Massimo Cacciari, il filosofo incoerente su vaccino e Green pass

Introduzione

Massmo Cacciari lo vediamo da diversi anni quasi tutte le sere presenziare nei salotti televisivi di Rai e La7. Un intellettuale impegnato, si dirà, che si è anche “sporcato le mani” facendo politica attiva fin dagli anni ’60 e sempre a sinistra.

Filosofo, politico, accademico, come ricorda Wikipedia ha fondato anche un’università. Mentre in politica è ricordato soprattutto per i due mandati, non consecutivi, come Sindaco di Venezia. Su tutto, per gli attriti continui con la Lega che in Veneto ha la sua roccaforte e per il restauro di Palazzo Grassi e di Punta della Dogana. Per poi porre fine polemicamente alla sua esperienza politica quando è nato il Partito democratico.

Negli anni a seguire è stato la voce critica a mezzo televisivo dello stesso Partito democratico, ma anche del berlusconismo e del Movimento cinque stelle. Soprattutto per il Reddito di cittadinanza.

Negli ultimi tempi Cacciari è particolarmente astioso verso il Green pass e la campagna vaccinale. Eppure ha fatto tutte e tre le dosi.

Non solo, c’è quel precedente che lo rende ancor meno credibile.

Quando Massimo Cacciari incitava alla disobbedienza delle leggi

Come riporta Il Giorno, Massimo Cacciari per difendersi dalla gogna mediatica che lo accusa di incoerenza si è appellato a Socrate:

I filosofi obbediscono alle leggi, anche quando le ritengono totalmente folli. Socrate insegna

Un utente gli fa notare:

Ricordo a Cacciari che Socrate ha scelto di morire proprio per non abdicare al suo profondo credo etico, che gli imponeva la ricerca della Verità

Tutto è partito dal fatto che, oltre ad aver completato il booster malgrado quanto va sostenendo su tutti i canali televisivi principali, Massimo Cacciari aveva anche esortato a vaccinarsi:

queste sono le leggi e finché non si ha la forza di cambiarle, bisogna rispettarle

Ma c’è anche un precedente che “inchioda” Cacciari. All’AdnKronos il filosofo, commentando l’azione della capitana della ‘Sea Watch’ Carola Rackete (che si ricorda forzò il blocco della Guardia di Finanza approdando con i 42 migranti al porto di Lampedusa) disse:

Quando una legge, sulla base della tua coscienza, è ritenuta del tutto iniqua, è un dovere trasgredirla – spiega Cacciari – Dunque, totale solidarietà nei confronti di chi infrange leggi che trasgrediscono principi fondamentali sanciti dal diritto internazionale. Il parallelo della SeaWatch con i migranti rispetto a un’ambulanza che trasporta un malato è del tutto evidente: un medico in stato di emergenza è giusto che vada in senso vietato e infranga il codice stradale

Il rigurgito da sessantottino fu probabilmente mosso dal fatto che come Ministro degli interni ci fosse un membro di quella Lega con cui Massimo Cacciari tanto si è scontrato in Veneto. Come sindaco della stupenda città lagunare ma anche come consigliere regionale. Ovvero Matteo Salvini.

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Una risposta a “Massimo Cacciari, il filosofo incoerente su vaccino e Green pass”

  1. Cacciari ha ragione da vendere.
    dice semplicemente una cosa evidente, ovvero che il vaccino salva la vita ma nessuno nemmeno lo stato può obbligarti a vaccinare. Gli effetti avversi anche mortali per quanto rari esistono , non solo per questo vaccino, ma anche per tutti gli altri farmaci che sono in commercio e ciò di per se giustifica coloro che ritengono di rischiarsela a non vaccinarsi.
    Io credo che l’approccio al problema da parte del governo e dei media sia stato profondamente ingiusto. hanno bollato come poveri idioti chi aveva idee fori dal coro..per la cronaca io sono vaccinato

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