Pubblicato da Vito Andolini

Appassionato di geopolitica e politica nazionale.

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