Ucraina, Uefa taglia accordi con Gazprom: quali conseguenze

Introduzione

La crisi in Ucraina – partita nel 2014 dopo un golpe occidentale e oggi al suo apice con l’ingresso della Russia nel paese per evitare la sua annessione alla NATO e all’Ue del paese – sta avendo ripercussioni anche nello sport.

Se le Olimpiadi in Cina si sono concluse senza particolari conseguenze – offrendo anzi un palcoscenico per instaurare un rapporto amichevole inedito tra i padroni di casa e i russi – diversa è la situazione per il calcio. Con l’UEFA che ha deciso di tagliare ogni rapporto di sponsorizzazione con il colosso del gas russo Gazprom.

Le conseguenze economiche di questa rottura tra Uefa e Gazprom saranno pesanti. Per un calcio già affamato dal Covid-19 e salvato solo parzialmente dalle criptovalute.

Vediamo cosa cambia.

Uefa rompe con Gazprom, le pesanti conseguenze

Come riporta La Gazzetta dello sport, questo è il comunicato ufficiale della UEFA:

La UEFA ha deciso oggi di porre fine alla sua partnership con Gazprom in tutte le competizioni. La decisione ha effetto immediato e copre tutti gli accordi esistenti, tra cui la UEFA Champions League, le competizioni UEFA per nazionali e UEFA EURO 2024

Ecco il tweet sul profilo ufficiale del massimo organismo del calcio europeo:

Non solo. Già lo Schalke 04 aveva deciso di togliere il logo di Gazprom dalla maglia, perdendo almeno dieci milioni di euro. Ma secondo il giornale tedesco Frankfurter Allgemeine, l’incidenza di Gazprom sulle finanze del calcio europeo si aggira attorno al 20-25%.

Per dirne una, porta il nome Gazprom Arena anche lo stadio dello Zenit San Pietroburgo dove a maggio si sarebbe dovuta giocare la finale della Champions, spostata poi a Parigi.

Uefa, non solo Gazprom: sospese tutte squadre russe

Come riporta RaiNews24, Fifa e Uefa hanno deciso di sospendere da tutte le competizioni internazionali la nazionale di Mosca e tutti i club russi. Ciò significa che la Russia è attualmente esclusa dal Mondiale che si giocherà a fine anno in Qatar.

Questo il comunicato congiunto di FIFA e UEFA:

Queste decisioni sono state adottate oggi dall’Ufficio di presidenza del Consiglio Fifa e dal Comitato Esecutivo della Uefa, rispettivamente i più alti organi decisionali di entrambe le istituzioni su questioni così urgenti (…) Il calcio è pienamente unito qui e in piena solidarietà con tutte le persone colpite in Ucraina. Entrambi i presidenti sperano che la situazione in Ucraina migliori in modo significativo e rapido in modo che il calcio possa essere di nuovo un vettore per l’unità e la pace tra le persone

Quali saranno le conseguenze sportive? La Russia è di fatto estromessa dai play-off mondiali in programma a fine marzo, esattamente ciò che chiedevano la Polonia (avversaria del primo turno previsto il 24 marzo), la Repubblica Ceca e la Svezia. Tutte le nazionali che avrebbero potuto incontrare i russi nel match decisivo.

Fuori dall’Europa league lo Spartak Mosca, sorteggiato contro il Lipsia negli ottavi di finale.

Conclusioni

Queste decisioni potrebbero essere revocate qualora la situazione ucraina migliorasse. Ma la voglia di piegare la Russia è troppa e l’occasione per l’occidente è ghiotta. Forse unica da quando si è dissolto il regime sovietico.

All’assurdità che stiamo vivendo in questi giorni se n’è aggiunge quindi un’altra: fare fuori la Russia da un mondiale, quello del Qatar, macchiato dallo scandalo corruzione per ottenere l’assegnazione della destinazione. Nonché dallo sfruttamento degli operai per rispettare i tempi.

Ricevi via mail le news sulla guerra in Ucraina

5,0 / 5
Grazie per aver votato!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.