Testimoni di Geova: in cosa credono e quanto guadagnano

Testimoni di Geova: in cosa credono e quanto guadagnano

Fondati nel 1870 in Pennsylvania da Charles Taze Russell, i Testimoni di Geova suscitano curiosità ma anche pregiudizi. Ecco alcune risposte.

Li vediamo circolare soprattutto la domenica, sempre eleganti, con volantini o libricini, talvolta radunati in stand agli angoli delle strade più frequentate, con una invidiabile costanza a citofonare gli edifici senza mai demordere nonostante i prevalenti dinieghi (e qualche impropero). Parliamo dei Testimoni di Geova, che creano da decenni un misto di fascinazione e irrisione, che non ha lasciato indifferente neppure film o serie animate.

Le domande più frequenti che si pongono i più sono soprattutto tre: in cosa credono i Testimoni di Geova? Quanto guadagnano i Testimoni di Geova? I Testimoni di Geova sono una setta? Di seguito cerchiamo di capirne di più, muovendoci sempre nel rispetto di ogni credo religioso e nell’unico dovere di porsi qualche domanda ai soli fini d’inchiesta.

In cosa credono i Testimoni di Geova?

Alla base del credo religioso dei testimoni di Geova vi è l’unicità di Dio, dunque rigettano la dottrina trinitaria che vuole Dio essere uno e trino (cioè Padre, Figlio e Spirito Santo). Sostengono pertanto che il Padre, che loro chiamano Geova, è la Causa Prima, auto-esistente, eterno, onnisciente. Non è onnipresente, ma ha un corpo spirituale che risiede in un luogo specifico. Ha creato il mondo con il Figlio, Gesù, il quale è la prima delle creature del Padre oltre che unigenito creato direttamente da Lui.

Ancora, identificano Gesù con l’arcangelo Michele, capo dell’esercito angelico, che combatterà contro Satana e i suoi demoni quando verrà la cosiddetta “fine dei tempi“. Per quanto concerne lo Spirito Santo di Dio, esso è la sua forza attiva e non una persona distinta da Lui. Ecco che viene a mancare un altro postulato, rispetto al cattolicesimo e la cristianesimo, relativo a Dio uno e trino.

I Testimoni di Geova inoltre ritengono che molte altre traduzioni traducono il passo di Giovanni come lo traducono loro.

Sono contrari ai rapporti prima del matrimonio e a quelli omosessuali, così come all’aborto e all’eutanasia. Rifiutano il consumo di alcol, tabacco e droghe.

Quali sono le differenze tra i testimoni di Geova e i cristiani?

A parte confutare la Trinità di Dio, si distinguono dalle altre chiese della cristianità riguardo l’inferno e il relativo tormento eterno per i peccatori: i testimoni di Geova ritengono infatti che questa credenza abbia radici nel Paganesimo, specificamente nelle antiche civiltà mesopotamiche dei sumeri e dei babilonesi, poi perfezionanta dai filosofi greci.

Questi alcuni passaggi fondamentali su cosa pensano i Testimoni di Geova sull’anima e sull’aldilà:

La Bibbia non dice mai che l’anima sia immortale. Dice che può essere uccisa o distrutta, cessando completamente di esistere

Le prospettive di vita futura dell’uomo non dipendono dall’avere un’anima immortale che va in un mondo spirituale, ma dalla promessa divina di risuscitare i morti su una terra paradisiaca

Ritengono poi che Satana sia un personaggio reale e «non un’invenzione dell’uomo per giustificare la propria peccaminosità» come ritengono le altre religioni cristiane.

Chi ha fondato i Testimoni di Geova?

Il loro nome fu un principio “Studenti Biblici” e derivano dalla congregazione di un gruppo di studenti della Bibbia fondata nel 1870 in Pennsylvania da Charles Taze Russell, un predicatore statunitense millenarista, restaurazionista, antitrinitario e piramidologo. Con lo scopo di praticare il ripristinato cristianesimo delle origini.

