Vediamo chi c’è dietro Motore Italia, movimento ideato sull’onda della Pandemia con un seguito di migliaia di persone sui Social.
Il disfacimento dei vecchi partiti e della credibilità della politica da un lato, e la nascita di nuovi canali dove ciascuno può dire la propria (blog, Social, siti, ecc.) dall’altro, ha fatto sì che nell’ultimo decennio diventasse più facile creare consenso attorno a un progetto.
L’esempio più illuminante è ovviamente quello del Movimento cinque stelle, forse anche estremo. Visto che parliamo di un movimento che non solo è entrato in parlamento, ma ha pure governato l’Italia per 5 anni con tutti i partiti eccetto Fratelli d’Italia. Il che, di fatti, ha anche tradito la sua natura (qui un elenco di tutte le promesse non mantenute).
Certo, parliamo di un movimento fondato da Beppe Grillo, già noto da quasi un trentennio per i suoi sketch a mezzo Tv e teatro. Il quale ha prima creato un blog molto seguito, poi dei meet-up (quelle che una volta erano le sezioni locali dei partiti) e infine appunto un Movimento che era di fatti un partito.
Da alcuni anni molto seguito è un altro movimento, Motore Italia, nato nel 2020 sull’onda della protesta e dell’indignazione di una parte della società italiana rispetto a lockdown, mascherine e successivamente Green pass e obbligo vaccinale.
Vediamo chi c’è dietro Motore Italia e fin dove può spingersi.
Chi c’è dietro Motore Italia
Come spiega Zanzara republic, dietro Motore Italia c’è l’ingegnere Carlo Negri, nato ad Ancona il 25 ottobre 1956. Si tratta di uno youtuber e ingegnere meccanico, che in fondo per la folta capigliatura e il pizzetto un po’ somiglia allo stesso Grillo.
E’ noto su YouTube per il canale Partito Motore Italia, dove si occupa di motori, politica e complottismo. Il quale vanta oltre 9.500 iscritti.
Nel 2020, a seguito della pandemia SARS-CoV-2, ha fondato un vero e proprio movimento politico: Motore Italia appunto. Come già detto, per lanciare invettive e scuotere le coscienze riguardo l’obbligo delle mascherine, ai vaccini e ad ogni forma di limitazione e oppressione della libertà.
I suoi canali sono stati più volte chiusi dal Social dedito ai video di Big G, spingendolo a fondare una piattaforma privata dove carica i suoi video.
Chi è l’Ingegner Carlo Negri fondatore di Motore Italia
Noto collezionista d’auto d’epoca (nel suo parco auto vanta Lancia Delta Integrale, Alfa Romeo GT, Peugeot 406 Coupè e Mercedes SLK). In generale, è uno dei maggiori collezionisti di Alfa a livello mondiale, tanto da fondare insieme ad altri appassionati di auto nel 1998 l’Alfa Romeo Club il Bialbero.
Oltre ai motori, è appassionato e praticante del pugilato, il che gli ha conferito un fisico prestante pur non essendo particolarmente alto (170 cm).
Il progetto Motore Italia parte però nel 2019, quando si limitava a parlare del motore endotermico essendone molto sostenitore, fondando così l’associazione Motore Italia, per tutelare gli automobilisti dalle tassazioni. Il 27 dicembre 2019 però, visto il seguito sul suo canale Youtube, fa un video intitolato “Il nostro programma”, gettando le basi per quello che poi sarà appunto un Movimento, costituito a inizio 2020. Vanta anche diversi gruppi Facebook, tra i quali il più importante è “Motore Italia Ing. Carlo Negri”, che al momento della scrittura vanta circa 8.700 iscritti.
I video dell’Ingegner Negri si contraddistinguono, a dispetto del fisico corpulento e della scapigliatura, per un’oratoria più composta, e per questo forse anche più persuasiva rispetto ai soliti urlatori. Inoltre, arricchisce i suoi video con musiche felliniane, la bandiera tricolore e altri elementi di richiamo. I titoli sono a impatto, come «non faremo prigionieri», «è l’ora» oppure «libertà elementari annullate».
Dove può arrivare Motore Italia?
Difficile da dirsi. Certo, come detto ha un buon seguito, parliamo di migliaia di persone, anche se non è detto che ogni followers poi lo voti. Sui Social l’indignazione è tanta e l’Ingegner Negri in quanto a comunicazione ci sa fare. Inoltre, gli ultimi anni ci hanno dimostrato quanto la politica sia diventata “liquida” e basta avere un’ottima capacità oratoria, capacità di sfruttare i canali comunicativi (prima la tv, oggi i Social ma anche la stessa tv per gli over 50) e spingere sugli argomenti che più indignano le persone in un determinato periodo storico, che si può diventare Premier di un paese.
Si pensi alla Brexit, al Movimento cinque stelle, a Donald Trump, a Jair Bolsonaro o, in questi mesi, a Javier Milei in Argentina.