Marcellino pane e vino: il film che ha commosso tante generazioni

Marcellino pane e vino: il film che ha commosso tante generazioni

Marcellino pane e vino rientra tra quei film che, visti da bambini o da adolescenti, non dimentichi più. Una storia che ti penetra dentro per rimanerci, per la sua semplicità, ingenuità, immediatezza. Per quel bianco e nero spoglio ed essenziale, così naturale e vero. Una storia che ti intenerisce, ti appassiona e ti commuove.

Marcellino pane e vino è la trasposizione di un omonimo romanzo, mentre il piccolo protagonista, Pablo Calvo, come sovente accade, resterà un enfant prodige del cinema mondiale. Peraltro morto da adulto anche abbastanza presto.

Ripercorriamo la trama di Marcellino pane e vino, il romanzo da cui è tratto e la storia di Pablo Calvo.

🎬 Chi è il regista di Marcellino pane e vino

Come riporta Wikipedia, Marcellino pane e vino (titolo originale: Marcelino pan y vino) è un film spagnolo del 1955 diretto da Ladislao Vajda, presentato in concorso all’8º Festival di Cannes. Il protagonista, Pablito Calvo, all’epoca aveva solo sei anni.

Vajda, di origini ungheresi, iniziò lavorando con Billy Wilder e Henry Koster. Malgrado un buon numero di pellicole, sarà ricordato soprattutto per questa e per Mio zio Giacinto (1956), vincitore di un premio al Festival del cinema di Berlino e sempre avente come protagonista il piccolo Pablito Calvo.

Anche il regista morirà molto presto, a soli 58 anni, il 25 marzo 1965, a Barcellona. Dove ormai si era trasferito da tempo stabilmente.

👦🏻 La trama di Marcellino Pane e vino

Il film è ambientato in una Spagna dell’800, appena conclusasi la guerra d’indipendenza dall’occupazione napoleonica. Dei frati riescono ad ottenere dal Sindaco che un vecchio castello venga ricostruito e riadattato a convento. Poco dopo l’inaugurazione, trovano all’ingresso un neonato abbandonato e lo chiameranno “Marcellino” perché è stato trovato il 13 settembre, giorno dedicato appunto a San Marcellino.

Cercheranno di darlo in adozione ma nessuna famiglia accetta perché ancora pesantemente provate dalla guerra. Così lo tengono. A sei anni, quando Marcellino viene portato alla fiera del paese, involontariamente, arreca danni, portando scompiglio tra la gente.

Ed il nuovo sindaco, uno scorbutico signorotto locale, da sempre contrario all’opera di bene fatta dal suo predecessore (don Emilio) e che inizialmente avrebbe voluto in adozione il bambino ma non si mostrava troppo premuroso per ottenerlo, decise di emettere uno sfratto ai danni dei frati. Pronto a mettere le mani sul sempre agognato castello.

Tuttavia, un miracolo salverà i frati: Marcellino vedrà in soffitta un crocifisso ed offrirà a Gesù del pane e del vino vedendolo così dimagrito. La statua, miracolosamente, si anima. Così stringerà amicizia con lui, andandolo a trovare spesso.

Un giorno però gli confesserà di voler rivedere la madre…

Marcellino pane e vino nel nostro paese fu il terzo film per incassi della stagione cinematografica 1955/56, dietro L’amore è una cosa meravigliosa e La donna più bella del mondo. Risulta essere il ventesimo più visto di sempre.

📖 Il romanzo Marcellino pane e vino

Come riporta Itaca edizioni, Marcellino pane e vino è un romanzo di José María Sánchez Silva. Il quale così amava descriverlo:

Ho pensato di raccontare una delicata storia cristiana, né antica né moderna, che ci stia a dire se ancora esista, o meno, una qualche lacrima da offrire in omaggio all’amor di Dio

Autore madrileno, Silva ottenne per questa opera il premio Andersen nel 1968 e, prima ancora, il premio nazionale di letteratura nel 1957. Scrisse altre opere legate al personaggio di Marcellino, come

  • Historias menores de Marcelino Pan y Vino (“Storie minori di Marcellino Pane e Vino”)
  • Aventuras en el cielo de Marcelino Pan y Vino (“Avventure in cielo di Marcellino Pane e Vino”)

Don Luigi Giussani così si è espresso sul racconto:

Gli occhi di Marcellino Pane e Vino sono due occhi sgranati sulla positività dell’essere

🤵🏻 La storia di Pablo Calvo

Come riporta Wikipedia, il protagonista Pablo Calvo Hidalgo nacque a Madrid il 16 marzo 1948.

Per il ruolo di Marcellino, fu selezionato tra oltre cento bambini. In Italia fu doppiato da una bambina: Ludovica Modugno, futura attrice e direttrice del doppiaggio italiana.

Bisserà il successo con Mio zio Giacinto (o Pepote), sempre di Vajda, uscito l’anno successivo.

Dopo essere figurato nel film Un angelo è sceso a Brooklyn (1957), rivestirà i panni di Marcellino in Totò e Marcellino, regia di Antonio Musu (1958). Seguiranno altre pellicole, che però non ebbero particolare rilievo:

  • Juanito, regia di Fernando Palacios (1960)
  • Alerta en el cielo, regia di Luis César Amadori (1961)
  • Dos años de vacaciones, regia di Emilio Gómez Muriel (1962)
  • Il ritorno di Marcellino (Barcos de papel), regia di Román Viñoly Barreto (1963)

Abbandonerà il mondo del cinema a soli 15 anni, diventato ormai adolescente e non più adatto per certi ruoli. Si dedicò agli studi di ingegneria industriale; dopo la laurea esercitò per anni la professione e in seguito diresse alcune agenzie immobiliari.

Nel 1976 si sposò con Juana Olmedo, dalla quale tre anni dopo ebbe un figlio: Pablito Jr.

Nel settembre 1999 riapparve sul piccolo schermo italiano ospite del programma televisivo Meteore su Italia 1. In quell’occasione asserì che non sentiva affatto nostalgia per il cinema.

Pablo Calvo è morto molto giovane: la notte del 2 febbraio 2000 presso l’ospedale Vistahermosa di Alicante, per un aneurisma. Aveva 52 anni. Per tutti resterà quel dolce e ingenuo Marcellino.

📺 Dove vedere Marcellino pane e vino?

Il film non viene più trasmesso in chiaro con una certa frequenza come un tempo (spesso a proporlo era Rete 4). Al momento della scrittura è disponibile su Amazon prime e su Youtube completo.

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