La scossa di terremoto nei Campi flegrei di quasi 4 gradi di giovedì scorso sta preoccupando la popolazione.
Il bradisismo nei Campi flegrei e il relativo terremoto procurato, non è certo un fenomeno nuovo, ma la scossa avvertita dalla popolazione giovedì sera scorso preoccupa particolarmente e dà la sensazione ai residenti di Pozzuoli e di molti comuni della provincia di Napoli che qualcosa stia cambiando e che non si tratti più solo del fenomeno che già conoscono.
Infatti, la scossa in questione è avvenuta giovedì 7 settembre alle 19.45 ed è stata la più forte degli ultimi 20 anni con magnitudo 3.8, epicentro Solfatara a tre km di profondità nella zona Pisciarelli (fonte Ingv). E’ stata avvertita in tanti quartieri di Napoli, come Posillipo, Fuorigrotta (dove la gente è scesa in strada bloccando anche il traffico), Vomero, Agnano.
Tante le chiamate ai vigili del fuoco, mentre a Pozzuoli sono stati segnalati black out di energia elettrica, il Comune ha già disposto il dispiegamento di tutte le risorse della Protezione civile. Preoccupa poi lo stato di molti edifici a Pozzuoli, continuamente sollecitati dalle scosse in questioni.
Tra le possibili cause, anche la risalita del magma, che indicherebbe una preoccupante attività vulcanica che bolle nel sottosuolo.
Campi flegrei: cosa sta succedendo
Particolarmente interessante è l’intervista a Napoli Today a Stefano Carlino, ricercatore dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia – Osservatorio vesuviano (Ingv-Ov), autore tra gli altri di uno studio pubblicato su “Communications Earth & Environment“. Il quale già a giugno aveva messo in guardia relativamente a una possibile consistente rottura della crosta della caldera dei Campi Flegrei.
Le sue prime spiegazioni riguardo il sistema di giovedì scorso sono:
L’ultimo terremoto avvertito anche nell’area di Napoli fa parte di un processo di fratturazione della crosta dei Campi Flegrei; crosta che progressivamente si sta indebolendo
Finché ci sarà il sollevamento della caldera avremo questa sismicità che potra’ manifestarsi sia con eventi più forti che con sciami
Non è facile però individuare la reale causa del terremoto nei Campi flegrei, ma tra questi c’è anche il fattore magma:
La mia interpretazione di quanto sta accadendo è che è probabile che piccole quantità di magma siano arrivate nel sistema magmatico più superficiale, cioè quello localizzato a 3-4 chilometri dalla superficie, che è poi il sistema che determina il sollevamento (…) Non possiamo comunque dire con certezza quale sia la sorgente primaria di questo sollevamento, data l’ambiguità delle soluzioni che provengono dall’elaborazione dei dati
Insomma, per fare completa chiarezza serve ancora tempo. Il sentore è che qualcosa però nel bradisismo dei Campi flegrei stia cambiando. E ciò mette anche in ansia la popolazione, i quali devono fare i conti con scosse praticamente quotidiane.