Si pensi alle guerre avviate in Vietnam e Cambogia, che Nilson ebbe la colpa di aggravare (invece è passato alla storia come il Presidente che le ha volute). E poi la morte di Marilyn Monroe, sua scomoda amante. E ancora, gli elogi al Nazismo da giovane. Ecc. ecc. (per approfondire, rimando a questo articolo).
Anche il fratello Ted, quanto a scheletri, non fu da meno. Su tutti, l’incidente a Chappaquiddick da lui causato in cui morì una giovane donna: la ventottenne Mary Jo Kopechne. Era il 1969 e tutto fu insabbiato, ma, quanto meno, l’episodio gli costò la brillante carriera politica. Allora Senatore, era in odore di candidatura alle elezioni presidenziali del 1972 e del 1976. Ted si era allontanato dall’auto, denunciando il tutto 10 ore dopo.
Negligenza che provocò la morte della donna, visto che l’auto fu sommersa dall’acqua (Chappaquiddick è un’isola e lì Kennedy aveva una tenuta, luogo quella sera di una festa tra amici). Fu condannato a 2 mesi di carcere. Ma beneficò, figurati, della sospensione della pena.
Ma beghe dei Kennedy a parte, che occuperebbero altro tempo e spazio, veniamo ad un altro aspetto della loro dinastia. Una maledizione che li ha colti oltre cinquant’anni fa e non li ha più mollati. Un caso che ha destato scalpore è stato quello della 22enne Saoirse, nipote di Robert, anch’egli assassinato a Los Angeles nel ’68.
Ultimo caso è invece quello di Maeve Kennedy Townsend McKean, 40 anni, nipote di Bob [sta_anchor id=”saoirse”]Kennedy[/sta_anchor].
Saoirse Kennedy chi era
Come riporta Il Corriere del Mezzogiorno, Saoirse era studentessa al Boston College e la sua vita era stata quasi subito azzannata dalla depressione ed è finita il primo agosto per un’overdose. Accidentale? Volontaria? Alle 14.30 di Hyannisport la chiamata al pronto intervento: segnalano una ragazza che non dava segnali di vita nel «compound», il complesso di ville, in riva all’oceano, dei Kennedy.
Saoirse, figlia di Courtney Kennedy e dell’attivista irlandese dei diritti umani Paul Hill (uno dei «quattro di Guildford» ingiustamente condannati per un attentato dell’Ira che non avevano commesso, la loro storia è stata raccontata nel film Nel nome del padre con Daniel Day-Lewis).
Saoirse – nome gaelico che significa «libertà» e si pronuncia «Sèrscia» – aveva raccontato coraggiosamente già al liceo – l’ottimo Deerfield – la storia della sua depressione, del tentativo di suicidio, del tempo passato in clinica e del peso della vergogna per una malattia della quale faticava a parlare con compagni e insegnanti (e quell’articolo brutalmente onesto, sul sito del giornale scolastico, suona oggi come il suo testamento).
Il comunicato della famiglia è terso e molto kennedyano:
«I nostri cuori sono sconvolti dalla perdita della nostra amata Saoirse. La sua vita era piena di speranza, di promesse per il futuro, e di amore. Si preoccupava profondamente del benessere dei suoi amici e della sua famiglia, in particolare di sua madre Courtney, di suo padre Paul e della moglie Stephanie, di sua nonna Ethel. Il mondo è un po’ meno bello oggi. Ha illuminato le nostre vite con il suo amore, le sue risate e il suo spirito generoso. Saoirse è stata sostenitrice appassionata delle cause dei diritti umani e della parità di genere. Trovò grande gioia nel lavoro di volontariato, lavorando a fianco delle comunità indigene per costruire scuole in Messico. La ameremo per sempre, e per sempre ci [sta_anchor id=”maeve”]mancherà[/sta_anchor]».
Maeve Kennedy McKean chi era
Come riporta MSN, il 6 aprile il corpo di Maeve Kennedy McKean, 40 anni, nipote di Bob Kennedy, è stato rinvenuto sott’acqua, a circa tre chilometri dalla casa della madre, nel Maryland. I due si erano allontanati in canoa nella Chesapeake Bay, giovedì scorso, con l’intento di recuperare una palla. Non sono più tornati a riva.
Dopo giorni di ricerca, le autorità locali hanno annunciato il ritrovamento di Maeve, mentre Gideon Joseph risulta ancora disperso. Le ricerche riprenderanno nella giornata odierna.
Kennedy maledizione: tutte le morti
Del resto, la dinastia dei Kennedy fu ben sintetizzata dalla moglie del patriarca, Rose, morta a 104 anni nel 1995 dopo aver visto l’ascesa e la caduta del clan, una vittoria dopo l’altra, un funerale dopo l’altro, ripeteva a figli e nipoti le parole del vangelo di Luca:
«A chi fu dato molto, molto sarà chiesto; a chi fu affidato molto, sarà richiesto molto di più».
Ai Kennedy, ai quali è stato dato tutto – il potere, la fama, il denaro, il carisma – è stato chiesto moltissimo, soprattutto una cosa: affrontare le regolari visite della morte con stoicismo — «Kennedys don’t cry» — i Kennedy non piangono era il motto del poco sentimentale padre fondatore Joe.
Vent’anni fa, sempre d’estate, sempre a Cape Cod, la morte era tornata a visitare i Kennedy: l’aereo di John-John era precipitato, di notte, nelle acque nere dell’oceano (con lui la moglie Carolyn e la cognata).
E cinquant’anni fa, sempre d’estate, non lontano dalle ville dei Kennedy, a Chappaquiddick, ancora la morte: il succitato caso di Ted. Il quale, al processo ricevette uno scandaloso trattamento di favore e parlò per la prima volta di quello che poi tutti hanno ripetuto, «c’è una maledizione che grava sulla nostra famiglia».
Infatti, la lista si allungherà: a partire dal fratello Joe jr durante la guerra e la sorella Kick subito dopo, poi John e Bobby, e David figlio di Bobby (overdose, 1984), Michael figlio di Bobby (incidente, 1997), poi John-Jonh, Kara figlia di Teddy (infarto, 2011), Mary ex moglie di Bobby jr (suicidio, 2012).
Poi il caso di Saoirse, figlia di Courtney Kennedy e dell’attivista irlandese dei diritti umani Paul Hill. Ventenne di belle speranze trovata morta per overdose di farmaci nell’agosto 2019. Soffriva di depressione. Raccontato qui.