Sora Lella, la storia della simpatica ‘nonna d’Italia’

Sora Lella, la storia della simpatica ‘nonna d’Italia’

Ripercorriamo la storia di Sora Lella, all’anagrafe Elena Fabbrizi, sorella del grande Aldo. Nonché i film e gli aneddoti sul difficile rapporto tra i 2.

Elena Fabrizi, all’anagrafe Elena Fabbrizi (proprio come il più famoso fratello, nonché collega Aldo, perse una b nel cognome del nome d’arte), è passata alla storia del cinema e del teatro italiano come Sora Lella (signora Lella nel dialetto romano). Visto che incarnava lo stereotipo della verace donna anziana romana, dai modi spicci ma dalla saggezza profonda.

Nata a Roma il 17 giugno 1915, fu anche insignita un David di Donatello nel 1984. Ultima di sei fratelli, il maggiore dei quali era proprio l’attore Aldo Fabrizi, di mestiere svolgeva la ristoratrice. Ruolo che riprenderà nelle vesti di nonna del terribile Pierino.

Ripercorriamo le sue origini e la sua carriera.

La storia di Sora Lella

Come riporta Wikipedia, inizialmente la Sora Lella svolgeva l’attività di ristoratrice a Roma, dove aprì una trattoria in Campo de’ Fiori e poi un altro ristorante gestito assieme al marito Renato Trabalza (già macellaio) e al figlio Aldo Amleto sull’Isola Tiberina. Oggi ancora aperto e gestito dai nipoti.

Dopo alcune esperienze a teatro, seguendo la scia del fratello maggiore Aldo, esordì sul grande schermo nel 1958 a 43 anni nel film I soliti ignoti, di Mario Monicelli. Dove figurano mostri sacri del cinema italiano, quali Totò, Marcello Mastroianni, Claudia Cardinale e Vittorio Gassman. Qui interpreta una delle tre “mamme adottive” dell’orfano Mario (Renato Salvatori).

Prese parte poi a diverse commedie all’italiana tra la fine degli anni ’50 e tutto il corso degli anni ’60, sempre però in ruoli marginali di pochi minuti, dove spesso erano presenti il fratello Aldo e Totò. Come I tartassati (1959) di Steno, nella parte di una suora infermiera. Nel 1967 apparve anche come ospite in una puntata della trasmissione televisiva Rai di carattere gastronomico, Linea contro Linea.

Sora Lella e il sodalizio con Carlo Verdone

Se negli anni ’70 appare solo in due pellicole, ma proposte da registi di alto profilo – La proprietà non è più un furto di Elio Petri (1973) e C’eravamo tanto amati (1974) di Ettore Scola – sarà nel decennio successivo che diventa famosa al grande pubblico e assume a tutti gli effetti i connotati della Sora Lela. Grazie a Carlo Verdone, dopo averla sentita parlare ai microfoni dell’emittente locale Radio Lazio, dove ogni mattina interveniva per dare consigli alle ascoltatrici che chiamavano per raccontare i loro problemi quotidiani. Elena Fabrizi era infatti una grande tifosa della Lazio, mentre Verdone è notoriamente romanista.

E così, il regista la scelse per farle interpretare il ruolo di una nonna burbera ma al contempo bonaria, in due pellicole: Bianco, rosso e Verdone (1981) e Acqua e sapone (1983). Il suo ultimo film con Verdone (dove è presente anche Renato Pozzetto) fu 7 chili in 7 giorni, dove interpretava una paziente dell’improbabile clinica di dimagrimento gestita dai due protagonisti. Dice poche battute, ma che lasciano ugualmente il segno.

Grazie a Bianco, rosso e Verdone vincerà un Nastro d’argento come miglior attrice esordiente; mentre con Acqua e sapone, ottenne un David di Donatello come miglior attrice non protagonista.

Tra gli altri impegni negli anni ’80, ricordiamo lo sceneggiato televisivo della Rai Storia d’amore e d’amicizia, del 1982, diretto da Franco Rossi, in cui recitò accanto a Ferruccio Amendola, Claudio Amendola, Barbara De Rossi e Massimo Bonetti. Lo sceneggiato ebbe un ottimo successo, registrando una media di 14 milioni di telespettatori.

I film di Pierino e gli ultimi anni di carriera

In quegli anni interpreta sempre il ruolo della nonna bacchettona ma anche bonacciona in due film ispirati al personaggio del ragazzino combina guai Pierino:

  1. Pierino la peste alla riscossa! del 1982, di Umberto Lenzi, interpretato dal toscano Giorgio Ariani, in cui Lella cantò anche la canzone-tema del film assieme all’attore toscano;
  2. Pierino torna a scuola, di Mariano Laurenti, del 1990, con il più iconico Alvaro Vitali. Ultima pellicola della serie.

Diventata ormai per tutti la nonna d’Italia, fu anche oggetto di imitazione da parte dell’attore romano Antonello Fassari nel programma satirico di Rai 3 Avanzi, andato in onda dal 1991 al 1993. Inizialmente la Fabbrizi non gradì, poi i due si chiarirono nel corso di un altro programma di quegli anni in onda su Raidue, Ciao Weekend. Fu anche spesso ospite al Maurizio Costanzo show.

L’ultima pellicola fu Agnieszka (Sola), regia di Diego Febbraro (1992).

Morì il 9 agosto del 1993 per le conseguenze di un’ischemia cerebrale e per le complicanze del diabete, di cui soffriva da molto tempo. Ai funerali presero parte tanti volti noti, riposa nel cimitero Flaminio di Prima Porta.

Il difficile rapporto tra Aldo ed Elena Fabrizi

Le cronache rosa raccontano che Elena Fabrizi e il fratello Aldo non andassero particolarmente d’accordo, pare, per la differenza d’età e i caratteri non facili di entrambi. Infatti, si frequentavano poco.

Diversi sono gli aneddoti su questo difficile rapporto, come quando Aldo disse a Carlo Verdone, in occasione della consegna dei David di Donatello 1988:

Ma tu che ci trovi in mia sorella? Quella è buona solo a cucinare!

Massimo, figlio di Aldo, raccontò invece che il padre, poco prima di morire, in merito a una possibile visita della sorella disse:

Nun ce la fa’ veni’! C’ha quer vocione che me rompe li timpani!

Una spontaneità e genuinità che entrambi hanno sempre messo anche al servizio del Cinema.

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