La Seconda repubblica sta tornando con veemenza, da destra a sinistra. Dopo Marco Rizzo e Gianni Alemanno pronti a un’inedita alleanza rosso-nera, Salvatore Cuffaro pronto a riprendersi la Sicilia e la Democrazia cristiana rifondata per l’ennesima volta da quattro reduci rimasti, anche Nichi Vendola e Alfonso Pecoraro Scanio sono pronti al ritorno.
Vendola, il filosofo emigrato in Canada
Nichi Vendola, dopo il buen ritiro a vita privata in Canada dove ha realizzato il sogno di una famiglia arcobaleno, è stato eletto presidente di Sinistra italiana – partitino alla sinistra del Pd, fusione tra Sel e Verdi, quello che aveva eletto Soumahoro a nuovo leader senza fare i conti con sua moglie e sua suocera – che per ora non vuole candidarsi per nessun ruolo pubblico, ma non si sa mai.
Vendola è stato indubbiamente un ottimo Governatore della Puglia, cambiando notevolmente una regione ancora arretrata e retrograda su molti aspetti. Trasformandola in una delle più green del paese e oggi fiore all’occhiello del turismo, anche se deve molto migliorare su quello di lusso. Ci aveva provato Briatore col Twiga ma è stato bloccato da dei cavilli ambientali.
Vendola aveva anche provato a ergersi leader di tutta la sinistra nazionale, ma il suo linguaggio fin troppo filosofico e forbito non lo capiva nessuno.
Alfonso Pecoraro Scanio e il sole che rideva
Alfonso Pecorario Scanio per anni è stato l’esponente dei Verdi, aventi come simbolo un sole che ride. Ma non alle urne, visto che non è mai andato poco oltre il 2%, governando qua e là, anche a livello nazionale, tanto da diventare Ministro.
Oggi Pecoraro Scanio, come riporta Libero, fa l’avvocato e il consulente e gli piacerebbe cavalcare l’onda verde attuale. Sebbene vorrebbe fare il Ministro dell’innovazione. Vedremo se saprà cogliere il momento, magari alla guida di un’auto elettrica. Confidando però di non restare folgorato, anche questa volta.