Tunnel sottomarino nello stretto di Messina: i rischi di un simile progetto

Da anni in Italia si parla di Ponte sullo stretto. Ovvero di quel ponte lungo poco più di 7 km che collegherebbe la Calabria con l’Italia. Reggio Calabria con Messina. La Sicilia, fisicamente, al resto del Belpaese.

Ci si è andati vicini durante i governi Berlusconi, ma il bilancio vantaggi-svantaggi e quello costi-benefici, ha sempre bloccato il progetto (qui ho elencato i problemi principali per la sua realizzazione). Quattro punti ai quali aggiungerne pure un quinto.

Sono stato in Sicilia due volte e ho utilizzato quasi tutti i mezzi disponibili per raggiungerla: auto, treno e nave. Mi manca solo l’aereo. E devo dire che un ponte sullo stretto in effetti sarebbe utile. Dato che, per attraversare lo stretto, si perde circa un’ora e mezza (sia che si vada in treno che se si va in auto).

L’aereo consente ovviamente di raggiungere l’isola con maggiore velocità, ma i principali aeroporti sono a Palermo e a Catania. Quindi da lì si rende obbligatorio noleggiare una auto o prendere un taxi per raggiungere altre mete.

Il Premier Conte ha rilanciato il progetto di un tunnel sottomarino al posto del Ponte sullo stretto. Solita boutade elettorale di chi nelle ultime settimane è stato messo spalle al muro per la gestione del Covid-19 (ne ho parlato qui)? Oppure il progetto è davvero una ottima alternativa.

Vediamo di seguito in cosa consiste e quali vantaggi e rischi comporta.

Tunnel sottomarino nello stretto di Messina: l’idea di Conte e del M5S

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Come riporta Notizie scientifiche, Conte ne ha fatto cenno durante un evento organizzato dal quotidiano on-line Affaritaliani.it in quel di Ceglie Messapica. In provincia di Brindisi.

Conte ha accennato alla possibilità che possa essere costruito un tunnel sottomarino tra la Calabria e la Sicilia. Ammettendo però che per un ponte non ci sarebbero le condizioni ma per un tunnel sottomarino sarebbe un altro discorso. Dando però comunque la priorità al completamento dell’alta velocità a livello nazionale.

Come riporta Formula Passion, il viceministro ai Trasporti del M5S Giancarlo Cancelleri può essere considerato il padre politico dell’idea di un tunnel sottomarino nello Stretto di Messina. Ecco come difende la sua idea contro gli scetticismi, soprattutto in quanto il tunnel sottomarino nello stretto di Messina andrebbe a ricadere in una zona notoriamente sismica:

I modelli che abbiamo studiato nel mondo usano tecnologie capaci di reggere a scosse di 7,5 gradi della scala Richter. Un tunnel subalveo è stato costruito nel canale di Suez, ben più ampio dei chilometri che dividono Sicilia e Calabria. La galleria della Manica è a 240 metri sotto il livello del mare. Il M5S è sempre stato contrario al ponte che è e rimane irrealizzabile. Questo progetto invece regalerebbe una metropolitana a entrambe le città e completerebbe la dorsale verticale europea del corridoio Berlino- Palermo. Nascerebbe quella che io chiamo la città metropolitana dello Stretto.

Poi conclude:

Sarà una costruzione ecosostenibile: non toccheremmo il mare. Costruiremmo dentro il fondale, abbattendo l’utilizzo massiccio dei traghetti e l’inquinamento

E, aggiungo io, occorrerebbe anche migliorare di molto la rete stradale sia della Calabria che della Sicilia. Tanto in termini di messa in sicurezza, quanto in termini di viabilità in generale. Per esperienza, sulla strada che da Trapani porta ad Agrigento, in auto ci stavo rimettendo la pelle.

Tunnel sottomarino cos’è

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Cos’è un tunnel sottomarino? Si tratta di un tunnel che viene costruito sotto il fondo del mare. Può passare dunque attraverso roccia o terreno, così come ogni altro tunnel. Con la differenza che sopra di esso risiedono grosse quantità d’acqua. Il che lo rende molto complicato da realizzare.

La stessa roccia scavata, poi, può essere utilizzata per altre applicazioni sulla terraferma. Ad esempio per opere di bonifica.

Tunnel sottomarino vantaggi

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Quali sono i vantaggi di un tunnel sottomarino? I vantaggi di un tunnel sottomarino sono riconducibili soprattutto al tempo di attraversamento. Basti pensare che per raggiungere la Francia dall’Inghilterra o viceversa, con un traghetto ci vogliono tra i 75 e i 90 minuti. Mentre mediante tunnel della Manica, con un Eurostar ci vogliono solo 21 minuti.

Ho attraversato un tunnel sottomarino per raggiungere Malmo da Copenaghen. E il treno ha impiegato circa 50 minuti. Mentre in auto con un ponte in superficie, ci vogliono circa 1 ora e 20 minuti. Sicuramente con un traghetto ancora di più. Con il vantaggio in questi ultimi casi di godersi un discreto panorama.

Tunnel sottomarino nello stretto di Messina rischi

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Quali sono i rischi di un tunnel sottomarino nello stretto di Messina? Come riporta Motor1, le difficoltà principali di un simile progetto riguardano la necessità di realizzarlo con una campata unica. Dato che i piloni di sostegno intermedi creerebbero infatti intralcio e potenziale pericoli al traffico navale. Oltre ad essere oggettivamente difficili da costruire a causa della natura e della profondità del fondale (oltre 100 metri) e delle forti correnti.

