In questa epoca di rincari costanti e di impoverimento generale, anche gli animali domestici ci costano di più. Del resto, i tempi sono cambiati: una volta gli davamo da mangiare gli avanzi di cibo e una scodella d’acqua e solo in casi estremi li si portava dai pochi veterinari aperti.
Oggi invece tra cibo in scatola, toilettatura, visite periodiche, eventuali farmaci e accessori vari per il loro confort psico-fisico, sono a tutti gli effetti un componente della famiglia da curare a 360 gradi. Anzi, sempre più persone trovano negli animali domestici un succedaneo alle delusioni d’amore o alla mancanza di figli.
Peccato però che tutto questo ha un costo, pure in aumento. Che toccano il quasi 40 percento di famiglie (37,7%) che in Italia ha almeno un cane o un gatto.
Gli aumenti per gli animali domestici
Secondo l’ultimo rapporto Assalco Zoomark 2023, nelle case degli italiani ci sono circa 65 milioni fra gatti (10,2 milioni), cani (8,8 milioni), uccelli (12,9 milioni), pesci (30 milioni), piccoli mammiferi come criceti e conigli (circa 2 milioni) e rettili (1,4 milioni).
Il 60% di chi ha pet in casa spende mensilmente tra i 30 e i 100 euro. Di questi solo il 22% spende meno di 30 euro al mese, mentre il 18% di chi ha un animale dedica un budget che va dai 100 ai più di 300 euro al mese.
Nel mese di settembre 2023 la spesa per prodotti e alimenti per gli animali è cresciuta del +9,4%. Questi incrementi sono dovuti a diversi rincari a due cifre che da gennaio non si sono fermati.
Purtroppo non si fermano piaghe come l’abbandono degli animali e il mercato nero.
Qui abbiamo parlato della nuova moda di avere maiali come animali domestici.
Fonte: Il Giornale