Lenti fotocromatiche, come funzionano e quando conviene usarle

Lenti fotocromatiche, come funzionano e quando conviene usarle

DATA ULTIMO AGGIORNAMENTO: 24 Agosto 2022

Passare spesso da luoghi chiusi all’esterno con la luce del sole, e viceversa, porta la scomodità di dover cambiare continuamente paio di occhiali. Le lenti fotocromatiche puntano a superare questo problema.

Le lenti fotocromatiche si caratterizzano per il fatto alla luce del sole si oscurano automaticamente, per poi ritornare trasparenti quando si entra in un luogo chiuso.

Una tecnologia, come vedremo, in realtà scoperta già verso gli anni ’60 del secolo scorso. Ma commercializzata a pieno regime solo dagli anni ’90.

Come vedremo, però, le lenti fotocromatiche hanno anche dei difetti importanti e non convengono a tutti.

Vediamo dunque cosa sono le lenti fotocromatiche, come funzionano le lenti fotocromatiche, la loro storia, a chi conviene portare le lenti fotocromatiche.

Lenti fotocromatiche cosa sono

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Foto da Wikipedia Commons

Cosa sono le lenti transitions? Come riporta Wikipedia (sebbene abbia anche letto diversi siti di ottici e abbia anche sentito il parere di un ottico dal vivo), le lenti fotocromatiche sono lenti che, esposte a radiazioni UV o luce solare in genere, fanno partire una reazione chimica reversibile. Finendo per scurirsi. Per poi tornare trasparenti quando l’esposizione ai raggi UV o al sole in generale non c’è più.

Per esempio, quando si entra in un luogo chiuso o quando inizia a fare buio.

Oltre al lato pratico di non dover cambiare paio di occhiali – da vista o da sole – in base alle situazioni, le lenti fotocromatiche offrono quindi una importante protezione dai raggi UV. Molto dannosi per i nostri occhi, con danni anche permanenti in caso di esposizione continua.

Lenti fotocromatiche storia

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Immagine da Amazon

Come accennato nell’incipit, primi modelli li abbiamo a metà degli anni sessanta grazie alla Corning, che condusse i primi studi sull’applicazione di materiali reagenti alla luce nel campo delle lenti oftalmiche in vetro.

Una prima diffusione si ebbe negli anni ’70, sebbene si usasse materiale minerale (vetro), dato che il processo applicato alle lenti minerali non è compatibile con i materiali organici di cui sono composte le lenti infrangibili.

Negli anni ottanta la società American optical mise in commercio Photolite, la prima lente fotocromatica in materiale sintetico infrangibile, che sostituiva il materiale in vetro. Ma sarà nel decennio successivo che furono messe in commercio su larga scala le prime lenti fotocromatiche in materiale infrangibile con qualità e prestazioni di un certo livello.

Il merito va alla PPG e alla sua neonata società Transitions, oggi diventata leader mondiale di questa tecnologia.

Occorre comunque aggiungerne che solo da un decennio il materiale infrangibile ha raggiunto la stessa qualità del vetro. Come vedremo, però, sia la massima trasparenza che l’oscurità non viene raggiunta mai al 100 per 100. Restano poi dei limiti in determinate situazioni.

Lenti fotocromatiche come funzionano

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Foto da Visionottica.it

Come funzionano le lenti transitions? In questo caso, dobbiamo parlare di fotocromatismo. Occorre partire dicendo che si ottiene in modo molto diverso in base al materiale usato per realizzare le lenti.

  • Vetro: si usa il tipo borosilicato e viene reso fotocromatico aggiungendo alla miscela base sostanze fotocromatiche come dei sali e micro-cristalli di alogenuro d’argento e/o cloruro d’argento. Dopo il raffreddamento, si sottopone la miscela ad un trattamento a circa 600 °C. Da questo processo ne derivano colore, velocità di reazione fotocromatica e grado di oscuramento massimo
  • Plastica: si ricorre a composti organici quali l’oxazine o naftopirani o miscele di indolino-spironafto-xazine. Alla luce del sole, le molecole di queste sostanze si schiudono come un fiore e fanno cambiare colore alla lente

Le lenti fotocromatiche quando vengono esposte alla luce del sole, e di conseguenza ai raggi UV, subiscono da parte delle sostanze al loro interno una reazione chimica che fa “aprire le molecole dei materiali fotosensibili.