Si tratterebbe, quindi, di costruire una singola struttura sospesa lunga 3,3 km, che rappresenterebbe un record mondiale ma che implicherebbe notevoli difficoltà e costi elevati, stimati in circa 8-9 miliardi di euro.

Il tunnel deve avere una certa “flessiblità”, in modo da resistere senza danni a movimenti sismici, come i terremoti di assestamento a cui la zona di Messina è notoriamente soggetta. Requisito, quest’ultimo, che avvantaggia maggiormente i ponti sospesi.

Riguardo ai costi, secondo diversi studi basterebbero 1,5 miliardi di euro per realizzare il tunnel autostradale e altri 3 per il condotto ferroviario. Per un totale di 4,5 miliardi. Quindi, la metà rispetto a quanto stimato per il ponte.

Tuttavia, le stime su opere così monumentali si dimostrano quasi sempre poco attendibili. Anche perché i tempi lunghi fanno spesso lievitare i costi e non soltanto a causa dell’inflazione. E’ successo a tutti i ponti che vedremo in seguito. Inoltre, dobbiamo aggiungere i tempi lunghi nella realizzazione delle opere in Italia. Che aggravano questa voce.

A tutto ciò aggiungiamoci le perplessità sollevate da Matilde Siracusano, deputata di Forza Italia, riportate da QdS:

Il solo attraversamento ferroviario richiederebbe la costruzione di tre gallerie, le auto difficilmente potrebbero transitare. Il fondale dello Stretto di Messina è profondo oltre 150 metri e geologicamente giovane, con la presenza di faglie e di strati rocciosi difficili da bypassare: si dovrebbe, dunque, scavare a 250 metri sotto il livello del mare, (solo per fare un esempio, il tunnel della Manica è stato realizzato a 100 metri di profondità). La galleria sotto lo Stretto dovrebbe essere lunga almeno 30 km, con il paradosso che le città di Messina e Reggio Calabria sarebbero fortemente penalizzate. Per non affrontare, infine, il problema della sicurezza, del rischio sismico e dei proibitivi costi di manutenzione.

Poi conclude:

Senza considerare – ha aggiunto la parlamentare azzurra – l’eliminazione di uno dei fattori più rilevanti per il rilancio dell’economia che è l’attrattività turistica. Tutto questo per impedire la realizzazione di un Ponte lungo 3,3 km, che avrebbe bisogno solo del via libera per poter diventare realtà in pochi anni. Purtroppo i 5Stelle sono contrari per statuto alle grandi opere e per questo la Sicilia, a braccetto con il resto del Paese, rischia di pagare un prezzo altissimo

Tunnel sottomarino esempi

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Abbiamo già parlato del tunnel della Manica. Oltre al succitato vantaggio, aggiungiamo che con i 4,9 milioni di metri cubi di gesso ed altri materiali rocciosi ricavati, è stato realizzato un parco turistico denominato Samphire Hoe, nel sud-est dell’Inghilterra.

Il tunnel sottomarino più antico è però quello del Tamigi, realizzato 23 metri sotto la superficie del fiume con una lunghezza di 396 metri. Realizzato tra il 1825 e il 1843.

Altri esempi sono il Tunnel Ryfylke in Norvegia, destinato esclusivamente alle auto, il più lungo e profondo mai costruito. Mentre l’Holland Tunnel è un tunnel autostradale che passa sotto il fiume Hudson, tra Manhattan e Jersey siti. Completato quasi un secolo fa, nel 1927.

Del tunnel di Oresund ho già accennato prima come esperienza diretta, c’è anche la Galleria Seikan. Che collega via treno le isole di Hanshu e Hokkaido. Lunga complessivamente poco meno di 54 km, cosa che ne farebbe il tunnel sottomarino più lungo al mondo (titolo riconosciutole a livello internazionale) sebbene la tratta effettivamente posta sotto i livello del mare sia in realtà di “appena” 23,3 km.

È stata realizzata tra il 1971 e il 1988 ed è composta da un’unica galleria con due linee di binari a 100 metri dal fondo del mare e 260 totali dalla superficie.

Infine, l’Eurasia Tunnel, che collega i due agglomerati che costituiscono la capitale turca Istanbul attraversando lo Stretto del Bosforo. Lungo 5.4 km, prevede una sezione centrale sottomarina che corre a una profondità di 106 metri sotto il livello del mare.

Altri tunnel sottomarini in arrivo dovrebbero essere quello che collega Helsinki e Tallin; capitali rispettivamente della Finlandia e dell’Estonia, passando sotto il golfo di Finlandia con un tragitto complessivo di 100 km.

E un altro, lungo ben 123 km, in Cina, per unire le province del Liaoling e dello Shadong correndo tra le cittadine di Dailian e Yantai sotto il mare di Bohai.

Dunque, anche nel caso di un tunnel sottomarino in luogo del Ponte sullo stretto ci sono pro e contro. Ai quali occorre sempre aggiungere come vanno le cose in Italia, tra ruberie, lentezze ed inadempienze. Le quali rendono ogni progetto più lungo e pericoloso da realizzare.

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