Il nome attuale fu adottato mezzo secolo dopo, il 26 luglio 1931 all’assemblea svoltasi a Columbus, quando Joseph Franklin Rutherford, secondo presidente della Watchtower Society, pronunciò il discorso intitolato “Il regno, la speranza per il mondo“, nella quale dichiarava:

Desideriamo essere conosciuti e chiamati con il nome, cioè, testimoni di Geova.

Il nome fu ispirato alla lettura a Isaia 43.10. Il nome “Geova” è la resa italiana del tetragramma biblico, la sequenza di lettere che compongono il nome del dio giudaico-cristiano, con l’aggiunta delle vocali di “Adonai“.

Secondo una statistica diramata dal loro stesso Corpo direttivo, al 2021 sono 8.686.980 i Testimoni di Geova attivi in tutto il mondo.

Quanto guadagnano i Testimoni di Geova?

Ufficialmente, i Testimoni di Geova non guadagnano nulla dalla propria attività predicativa. Lo fanno per dedizione verso la fede e su base totalmente gratuita e volontaria. E’ opinione diffusa invece che ricevano dei soldi per predicare, magari un compenso orario.

I Testimoni di Geova sono una setta?

I Testimoni di Geova non sono una setta religiosa, ma una religione di tipo cristiano, con una propria interpretazione della Bibbia e si attivano per diffondere la parola di Geova.

Hanno sì delle regole molto rigide, che inducono molti a pensare che siano una setta, soprattutto perché tendono a spersonalizzare gli aderenti. Tra queste ricordiamo:

  • astensione dalla vita politica e accettazione passiva di ogni forma di Governo;
  • il rifiuto di poter ricevere trasfusioni di sangue;
  • viene indicato di evitare qualsiasi contatto con chiunque si allontani dai principi della congregazione, compresi i familiari stretti. Solo con i conviventi possono continuare le attività quotidiane, ma non quelle di natura spirituale.

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Pubblicato da Carlo Brigante

Mi definisco un "ribelle" del web

5 Risposte a “Testimoni di Geova: in cosa credono e quanto guadagnano”

  1. Leggendo questo articolo sento la necessità di puntualizzare diverse cose, ma quella che ritengo davvero necessaria è la definizione di Cristiani. Non bisogna confondere Cristiani e Cattolici, a volte sembrano sinonimi. Spesso vengono scritti come sinonimi, generando confusione e pregiudizio. Mi spiego meglio: Cristiani, come dice il nome, sono i “Seguaci di Cristo”, persone che fanno dei suoi insegnamenti i propri principi di vita. La “Chiesa apostolica cattolica romana” è solo una delle organizzazioni religiose mondiali che si definisce cristiana. Anche la “Congregazione Mondiale dei Testimoni di Geova” si definisce cristiana. Così come diverse altre organizzazioni. Ora chi tra esse lo sia realmente, cristiana intendo, è al giudizio di ognuno. Chi segue davvero o meglio gli insegnamenti di Cristo? Cristo credeva nella trinità, insegnò la trinità? Cristo, se venisse oggi, sarebbe cattolico? Personalmente non credo proprio

  2. Nel sottotitolo dell’articolo si legge:” (i Testimoni di Geova) ”suscitano pregiudizi”. Ovvero “giudizio basato su una indiretta o generica conoscenza”. Cerchiamo di correggere questa “generica conoscenza” con una conoscenza più accurata:
    I TESTIMONI DI GEOVA CONSIDERANO LE DONNE INFERIORI? No. Adamo chiamò Eva “osso delle mie ossa e carne della mia carne”. (Genesi 2:23) Eva era il “complemento” di Adamo. — Genesi 2:18.
    Le donne menzionate nella Bibbia fecero molte cose che richiedevano capacità intellettuali. Ulda era una profetessa e fu consultata dal re Giosia. (II Cronache 34:22) Debora fu profetessa e in più giudicò gli israeliti. (Giudici 4:4, 5) Abigail consigliò Davide, quando era già stato nominato re, e gli evitò la colpa del sangue. (I Samuele 25:23-35) Nella descrizione della “moglie capace”, è detto che essa è abile negli acquisti. Organizza e dirige una grande casa, prepara il bilancio e fa progetti per il futuro, commercia, acquista terreni e predispone riuscite attività agricole. Possiede la qualità della sapienza. — Proverbi 31:10-31.
    Inoltre negli ultimi giorni le donne avrebbero ricevuto lo spirito santo e profetizzato. (Gioele 2:28) Donne erano tra i primi membri della congregazione cristiana, e una parte notevole dell’opera di annunciare la “buona notizia” sarebbe stata svolta da donne. — Atti 1:14; 2:4; Salmo 68:11.

