Renzi vuol far cadere governo Conte bis per solito arrivismo

Matteo Renzi sta facendo ancora parlare di sé. Perché ne ha bisogno. Perché senza non può stare. Ha bisogno di celebrità, di stare al centro dell’attenzione, con qualsiasi mezzo. Si è creato un partitino proprio, Italia viva, perché il Pd, con tutte le sue voci in capitolo, gli stava stretto. E perché gli italiani non ne potevano più di lui. Votando contro al Referendum costituzionale sul quale aveva addirittura scommesso la propria carriera politica. Per poi rimangiarsi tutto dopo qualche mese insieme alla fida Boschi, tornando in pista.

Quel Pd che Renzi nel 2014 era riuscito a portare al 41%, numeri mai visti in 6 anni di esistenza e che gli consegnarono le chiavi del partito e del governo. Molti italiani in lui videro una dinamicità, un pragmatismo e un vento di cambiamento e gli diedero la fiducia in massa. Come fecero prima con Berlusconi e faranno dopo con Grillo. Mentre con Craxi ci fu solo un amore platonico, dato che il passaggio da un partito all’altro era molto più difficile. Perché forte era il senso di appartenenza ideologica.
Venuto poi a mancare dagli anni ’90 con la fine dei partiti tradizionali (per ragioni storiche e giudiziarie) e il passaggio ad una politica liquida ed evanescente. Craxi piaceva a molti, ma di fatto lo Psi rimase ben lontano dai voti di Pci e Dc.

Matteo Renzi con la sua Italia viva ha prima deciso di entrare nel Governo Conte bis, mostrando la propria ennesima incoerenza alleandosi di fatto con il Partito democratico dal quale era uscito e con i nemici dei Cinquestelle, per poi fargli la guerra dall’interno. Dissentire ogni giorno, per procurarsi un suo spazio.

Ed ora è pronto a votare la sfiducia a Conte, mostrando grande senso di irresponsabilità alla luce del drammatico periodo sanitario ed economico che sta vivendo il nostro Paese come gran parte del Mondo. Oltre che confermando per l’ennesima volta il suo arrivismo.

Già, perché dietro questa presa di posizione, ci sarebbe un grande obiettivo dell’ex sindaco di Firenze.

Renzi punta a diventare Segretario generale della NATO

renzi biden

La voce sta circolando già da mesi. Il retroscena lo ricostruisce, tra gli altri, Affaritaliani. Matteo Renzi starebbe puntando ad incrinare i rapporti di Giuseppe Conte con il nuovo presidente degli Stati Uniti Joe Biden.

Costruendo una solida amicizia con quest’ultimo, da un lato, l’ex Premier punta ad indebolire Conte sul piano internazionale, ma dall’altro vorrebbe diventare Segretario generale della Nato. Come promessogli da Barack Obama in caso di vittoria di Biden nella corsa alla Casa Bianca.

Per arrivare a ciò, però, come sottolinea Paolo Becchi (ritenuto, seppur in via ufficiosa, l’ideologo del M5S), Renzi ha bisogno di un altro passaggio: diventare Ministro della difesa. Ecco il tweet:

Tuttavia, tra il dire e il fare c’è di mezzo Jens Stoltenberg (Oslo, 16 marzo 1959) politico norvegese, leader del Partito Laburista Norvegese (Arbeiderpartiet, AP), attuale segretario. Il cui mandato scade nel 2022. Ovviamente però, occorre muoversi prima e un annetto da Ministro della Difesa nel Governo italiano sarebbe un ottimo trampolino di lancio. Anche perché sappiamo bene quanto siamo noi militarmente strategici per gli americani dal Dopoguerra. E uno accecato da proprie ambizioni come “il bomba“, così come veniva chiamato Matteo da ragazzo, farebbe comodo.

Solo fantapolitica? Può darsi. Ma, quanto meno, ci distrae dalla solita litania sul virus…

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