Ucraina, segretario NATO dà ragione alla Russia: tremendo autogol

La Guerra in Ucraina si appresta a festeggiare tristemente i suoi 19 mesi di compleanno. Un lasso di tempo nel quale tutto è stato stravolto: i nostri rapporti con la Russia, le relazioni tra Russia e Cina, la dipendenza dell’Europa dagli Stati Uniti, il fallimento della Germania un tempo locomotiva, il nostro carrello della spesa e le nostre bollette energetiche.

Tuttavia, il 7 settembre scorso è accaduto un fatto nuovo, spiazzante. Che non fa che confermare quanto detto da molti di noi dal 24 febbraio 2022: la guerra in Ucraina non è propedeutica alla libertà di scelta del popolo ucraino (proprio come in passato quella di iracheni, afgani, ecc.), ma all’intento di far fallire la Russia e tentare, proprio come circa trent’anni fa, nuovamente di metterci le mani addosso.

Certo, un’Ucraina libera vuol dire per gli Usa piazzarci le proprie belle basi NATO, nonché biolaboratori. Un progetto simile riservato a Taiwan contro la Cina. E’ la rielezione di Joe Biden, mocio burattino nelle mani dell’intellighenzia che muove i fili del mondo, è per questo indispensabile.

Ma cosa è accaduto il 7 settembre 2023 di così importante? Il fatto che Jens Stoltenberg, economista e politico norvegese, segretario generale della NATO dal 1º ottobre 2014, abbia ammesso che la Russia sia stata di fatto provocata a reagire. Ma ecco nel dettaglio le sue parole.

Segretario generale della NATO ammette verità sulla guerra in Ucraina

Il segretario generale della NATO Jens Stoltenberg, alla riunione congiunta della commissione per gli affari esteri (AFET) e della sottocommissione per la sicurezza e la difesa (SEDE) del Parlamento europeo, seguita da uno scambio di opinioni con i deputati del Parlamento europeo, ha pronunciato le seguenti parole:

Innanzitutto, è ormai un fatto storico che la Finlandia è diventata un membro dell’Alleanza. E dobbiamo ricordare il contesto. Il contesto era che nell’autunno del 2021 il presidente Putin aveva chiesto (anzi, aveva inviato una bozza di trattato che la NATO avrebbe dovuto firmare) che la NATO promettesse di non espandersi ulteriormente. Questo è ciò che ci ha inviato. Ed era una precondizione per non invadere l’Ucraina. Ovviamente non lo abbiamo firmato

È successo il contrario. Voleva che firmassimo quella promessa, di non allargare mai la NATO. Voleva che rimuovessimo le nostre infrastrutture militari in tutti i Paesi alleati che hanno aderito alla NATO dal 1997, vale a dire metà della NATO, tutta l’Europa centrale e orientale, avremmo dovuto rimuovere la NATO da quella parte della nostra Alleanza, introducendo una sorta di classe di appartenenza B o di seconda classe. Lo abbiamo rifiutato

Quindi, è andato in guerra per impedire che la NATO si avvicinasse ai suoi confini, per impedire più NATO ai suoi confini. Ha ottenuto l’esatto contrario. Ha ottenuto una maggiore presenza della NATO nella parte orientale dell’Alleanza e ha anche visto che la Finlandia ha già aderito all’Alleanza e la Svezia ne sarà presto membro a pieno titolo

Cos’altro aggiungere? Potete leggere il testo originario qui. Almeno questa volta la verità è venuta fuori subito e non ci hanno fatto aspettare anni, come in altri intrallazzi americani. Oggi ricorre l’11 settembre, e occorrerebbe aprire un altro capitolo…

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Pubblicato da Vito Andolini

Appassionato di geopolitica e politica nazionale.

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