Mare negato ai disabili: solo il 10% delle spiagge è accessibile

Mare negato ai disabili: solo il 10% delle spiagge è accessibile

Sono solo 650 su 7173 le spiagge in Italia attrezzate per i disabili. Vediamo di seguito qualche esempio e le leggi in materia.

Il mare ci è stato gentilmente offerto da Madre Natura ed è gratuitamente disponibile a tutti. Certo, paghiamo eventuali servizi che ci vengono offerti dai privati.

Sebbene i prezzi siano incontrollati, i canoni che essi pagano siano ridicoli, lo sfruttamento della manodopera nei lidi sia vergognoso (e in parte disvelato dal Reddito di cittadinanza) e le spiagge libere siano pochissime. E, solitamente, lasciate, guarda caso, in zone ostili per i bagnanti (si pensi alla presenza di scogli o alla concentrazione di scarichi).

A tutto ciò bisogna poi aggiungerci un altro dato, non meno importante: il mare è quasi totalmente negato ai diversamente abili, per l’assenza di vie d’ingresso adeguate alle loro esigenze.

Le spiagge accessibili ai diversamente abili sono solo il 10%

Come riporta Il fatto quotidiano, gli stabilimenti balneari in Italia sono 7.173, secondo l’indagine di Unioncamere, basata sui dati del Registro delle Imprese della Camera di Commercio. Fra queste, risultano censite 650 spiagge pienamente inclusive, meno del 10% del totale.

Come denuncia Alessandro Chiarini, presidente del Coordinamento Nazionale Famiglie con Disabilità (Confad):

Molte persone con disabilità si trovano ad affrontare diversi ostacoli che limitano la loro capacità di godere appieno dell’esperienza in spiaggia. Eppure l’apparato normativo è chiaro e assolutamente specifico sulla tutela dei diritti delle persone con disabilità

Cosa dice la legge sulle spiagge accessibili ai disabili

L’articolo 27 della Legge 118/1971 (quindi esistente dagli anni ’70 ma in Italia è rimasta lettera morta fino a un ventennio fa) sancisce che

gli edifici pubblici o di interesse sociale di nuova edificazione dovranno essere costruiti in conformità all’eliminazione delle barriere architettoniche, anche apportando le possibili e conformi varianti agli edifici appaltati o già costruiti all’entrata in vigore della presente legge (…) in nessun luogo pubblico o aperto al pubblico può essere vietato l’accesso a persone con ridotta mobilità

Un ulteriore chiarimento arriva dalla Legge 104/1992 art. 23:

le concessioni demaniali per gli impianti di balneazione e i loro rinnovi sono subordinati alla visitabilità degli impianti e all’effettiva possibilità di accesso al mare delle persone handicappate

Nel 2007 è poi arrivata un’altra importante aggiunta, relativa all’obbligo per i titolari delle concessioni balneari di consentire il

libero e gratuito accesso e transito, per il raggiungimento della battigia antistante l’area ricompresa nella concessione, anche al fine della balneazione

Dove si trovano spiagge accessibili ai disabili

Per fortuna, la sensibilità e la consapevolezza verso le esigenze dei disabili sulle spiagge sta crescendo. Sebbene si tratti di situazioni sparse a macchia di leopardo da Nord a Sud. Come detto, ci sono circa 650 spiagge accessibili. Per esempio, a San Foca, in Puglia, la spiaggia “La Terrazza” è considerata una delle migliori per chi ha gravi disabilità motorie.

Altro esempio virtuoso è la spiaggia Marinella di Sarzana, in Liguria, che offre un ampio parcheggio riservato ai disabili a ridosso della spiaggia, attrezzata con numerose piazzole per sostare a mangiare e gazebo per assicurare una maggiore presenza di zone d’ombra. Inoltre, qui Hotel e B&B garantiscono la necessaria assistenza e sono attrezzati per ogni tipo di disabilità.

A San Vito Lo Capo, Sicilia, la spiaggia “Disabili no Limitsfin dal 2000 promuove attività per coloro che hanno una disabilità motoria con esercizi in acqua e eventi di socializzazione, rendendo di fatto il mare un elemento di integrazione. Ombrellone, lettino e parcheggio sono gratuiti.

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Pubblicato da Vito Andolini

Appassionato di geopolitica e politica nazionale.

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