Caso Scurati: la solita litania sul 25 aprile e su Matteotti

Caso Scurati: la solita litania sul 25 aprile e su Matteotti

Ricostruiamo i motivi delle polemiche tra la Rai e Antonio Scurati e le tesi alternative sul caso Matteotti.

Ogni anno il 2 novembre…” Così inizia la poesia A’ livella del grande Totò, che si potrebbe anche parafrasare in “Ogni anno il 25 aprile…” per riferirsi a quanto accade intorno e in questa data in Italia appunto ogni anno, per effetto di una memoria ancora divisa sulla Liberazione.

Memoria ancor più divisa quando al governo c’è il centro-destra, poiché puntualmente la sinistra parla di regime e oscurantismo e la destra parla di mezze verità e di realtà di parte.

Tanto si potrebbe dire sulla Liberazione dal nazi-fascismo. A partire dagli accordi tra Mafia e America per lo sbarco in Sicilia; delle stragi da parte dei partigiani rossi; dell’occupazione americana negli anni a seguire, oggi quanto mai evidente.

Qui ci limitiamo alla questione della mancata lettura della lettera di Antonio Scurati prevista nella trasmissione CheSarà, in onda su Raitre il sabato sera, condotta da Serena Bortone. Una sorta di Bianca Berlinguer gaffeur della mattina, promossa nelle ore serali.

Cos’è successo tra la Rai e Antonio Scurati

In pratica, come ricostruisce Open, che a sua volta attinge da La Repubblica, lo scrittore e giornalista Scurati avrebbe chiesto al vicedirettore degli Approfondimenti, Giovanni Alibrandi, 1.800 euro per 4 minuti di monologo originale. La controproposta Rai è di partecipare gratis, dato che il suo ultimo libro “Fascismo e Populismo. Mussolini oggi”, è stato pubblicato a novembre e l’ospitata poteva esser messa come promozione. L’autore rifiuta. Alla fine ci si accorda per una via di mezzo: 1.500 euro.

Tuttavia, l’intervento viene poi rimosso per “motivi editoriali” e infine riproposto a titolo gratuito per evitare polemiche. Tuttavia, la Bortone pubblica un post sul caso, che diviene dunque di dominio pubblico.

A sinistra si ritiene che l’intervento di Antonio Scurati sia stato censurato perché critico nei confronti del governo in carica. Mentre la Meloni, con un post su Facebook, ha pubblicato la lettera sostenendo la bontà della scelta della rete pubblica. Visto che per la lettura di una lettera che richiederebbe 1 minuto, lo scrittore avrebbe ottenuto 1800 euro.

La solita solfa del 25 aprile, ma anche sul caso Matteotti

In effetti, come ha ben commentato Maurizio Gasparri

il 25 aprile andrebbe festeggiato senza emettere fattura

In effetti il buon Scurati non avrebbe disdegnato un buon cachet per un intervento di pochi minuti che, almeno in teoria, dovrebbe essere sentito.

Tra l’altro, la lettera si apre con il caso Matteotti, deputato socialista che, secondo la storytelling ufficiale, sarebbe stato ucciso per volere di Benito Mussolini. Ma qui abbiamo parlato delle tesi alternative.

Non so a quanti italiani in povertà assoluta o relativa, che pur lavorando fanno fatica a “arrivare a fine mese” interessino queste questioni da salotto. Buone solo per distrarre l’opinione pubblica da ben altre questioni.

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