Le lenti si oscurano tanto più è forte l’energia degli UV che le colpisce. Viceversa, quando diminuisce o è assente, le molecole dei materiali foto-sensibili si richiudono nuovamente. E le lenti riassumono la trasparenza.

Lenti fotocromatiche quanto durano

Quanto durano le lenti transitions? Le lenti fotocromatiche durano in genere circa 4 anni dichiarati, in quanto, passato questo periodo, i materiali interni perdono la loro sensibilità alla luce. In tempi recenti, però, questa durata si è un po’ allungata.

Lenti fotocromatiche quanto ci mettono ad oscurarsi

Quanto impiegano le lenti transitions per diventare scure? Veniamo ad un’altra questione che interessa molto chi pensa di acquistare questa tipologia di occhiali. In genere, le lenti fotocromatiche impiegano circa mezzo minuto per avere un primo effetto oscuramento evidente. Dipende ovviamente da quanta luce UV ci sia. Sebbene per un oscuramento totale occorra qualche minuto.

Viceversa, impiegano grosso modo lo stesso tempo per tornare trasparenti in situazioni con poca o nulla esposizione UV. Una prima trasparenza la assumono in una trentina di secondi, per poi tornare totalmente trasparenti nel giro di qualche minuto.

Lenti fotocromatiche infrangibili: cosa sono e come funzionano

Discorso a parte vale per la tipologia infrangibile, per la quale non si usa il CR39 – materiale più conosciuto e usato per fabbricare lenti oftalmiche infrangibili – ma il CR330. Il quale, pur avendo caratteristiche simili, è in grado di assorbire meglio le sostanze chimiche fotocromatiche.

Nelle lenti fotocromatiche infrangibili i materiali fotocromatici vengono inseriti in un substrato creato dentro la parte anteriore delle lenti e quindi il grado di oscuramento e la velocità di reazione rimarranno sempre uguali in modo omogeneo indipendentemente dallo spessore e dal valore diottrico delle lenti.

I tempi di reazione rimangono comunque sostanzialmente omogenei anche in caso di appaiamento di lenti con diverso spessore. Cosa che non accade con le fotocromatiche in vetro.

Lenti fotocromatiche colori disponibili

Quali sono i colori disponibili in commercio per le lenti Transitions? Ecco i più diffusi:

  • marrone
  • grigio
  • verde
  • verde-grigio
  • indaco

Tuttavia, a dominare sono le prime due tipologie, probabilmente perché danno un effetto migliore.

Quando conviene acquistare lenti fotocromatiche

Dividiamo questo discorso in vantaggi e svantaggi delle lenti Transitions.

Lenti fotocromatiche: vantaggi

  1. Comodità: il primo vantaggio è ovviamente il non dover stare lì a cambiare continuamente occhiali, in base all’esposizione solare
  2. Maggiore protezione occhi: queste lenti offrono una discreta protezione ai raggi UV, molto pericolosi per gli occhi
  3. Si risolve uso occhiali da sole graduati: spesso dover acquistare occhiali da sole con lenti graduate costa molto, col rischio di doverle pure cambiare spesso in caso di peggioramento della vista. In questo modo, invece, si avranno anche occhiali da sole già graduati, con un discreto risparmio economico
  4. Molto importanti nelle giornate uggiose: sarebbe sbagliato ritenere che i raggi UV siano presenti solo nelle giornate di sole. Infatti, anche le giornate uggiose presentano raggi UV forti, e anche spesso più delle giornate soleggiate. Rispetto ad una lente da sole ordinaria, le lenti fotocromatiche si oscurano al punto giusto, proteggendo l’occhio e non oscurando neanche troppo la nostra visione
  5. Molto resistenti: come riporta Ottiva Vason, essendo realizzate in materiali plastici, le lenti fotocromatiche possono resistere efficacemente agli urti e a eventuali cadute. Inoltre, è possibile anche sottoporle ad eventuali altri trattamenti antigraffio, antiriflesso che ne miglioreranno la resa
  6. Vari tipi di protezione: oltre che dai raggi UV, proteggono anche dalla luce blu-viola degli schermi di computer, televisori e cellulari, aiutando a diminuire il fastidio alla vista
  7. Possono essere usate per la guida notturna, essendo la trasparenza sufficiente

