Star di Bollywood vince causa contro IA: apre importante precedente

Come noto, attori e sceneggiatori di Hollywood sono in fermento da diversi mesi contro l’uso dell’Intelligenza artificiale (IA) nelle produzioni di film e serie tv. I primi giacché il loro volto viene riprodotto tramite questa tecnologia e ciò, per forza di cosa, gli fa perdere molti soldi per le comparsate ridotte; senza poi contare che non percepiscono alcun diritto per l’uso del loro volto e fisico. I secondi, invece, per l’utilizzo sempre più frequente dell’IA per creare lo script (ovvero per le sceneggiature).

Tuttavia, dalla mitica Bollywood indiana arriva una notizia importante, che potrebbe ribaltare tutto: l’attore Anil Kapoor ha ottenuto una vittoria significativa in un tribunale di Nuova Delhi sull’uso non autorizzato della sua immagine da parte dell’intelligenza artificiale.

Attore indiano Anil Kapoor vince causa contro IA

Kapoor, che è apparso in dozzine di film di successo di Bollywood ma anche nel film drammatico in lingua inglese vincitore dell’Oscar The Millionaire, ha ottenuto un’ordinanza provvisoria contro 16 imputati, con la corte che ha ordinato loro di

impedire in qualsiasi modo di utilizzare il nome di Anil Kapoor, somiglianza, immagine, voce o qualsiasi altro aspetto della sua persona per creare qualsiasi merce, suonerie… sia per guadagno monetario che altro

Kapoor ha detto soddisfatto in una intervista alla rivista Variety:

Penso che [la decisione] sia molto progressista e grandiosa non solo per me ma anche per altri attori… A causa del modo in cui la tecnologia AI si evolve ogni giorno

Kapoor solidale con Hollywood

Kapoor ha anche espresso la sua solidarietà agli attori in sciopero negli Stati Uniti e spera che accolgano la sua vittoria come una “grande notizia positiva”:

Sono sempre, completamente con loro in ogni modo, e sento che i loro diritti dovrebbero essere protetti, perché tutti, grandi, piccoli, popolari, non popolari – ogni attore ha il diritto di proteggersi

L’attore ha portato il suo caso davanti all’alta corte indiana in risposta al gran numero di video, gif ed emoji distorti che portano la sua somiglianza. Era anche preoccupato per l’uso del suo slogan, “jhakaas”, usato per la prima volta nel film Yudh del 1985, che si traduce approssimativamente come “fantastico”. Tutti sono ora protetti da un ordine del tribunale.

Non è solo per me (…) Oggi sono lì per proteggere me stesso, ma quando non sono lì, la famiglia dovrebbe avere il diritto di proteggere la mia [personalità] e trarne vantaggio in futuro

Ha concluso Kapoor.

Ma c’è chi pensa a come sfruttare l’IA

E c’è chi sta già pensando di sfruttare l’IA in modo positivo: l’attore Michael Douglas aveva detto che stava valutando la possibilità di concedere in licenza il suo nome e la sua immaginein modo che i diritti vadano alla mia famiglia piuttosto che al metaverso“.

Ha continuato:

È solo questione di tempo prima che tu possa ricreare qualsiasi persona morta a qualsiasi età con la voce e i manierismi, quindi voglio avere un po’ di controllo

Qui abbiamo parlato delle serie e dei film a rischio per lo sciopero di attori e sceneggiatori.

Fonte: The Guardian

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Pubblicato da Valeria Marano

Appassionata di Gossip e curiosità.

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