Egitto, è allarme squali: le zone da evitare in vacanza

Egitto, è allarme squali: le zone da evitare in vacanza

L’Egitto è da anni una meta molto frequentata dai turisti, anche quelli italiani, che sfruttano le sue acque cristalline e un clima caldo mentre da noi è inverno. In tanti, oltre a godere delle spiagge bianche, si divertono ad attraversare il deserto in moto o a esplorare le inestimabili e misteriose bellezze architettoniche lasciate in eredità dagli antichi egizi. In primis, manco a dirlo, le piramidi. Ma in queste ore sta circolando sul web un allarme squali.

Tutto è partito dal fatto che l’8 giugno un turista russo di 23 anni sia morto in un resort egiziano a causa di un attacco di squalo. Questo è il terzo caso di turista ucciso da uno squalo negli ultimi 2 anni.

Vediamo cosa rischiano davvero i turisti che vanno in Egitto con gli squali.

Turisti uccisi da squali in Egitto

L’8 giugno, in Egitto, su una delle spiagge di Hurghada, uno squalo ha attaccato un turista russo: si tratta di Vladimir Popov, 23 anni, proveniente dalla regione di Arkhangelsk. Il giovane ha chiesto disperatamente aiuto, ha cercato di combattere il predatore e remare fino alla riva. I soccorritori non hanno avuto il tempo di aiutarlo: lo squalo ha trascinato l’uomo in profondità.

A luglio dello scorso anno ci sono stati due casi: il 3 luglio è toccato a un turista rumeno, sempre a Hurghada, nella località di Sahl Hasheesh.

Due giorni prima – il 1 luglio – nello stesso luogo uno squalo ha attaccato un cittadino austriaco. Un pesce predatore ha morso prima la gamba della donna e poi il braccio, la vittima è morta per lo shock del dolore.

Esiste un pericolo squali per i turisti in Egitto?

Il sito russo Izvestia ha intervistato Irina Meintser, capo del servizio biologico Moskvarium. La quale, commentando quanto accaduto al loro giovane connazionale in Egitto, ha detto:

Uno squalo può cacciare vicino alla costa a causa della scarsa disponibilità di cibo in profondità, così come se i pesci vengono nutriti in questo luogo. In particolare, a volte gli organizzatori di immersioni sono impegnati a nutrire gli squali per attirare i turisti curiosi. Questo predatore può attaccare una persona se ha fame, sente il panico o una minaccia per il suo territorio

Se si è verificata un’emergenza su una delle spiagge, non significa che ci saranno sempre incidenti simili in questo luogo. Tuttavia, il Mar Rosso è l’habitat naturale di questi predatori, quindi i turisti dovrebbero stare all’erta

Secondo il direttore della Tourist Help Association, Alexander Osaulenko, i turisti non hanno nulla da temere sulle spiagge che appartengono agli hotel. Secondo lui, un’emergenza con un vacanziere russo a Hurghada è avvenuta su una spiaggia incustodita. Che poi aggiunge:

Sulle spiagge degli hotel vengono sempre osservate le misure di sicurezza: sono presenti bagnini, sistemi di sorveglianza e, in alcuni casi, reti di protezione. I turisti non devono preoccuparsene. La cosa principale è seguire tutte le raccomandazioni dell’hotel e delle autorità egiziane

Gli squali iniziarono ad essere notati in Egitto circa 20 anni fa. Credo che il loro comportamento possa essere dovuto al riscaldamento globale: l’habitat sta aumentando

Dunque, il surriscaldamento del mare sta popolando sempre più la zona di squali, oltre al fatto che siano diventati una sorta di attrazione turistica. Tuttavia, generalmente, le spiagge collegate ai resort sono tranquille e si rischia soprattutto quando si fa il bagno in zone incustodite e più selvagge.

Egitto, non solo squali: occhio alle meduse

Più noto è invece il rischio meduse. Ksenia Kuzmicheva, allergologa del servizio di telemedicina Doctis, afferma che è necessario proteggersi dalle punture di medusa. Inoltre consiglia:

Al contatto emettono una sostanza che di fatto si trasforma in un’ustione chimica per la vittima. Se non soffri di allergie, puoi semplicemente sciacquare l’area ustionata con acqua fresca. Per ogni evenienza, si consiglia di prendere un antistaminico e un antidolorifico dal kit di pronto soccorso, è anche possibile spalmare un gel antistaminico sul sito di arrossamento. Non dimenticare di bere molta acqua

5,0 / 5
Grazie per aver votato!

Pubblicato da Carlo Brigante

Mi definisco un "ribelle" del web

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.