Chernobyl, dai lupi agli uccelli: come le radiazioni hanno mutato gli animali

Chernobyl, dai lupi agli uccelli: come le radiazioni hanno mutato gli animali

Le specie animali che vivono a Chernobyl hanno registrato evidenti mutazioni, come modifiche al cervello o al colore.

Il disastro nucleare di Chernobyl, avvenuto nel 1986, ha, come noto, scatenato una serie di effetti devastanti sull’ecosistema circostante, con ripercussioni gravi sulla salute e sul benessere degli animali che abitano la zona.

Una catastrofe che rappresenta la fotografia plastica della fine dell’Unione sovietica e del corto circuito di un sistema che di lì a poco sarebbe collassato. Inoltre, mise in discussione l’energia nucleare in generale, tanto che in Italia fu subito indetto un referendum per sancirne la dismissione. A distanza di anni, lo scetticismo intorno a questa fonte energetica arrivò dal disastro di Fukushima del 2011.

Detto ciò, torniamo al disastro nucleare di Chernobyl e vediamo come ha mutato gli animali presenti.

I lupi di Chernobyl resistenti al cancro

Come riporta Virgilio, le radiazioni hanno innescato una reazione sorprendente nei lupi che vivono lì, rendendoli sorprendentemente resistenti al cancro in modo straordinario.

Gli studi hanno rivelato che i lupi di Chernobyl non solo sopravvivono, ma sviluppano anche un sistema immunitario alterato che li rende meno suscettibili allo sviluppo di tumori maligni.

Le ricerche hanno identificato specifiche regioni del genoma del lupo che sembrano giocare un ruolo chiave nella protezione dalle mutazioni genetiche associate al cancro. Questa scoperta potrebbe avere importanti implicazioni nella comprensione della biologia del cancro e nello sviluppo di nuove terapie preventive sia per gli animali che per gli esseri umani.

Gli studi purtroppo si sono arrestati con lo scoppio della Pandemia prima e delle guerre poi.

Le mutazioni negli uccelli

Altre mutazioni sono state osservate negli uccelli, come una diminuzione significativa delle dimensioni del cervello, una riduzione del numero di spermatozoi e un aumento delle mutazioni genetiche in diverse specie.

Altri animali che hanno fatto registrare mutazioni sono gli insetti e i mammiferi come lepri e volpi, così come i cinghiali. Le raganelle europee sembrano essere diventate più scure, forse come meccanismo di protezione contro la tossicità delle radiazioni. Mentre le arvicole rossastre sembrano secernere più sostanze antiossidanti per proteggersi dagli effetti dannosi delle radiazioni.

Ricevi le news senza censure su Telegram:

5,0 / 5
Grazie per aver votato!

Pubblicato da Valeria Marano

Appassionata di Gossip e curiosità.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.