J-AX investirebbe i non vaccinati: la fine borghese di un rapper anti-sistema

J-Ax sta invecchiando proprio male. Superati da un po’ i 50 anni, sembra il nonno del rapper che molti adolescenti, me compreso, abbiamo apprezzato negli anni ’90.

Sarà perché ha subito l’esperienza del Covid-19, sarà che è diventato finalmente padre in tarda età dopo vari tentativi con la compagna, sarà che invecchiando diventiamo un po’ tutti democristiani, fatto sta che nei fatti, sta sempre più smentendo quanto cantava negli anni ’90-inizio 2000.

E’ anche vero però, che l’imborghesimento di J-AX ha radici lontane, dato che nel 2014 già criticavo la sua partecipazione al Talent The Voice. Per non parlare dei tormentoni che ormai da qualche anno ci regala ogni estate, forse perché ha trovato il modo migliore per fare soldi con poche semplici parole.

In una intervista a LaRepubblica, J-AX ha dato ulteriore prova del suo imborghesimento. Ecco alcune parole significative.

J-AX metterebbe sotto con l’auto i non vaccinati

j-ax vaccini
Immagine da Wikimedia Commons

Il Primato Nazionale riporta alcuni spezzoni dell’intervista di J-Ax a La Repubblica (lascio qui il link, ma è solo per gli abbonati). Ecco il passaggio più importante:

Primo, un pesante odio verso i no vax con cui al momento non ho voglia di dialogare, ma al massimo di stirarli in auto. Secondo una regressione da ateo a religioso, nel senso che sono tornato a recitare quelle preghierine imparate da bambino, il Padre nostro, l’Ave Maria e l’Angelo custode

In un solo periodo, già tanto materiale. Lui che spingeva per la legalizzazione della marijuana, con tanto di canzone “manifesto“, nella quale, tra le altre cose, diceva “intanto voto Pannella e canto…“. E che ha avuto trascorsi con la cocaina.

E poi parla anche di “regressione da ateo a religioso. Cosa significa regressione? Ha semplicemente avuto una “conversione manzoniana” della quale però parla quasi come fosse una colpa, un decadimento della propria condizione umana, offendendo chi è credente da sempre.

Critica anche gli assembramenti per gli europei e si dice d’accordo su Fedez riguardo il caso Salmo. In precedenza, aveva anche criticato il grande chitarrista Eric Clapton per la decisione di non organizzare concerti laddove i non vaccinati siano discriminati. Definendolo un irresponsabile, uno influente solo tra i boomer e al quale la cocaina non è ancora scesa.

Insomma, più che di Pannella, oggi J-AX sembra più un elettore del Pd (e forse lo è). E pensare che aveva pure previsto che “per entrare in Chiesa ci vuole il Pass“. Cosa verso la quale stiamo scivolando.

La canzone era 2030 e sembra averci visto anche su altre cose. La posto di seguito per quanti non la conoscono.

E ripropongo anche Ohi Maria, giusto per rinfrescare la memoria su chi era J-AX.

4,9 / 5
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2 Risposte a “J-AX investirebbe i non vaccinati: la fine borghese di un rapper anti-sistema”

  1. Se non fosse per qualche Talent Show….lavorerebbe in fabbrica! Lui stesso ha dichiarato che c’è stato un periodo in cui pensava di doversi trovare un lavoro normale…e che lavoro può fare una persona senza istruzione universitaria (forse ha la terza media) tatuata come un ergastolano?!? Talento poco..fortuna tanta. Con le dipendenze che ha avuto…probabilmente non riesce a ricordarsi ciò che ha letto 5 minuti prima. Avrà speso in cazzate come un matto.

  2. ahahahaha evidentemente anche a lui, ogni tanto, gli staccano un assegno per pubblicizzare i vaccini e gettare fango su chi usa il proprio cervello.

    Come cantante faceva pena.
    Come pensatore, fa peggio.

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