    HANNO UNA REPULSIONE VERSO LE DONNE?
    In questa pagina del loro sito ufficiale possiamo trovare una miriadi di articoli che mostrano come essi considerano le donne https://www.jw.org/it/cerca/?q=donne
    SCORAGGIANO LO STUDIO?
    Ecco atre decine di articoli che mostrano il contrario. Chiaramente in questi si parla dello studio della Bibbia o materiale attinente https://www.jw.org/it/cerca/?q=donne
    Comunque tra i Testimoni di Geova vi sono laureati o studiosi in varie discipline https://www.jw.org/it/biblioteca-digitale/video/#it/mediaitems/SeriesOriginsLife/pub-jwbiv_201604_2_VIDEO
    SCORAGGIANO L’USO DELLA PROPRIA INTELLIGENZA? Articoli che dimostrano il contrario. https://www.jw.org/it/cerca/?q=facolta+di+pensare

    Grazie BRUNO BARGIACCHI

  3. Più conosco i cosiddetti cristiani, che poi i geovani riducono Cristo a una nullità, e più divento buddista. Almeno Buddha non era misogino, contrario allo studio, all’ uso dell’ intelligenza e non mettevano le donne nell’ambito degli esseri inferiori all’uomo, come se il presunto dio avesse un sesso. Entrate nei testimoni del nulla e saranno i vostri stalker per la vita.

