Nasce ad Afragola Campania libera di Vincenzo De Luca: chi ne farà parte
Come riporta Il Giornale, Campania Libera ha mosso i primi passi il 16 gennaio ad Afragola, nel cuore della provincia napoletana, al teatro Gelsomino. Il presidente della Regione ha deciso di aprire il fuoco sul Pd nello stesso giorno e alla stessa ora in cui il partito riuniva a Napoli la direzione provinciale per analizzare il voto referendario. Un segnale inequivocabile da parte di De Luca: l’ex sindaco di Salerno vuole gettare le basi per un percorso politico autonomo. Chi saranno i compagni di viaggio? Una decina di consiglieri regionali, tutti di stretta fede deluchiana, ha sposato, per ora, il progetto di Campania Libera. Un ruolo di primo piano è stato affidato a Giovanni Palladino, ex montiano, eletto in Parlamento con Scelta civica. A Napoli c’è anche un ex berlusconiano come Gianni Lettieri: l’imprenditore napoletano dovrebbe essere il finanziatore dell’operazione politica.
Salerno-Reggio Calabria terminata: perché è la solita bufala
La prospettiva del movimento deluchiano è di creare una componente autonoma nel Pd ma di arrivare all’appuntamento delle Politiche con una propria identità. Una lista che raccolga tutte le esperienze civiche tra cui Ala di Denis Verdini. Renzi o non Renzi, De Luca sa bene di non aver lunga vita nel Pd: l’ultima spiaggia (magari per garantire una sedia in Parlamento al figlio Piero) è di riciclarsi in un listone di moderati.
Contro Renzi anche Bassolino
Da un Governatore, quello attuale come De Luca, a un ex Governatore: Antonio Bassolino. Il quale, da un paio di anni, è tornato in auge per dire la sua. In primis contro il Sindaco di Napoli Luigi de Magistris; dimenticando però come lui ha governato città prima e regione poi. E ora anche contro Renzi. L’ex sindaco di Napoli dalla direzione Pd attacca: «Il 40% delle Europee ha dato alla testa a Renzi». Perché sono tutti contro Matteo? In Campania, a quanto pare, il segretario del Pd ha già scelto l’uomo cui affidare la rifondazione del partito: Ciro Buonajuto, sindaco di Ercolano. Fidatissimo di Maria Elena Boschi, è già pronto ad entrare nella nuova segreteria nazionale. Bonajuto è chiamato a una non facile impresa: rimettere in riga un partito ridotto ai minimi termini a Napoli e che ora deve pure fare i conti con l’uscita di De Luca.
Io penso che fanno tremare i polli. Comunque fa tremare la politica in generale. Patti e accodi alla cieca pur di sedersi al potere. Vergognoso dai…
Esatto! Cambia compagnie …destra sinistra…basta che “andiamo a comandare”…