Italiani ancora contrari a invio di armi all’Ucraina: ma il governo se ne frega

Italiani ancora contrari a invio di armi all’Ucraina: ma il governo se ne frega

L’autorevole istituto di ricerca Ispi-Ipsos ha confermato la contrarietà degli italiani sull’invio di armi all’Ucraina.

Il governo Draghi prima e quello Meloni poi, ci hanno portato alla guerra contro la Russia senza il nostro consenso. Certo, per ora si tratta di una guerra commerciale e indiretta, ma c’è e si sente quando andiamo a fare la spesa, paghiamo le bollette, andiamo a fare benzina. Tuttavia, un nuovo sondaggio conferma ancora una volta che gli italiani sono contrari all’invio di armi all’Ucraina.

Non si tratta del sondaggio di un sito propagandistico russo o di un sito filorusso, bensì dell’autorevole istituto Ispi-Ipsos che viene attinto come fonte dai media mainstream solo quando fa comodo.

Ecco i risultati dei vari quesiti posti agli italiani.

Sondaggio Ispi-Ipsos su guerra in Ucraina

Il sondaggio completo lo potete leggere qui. Partiamo dal fatto che il 52% rimane favorevole alle sanzioni alla Russia, mentre il 30% è contrario.

Riguardo l’ingresso dell’Ucraina nell’Unione Europea il voto si divide in 3: il 34% è favorevole, il 32% è contrario e il 34% non dà un giudizio in un senso o nell’altro.

Per gli italiani intervistati, il conflitto in Medio Oriente è più importante di quello in Ucraina, soprattutto tra i giovani. Per gli Under 35, la guerra a Gaza è nettamente più rilevante rispetto a quella in corso in Ucraina. Divario che diventa fortissimo per i ragazzi di età compresa tra i 18 e i 24 anni, che indicano Gaza nel 58% dei casi e l’Ucraina solo nel 16%. Dunque, per giovani e giovanissimi le sorti dei palestinesi sono più sentite rispetto a quella degli ucraini.

Gli italiani ritengono quasi all’unanimità che oggi il mondo sia più frammentato (87%), più insicuro (86%) e con maggiori disuguaglianze (75%) rispetto a quello di qualche anno fa. Tuttavia, questa consapevolezza tende a scendere con l’età, forse perché i più giovani sono cresciuti già in un mondo frammentato come quello post-11 settembre 2001.

Per italiani Cina più influente di Usa e Putin leader indiscusso

Leggendo altri dati, si nota che Vladimir Putin è ritenuto per il 37% il leader mondiale più influente, staccando di venti punti Xi Jinping e Joe Biden, parimenti con il 17% (ruolo molto marginale anche per Papa Francesco, con il 12% di sconto).

Russia molto influente anche tra i paesi, dietro solo alla Cina prima con il 33% (Russia al 25). Terzi gli Usa con il 20%. Dunque, gli americani hanno perso la leadership del mondo.

Infine, per quanto concerne l’invio di armi, gli italiani sono contrari per il 51%, mentre sono nettamente favorevoli riguardo gli aiuti umanitari (74%), per l’accoglienza ai profughi (68%) e aiuti finanziari (58%).

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Pubblicato da Carlo Brigante

Mi definisco un "ribelle" del web

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