  4. Prima di tutto vorrei ringraziare per l’articolo. Questa mia risposta non è per polemizzare con quanto scritto (anche perché in linea di massima corrisponde a realtà) vorrei solo fare delle puntualizzazioni.
    Il Sig. Brigante ad un certo punto scrive: “…loro chiamano Geova”. Prima precisazione: non siamo Noi che abbiamo inventato questo nome, come si riconosce più avanti nell’articolo, è Dio stesso che nella sua parola ispirata (la Bibbia) attribuisce a se stesso questo NOME per circa settemila volte. Dio, Signore, Onnipotente ed altro sono TITOLI Geova è un nome proprio (vedi Salmo 83:18). Secondo alcune traduzioni è il verso 19 che traduce “il Tuo nome è Signore”. Però come abbiamo detto i testi antichi li riportano il Tetragramma, cioè quello che in italiano noi e non solo noi traduciamo GEOVA. La tre Cani scrive:” Gèova. – Adattamento fonetico e grafico di Iehova (o Iehovah o Iehouah), forma molto diffusa nella cultura ital. e europea, a partire dal 16o sec., del nome del dio ebraico”. Caso mai si potrebbe ragionare sull’esatta pronuncia, ma resta il fatto che molto prima (16° secolo) dei Testimoni di Geova altri lo usavano.
    L’articolo cade poi nella famosa frase:”… differenze tra i testimoni di Geova e i CRISTIANI”. Ma i Testimoni di Geova si definiscono “Cristiani”. Porre così la domanda potrebbe indurre il lettore a pensare che essi non credono a Cristo. L’articolo riconosce che siamo noti in tutto il mondo per la nostra opera di predicazione pubblica e di casa in casa e questo già da sola basterebbe ad identificarci come discepoli di Cristo in quanto il discepolo è colui che segue gli insegnamenti del Maestro e ne CONTINUA l’opera. Appunto la predicazione e l’insegnamento. Poi tutte le nostre pubblicazioni fanno riferimento a Cristo Gesù, quindi la domanda dovrebbe essere.” Quale è la differenza tra i T.di G. e la CRISTIANITA’. . Termine usato anche nell’articolo.
    Le credenze dei Testimoni di Geova elencate dal Sig, Brigante sono tutte sostenute dalle Sacre Scritture.
    L’articolo termina con alcuni modi di vivere dei Testimoni di Geova che sono i più criticati. Ma come per i punti dottrinali anche queste posizioni sono sostenute dalla Bibbia e dalla storia. Vediamo: “astensione dalla vita politica e accettazione passiva di ogni forma di Governo”. Anche i primi cristiani la pensavano così.
    • “I cristiani . […] Non ricoprivano cariche politiche” (A. K. Heckel e J. G. Sigman, On the Road to Civilization—A World History).
    • “Gesù non ha coltivato delle ambizioni militari/politiche e […] lo stesso vale per i discepoli” (E. P. Sanders, Gesù e il giudaismo, trad. di P. Stefani, Marietti, Genova, 1992, p. 301).
    i primi cristiani non credevano nella partecipazione alla politica” (D. Bandow, Beyond Good Intentions—A Biblical View of Politics).
    • “Tra i cristiani era largamente diffusa la convinzione che nessuno di loro dovesse occupare cariche politiche […]. (K. Scott Latourette, A History of Christianity).
    Tra le critiche viene elencato il “rifiuto di poter ricevere trasfusioni di sangue”, ma Anche questo è basato su leggi , principi biblici e una diversa concezione della vita e della morte.
    Ancora: “evitare qualsiasi contatto (con chi VIENE DISASSOCIATO o si dissocia) compresi i familiari stretti”. Prima di tutto ci sarebbe da spiegare cosa è la disassociazione, perché viene applicata e verso chi, poi vedere se corrisponde al vero che evitiamo “ogni contatto”. Per questo rimando a questa pagina del nostro sito ufficiale https://www.jw.org/it/testimoni-di-geova/domande-frequenti/evitare-ogni-contatto/
    Per finire parliamo di “quanto guadagnato i Testimoni di Geova”. Seguendo il modello dei cristiani del I secolo, i Testimoni di Geova non sono divisi in clero e laicato. Tutti i Testimoni battezzati sono ministri ordinati e prendono parte all’opera di predicazione e istruzione biblica. I Testimoni sono organizzati in comunità, dette congregazioni, composte da un centinaio di fedeli. In ogni congregazione ci sono uomini maturi in senso spirituale che servono come “anziani”. Lo fanno senza ricevere alcuna retribuzione. Ci sono poi altri che sono missionari i quali hanno principalmente l’incarico di predicare nei vari paesi, ricevono dalla filiale un alloggio modesto e un sussidio per soddisfare le proprie necessità. Altri ancora servono alla Betel (filiale) o collaborano alla costruzione di filiali, uffici di traduzione decentrati, Sale delle Assemblee o Sale del Regno. Ricevono pasti, un modesto alloggio e altri servizi. E questo è quanto. Per ulteriori informazioni si possono rivolgere domande a qualunque Testimone di Geova che incontriamo o andare nel loro sito ufficiale (al quale si accede senza registrarsi o effettuare login) https://www.jw.org/it/ Da qui si possono scegliere argomenti come “domande frequenti” oppure “ Bibbia domande e risposte” e ancora “scienza e bibbia “ e tante altre.
    Volendo poi risposta su di un preciso argomento basta scrivere l’argomento (esempio “sangue”) in alto a destra sulla casella “cerca ” e appariranno tutte le pubblicazioni e i passi biblici su quell’argomento.
    Seguire questo suggerimento corrisponde a ciò che duemila anni fa fecero gli abitanti di Roma i quali quando incontrarono l’apostolo Paolo molto saggiamente gli dissero: ” …riteniamo sia bene ascoltare DA TE quello che pensi, perché di fatto quello che sappiamo di questa setta è che dappertutto incontra opposizione”. (Atti 28:22)

    Grazie di nuovo BRUNO BARGIACCHI

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