Blatter come Al Capone, a stenderlo ci è riuscita solo l’FBI: cosa accade ora a Fifa e Mondiale in Qatar

La comunicazione a sorpresa del 79enne dirigente svizzero è arrivata nel corso di una conferenza stampa a Zurigo, quattro giorni dopo la sua rielezione da parte del congresso della Fifa e sei giorni dopo gli arresti di sette dirigenti della federazione su richiesta dell’Fbi
dopo 17 anni ininterrotti alla guida del massimo organo calcistico, la FIFA, Sepp Blatter si è dimesso ieri. Considerato ormai il Papa del calcio, è stato sconfitto solo dall’FBI, che starebbe indagando su di lui. Proprio come Al Capone, gangster americano potentissimo tra gli anni ’20 e ’30, incriminato assieme a suo fratello Ralph, i suoi sodali Jack Guzik e Frank Nitti, e ad altri gangster del “Sindacato” chicagoniano per evasione fiscale e violazione del Volstead Act, la legge sul Proibizionismo. La comunicazione a sorpresa del 79enne dirigente svizzero è arrivata nel corso di una conferenza stampa a Zurigo, quattro giorni dopo la sua rielezione da parte del congresso della Fifa e sei giorni dopo gli arresti di sette dirigenti della federazione su richiesta dell’Fbi. A spingere verso questa decisione del Patriarca svizzero del calcio, è stata soprattutto l’indagine che adombra sospetti sempre maggiori sul suo braccio destro, Jérôme Valcke, che nel 2008 ha movimentato 10 milioni di dollari. Si sospetta sia la cifra sborsata dal Sudafrica per favorire la propria candidatura ai mondiali che effettivamente ospitò nel 2010. Cosa accade ora alla FIFA e al discutissimo Mondiale in Qatar?

LE DICHIARAZIONI DI BLATTER – «Malgrado sia stato appoggiato in queste elezioni, questo sostegno non sembra essere condiviso da tutti nel mondo del calcio», ha ammesso Blatter, «per questo offro la mia rinuncia. Prendo questa decisione per ripulire l’immagine della Fifa». La Fifa, «a fronte di sfide che non si fermano – è Blatter a parlare, motivando la sua scelta- ha bisogno di un profondo rinnovamento». L’uomo che guida la federazione calcistica mondiale dal 1998 ha spiegato che convocherà un congresso straordinario a cui si presenterà dimissionario e nel corso del quale sarà eletto il suo successore. «Non voglio restare, adesso sono libero dai vincoli di un’elezione e sarò in grado di concentrarmi sulle profonde riforme», ha spiegato. «Per molti anni abbiamo chiesto riforme, ma queste non sono sufficienti». Blatter, rieletto solo quattro giorni fa, ha ammesso di essersi ripresentato, nonostante lo scandalo di corruzione che ha pesato sulla Fifa, «perché ero convinto fosse l’opzione migliore». Il dirigente svizzero è stato rieletto regolarmente ma, sottolinea, «questo mandato non sembra essere supportato» da altre parti del mondo del calcio.
COSA ACCADRA’ – Blatter continuerà ad esercitare le sue funzioni fino alla prossima elezione, ossia il prossimo congresso ordinario della Fifa si terrà il 13 maggio 2016 a Città del Messico. Fino alla convocazione del nuovo congresso e all’elezione del nuovo presidente, Sepp Blatter continuerà a svolgere le sue funzioni per l’ordinaria amministrazione.
Il presidente della Fifa uscente ha anche annunciato un programma di riforme significative che sarà guidato da Domenico Scala, presidente del comitato di Compliance e Audit indipendente. «La decisione presa dal presidente Blatter è difficle e coraggiosa, ma in questa circostanza è quella più responsabile», ha detto Scala nella conferenza stampa convocata dalla Fifa a Zurigo. «Ha agito nel bene della Fifa e del calcio. Ha avuto un grande ruolo per lo sviluppo del calcio e della Fifa. Ci ha spinto dove la Fifa non era mai arrivata. In questo periodo di ordinaria amministrazione proveremo a fare qulle riforme necessarie necessarie», ha concluso Scala.
MONDIALE IN QATAR A RISCHIO – «Ora possiamo tornare indietro e riparlare di questi due ultimi Mondiali, ma se fossi il Qatar non mi sentirei tranquillo». Questa la prima reazione, dopo le dimissioni del presidente della Fifa Sepp Blatter, di Greg Dyke, presidente della Football Association (Fa) inglese, tra i più’ attivi nel chiedere un passo indietro del n.1 del calcio mondiale. «Qualcosa è venuto fuori dagli eventi della scorsa settimana che ha provocato la dimissioni di Blatter. Se ne va. Alla fin fine possiamo sistemare la Fifa», ha aggiunto.
L’assegnazione del Mondiale 2022 al Qatar ha gettato altre ombre, come quello assegnato al Sudafrica, su possibili tangenti versate. Per non parlare delle polemiche relative allo sfruttamento dei lavoratori che stanno realizzando gli stadi in fretta e furia e al fatto che, per questioni climatiche, potrebbe svolgersi a dicembre.

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Pubblicato da Vito Andolini

Appassionato di geopolitica e politica nazionale.

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