In Francia Aborto inserito nella Costituzione: si conferma patria dei diritti

In Francia Aborto inserito nella Costituzione: si conferma patria dei diritti

In Francia il diritto all’aborto viene inserito in Costituzione, grazie alla larga maggioranza in Parlamento.

Fin dalla fine della Monarchia, già questo esempio di ribellione a poteri calati dall’alto e anti-democratici, dalla Francia arriva un altro esempio di democrazia e di promozione dei diritti. L’Aborto viene inserito in Costituzione, diventando così un diritto irrinunciabile per le donne, che possono così preservare il diritto alla libertà di scelta, perché si tratta del loro corpo.

Un voto quasi all’unanimità, che ha coinvolto dall’estrema destra all’estrema sinistra: sul totale dei 925 parlamentari aventi diritto, i voti a favore sono stati 780, i contrari 72. Quanto basta per modificare la Costituzione: 3/5 del Parlamento. L’ultimo passaggio avverrà a maggio, ma il grosso è fatto.

A festeggiare l’evento anche la Tour Eiffel, che si è illuminata campeggiando una scritta di giubilo inequivocabile: ‘Mon corps, mon choix‘, tradotto: ‘Mio il corpo, mia la scelta‘.

Aborto in Costituzione: realtà in Francia, una chimera in Italia

Come riporta Ansa, Macron aveva annunciato questa rivoluzione un anno fa. Ma dal Vaticano arrivano aspre critiche. Tant’è. La Francia ha sempre avuto un rapporto di rispetto ma anche di distacco verso la Santa Sede, in nome di quella laicità dello Stato che da noi è stata sancita 40 anni fa ma rispettata a fasi alterne.

Inoltre, l’Italia paga proprio la presenza del Vaticano sul proprio territorio, per quanto si tratti di uno stato indipendente. Le ingerenze sono stranote, dai 45 anni di governo della Democrazia cristiana ai partiti suoi eredi che hanno continuato a governare questo paese, occupando scranni sia a destra che a sinistra.

Fermo restando la tragicità di un evento come l’aborto, traumatico e invasivo per la donna stessa, la necessità di promuovere l’educazione sessuale nelle scuole e di garantire negli ospedali la possibilità di partorire senza riconoscere poi il nascituro, occorre anche ribadire la libertà di quest’ultima di decidere del proprio corpo.

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Pubblicato da Valeria Marano

Appassionata di Gossip e curiosità.

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