Lenti fotocromatiche: svantaggi

  1. Tempi di oscuramento o trasparenza a volte lenti: se i raggi UV non sono particolarmente forti, si rischia di avere un processo lento di oscuramento della lente. Quindi si potrebbe attendere diversi minuti o addirittura, potrebbero non oscurarsi a dovere. Così come la trasparenza voluta potrebbe non essere quella
  2. Al mare potrebbero non servire: se ci troviamo sulla spiaggia a passeggiare in pieno sole, il rischio è che le lenti fotocromatiche potrebbero non oscurarsi come dovrebbero poiché funzionano meglio a temperature non troppo alte. Inoltre, il riverbero del riflesso del mare potrebbe ulteriormente influire negativamente sulla riuscita finale della lente. In effetti, questo è lo svantaggio più importante, giacché molti le comprano proprio quando vanno al mare e passano spesso dalla spiaggia ai bar o ci stanno fino all’imbrunire e non vorrebbero portare con sé anche gli occhiali da vista
  3. In auto non si oscurano: altro tasto dolente. Come riporta Ottiqo, il parabrezza, infatti, blocca oltre il 99% della radiazione ultravioletta che vi passa attraverso. Quindi, già fanno un ottimo lavoro pur non aiutando l’occhio dal fastidio della luce. Ma la lente fotocromatica resterà trasparente in auto, anche in pieno giorno
  4. Percentuali di oscuramento/trasparenza non totali: sia la trasparenza che l’oscuramento massimo raggiunto è del 75-80%, un livello adeguato per un uso comune ma decisamente sotto soglia per un utilizzo più specifico. In alcune zone come la montagna, la protezione dagli UV deve essere di almeno il 90%. Quindi, anche per chi ama vacanze montane anziché di mare, rischiano di risultare inutili

Lenti fotocromatiche quanto costano

Quanto costano lenti transitions? Anche qui dipende da un generico dipende. Come ricorda Caradonna ottica, il prezzo medio di un valido prodotto si aggira intorno ai 150 euro per una coppia di lenti (suppongo montatura inclusa). Ovviamente dipende anche dalla qualità del prodotto e dalla personalizzazione.

Un ottica della città in cui abito mi ha chiesto 80 euro solo per le lenti, destinate ad una montatura Ray-Ban aviator.

Diciamo che girando su altri siti, il prezzo si aggira proprio tra 110 e i 220 euro, quindi siamo sulla media suddetta. Dipende appunto dalla qualità della lente, se ci sono caratteristiche aggiuntive (per esempio antiriflesso ed antigraffio), se occorre acquistare anche la montatura, ecc.

Conviene acquistare lenti Transitions?

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Foto da otticaperfetto.it

Dipende dall’utilizzo che se ne vuole fare. Diciamo che in generale, per chi porta occhiali da vista e cerca una soluzione che non lo spinga a cambiare continuamente occhiali passando dall’interno all’esterno continuamente, sono una buona soluzione.

Pur tenendo presenti i limiti prima esposti, come il fatto che potrebbero impiegarci un po’ di più tra una colorazione all’altra e che in auto non si oscurano (potrebbe essere un problema quando abbiamo il sole di fronte, che però non risulterà dannoso per le ragioni prima descritte).

Sono invece sconsigliate a chi le vuole acquistare per le vacanze, soprattutto per il mare o per la montagna. Poiché rischiano di essere praticamente inutili. Così come sono sconsigliate a chi cerca una soluzione per l’auto. Meglio in tal caso acquistare un paio di occhiali da sole con lenti graduate.

FAQ – Lenti fotocromatiche

Cosa sono le lenti fotocromatiche?

Si tratta di lenti che si oscurano quando esposte ai raggi UV grazie ai materiali con cui sono realizzate.

Conviene comprare le lenti fotocromatiche?

Dipende, non mancano diversi difetti. Sono sconsigliate per chi vuole usarle con le temperature elevate al mare o in montagna. In auto inoltre non si oscurano.

Quanto costano lenti fotocromatiche?

Il prezzo si aggira tra i 110 e i 220 euro. Incidono diversi fattori sulla spesa finale

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